Letto ieri perché Lunedì in edicola non era ancora arrivato. In Spoiler la copertina formato gigante.
Devo dire che questo terzo numero è molto ambiguo e ambivalente, e sotto certi aspetti il più debole dei tre. Dopo un primo numero magistrale e un secondo che riusciva a tenere testa ad una regia molto valida, il terzo esce un pò da quelle che sembravano essere le intenzioni del primo numero, ma che si facevano più presenti nel secondo numero.
Questo è dovuto dal fatto che Metamorfphosis è in continuo cambio stilistico. Se il primo è un thriller, il secondo numero è più psicologico, per terminare con un terzo numero supereroistico. La cosa tuttavia non stona, o per meglio dire stona solo in parte visto che il tutto risulta credibile per il mondo che Bevilacqua ha creato. Certo che prendendo il primo e l'ultimo numero sembra quasi di leggere due opere totalmente diverrse.
La prima parte, disegnata magistralmente da una Sonia Aloi in splendida forma, sviscera in maniera abbastanza concisa e puntuale tutta la vicenda precedente, andando a mostrarci cos'è successo in quella scuola di cui Luna ha un ricordo vago e, nel contempo, ci spiega quale sia il vero piano del serial killer. Ancora una volta l'attribuzione delle pagine è sbagliata, come nel primo numero, come se avessero voluto impaginare l'albo in modo diverso e poi hanno cambiato anticipando il fumetto.
Lo stile di disegno di Bevilacqua continua a non piacermi, preferendo uno stile più realistico. Certo che vedendo il retro dell'ultimo numero(dove negli altri numeri c'era l'anticipo del numero successivo in questo c'è un immagine con i protagonisti e un dialogo tra Giacomo e non si capisce bene chi che è divertente ma riflessivo. Da leggere alla fine perchè tremendamente spoiler), mi viene da chiedere come sarebbe stata la storia a colori. Sembrerà un'eresia, ma la colorazione del retro del numero rendo lo stile di disegno più lineare e semplice rendendomelo più gradevole.
Nessun personaggio viene trascurato in questo ultimo numero. E persino Gustavo che fa un paio di comparsate nel primo e nel secondo numero assume un ruolo importante nella vita di Luna.
I colpi di scena non mancheranno mai, neanche nel confronto finale tra Luna e il serial killer in un confronto che, purtroppo, sa di già visto e rivisto, ma nulla che infici l'opera in quanto tale.
Unico elemento di trama che mi vien da criticare in quest'ultimo numero è il finale. Le ultime pagine, quelle che fungono da epilogo, sono sì coerenti col resto della trama, ma a mio parere un pochino forzate e forse si poteva fare qualcosa di meglio. Ma del resto alla conclusione del secondo numero mi ero già preparato all'idea che il finale mi avrebbe in parte deluso, come spesso succede con le grandi storie(per dire anche il finale di Harry Potter mi aveva deluso e non poco, ma da Metamorphosis ho avuto meno effetto delusione). Bevilacqua lascia aperta un bel portone per un eventuale seguito proprio nella penultima pagina. Tranquillizzo eventuali lettori, la storia è bella che finita in questo numero, si lascia alle spalle solo l'accenno di un mistero per una trama che verrà, se verrà. Comunque in diverse interviste aveva accennato ad un possibile seguito se questi tre numeri andavano bene.
Pessima invece l'edizione e il trasporto degli albi. Nell'edicola che frequento c'erano due numeri e ho dovuto fare la conta per scegliere l'albo meno rovinato. E ho notato durante la lettura innumerevoli sbavature di inchiostro e scuri sbiaditissimi cosa che in un albo in bianco e nero da ancora più fastidio che in un albo a colori.
In conclusione una storia molto bella e valida la cui pecca più grave risiede in un'edizione pessima,in uno stile di disegno che non mi piace ma che comunque avvince e nel non aver messo una terza canzone su "Luna" nel terzo numero. Rimane in parte la curiosità di un'eventuale edizione a colori che potrebbe farmi riacquistare l'opera e farmela, forse, rivalutarla in maniera ancora più positiva.