Papersera.net

Avendo conosciuto paperi e topi prima nei fumetti e solo dopo nei cartoni, questi ultimi mi hanno spesso (o quasi sempre) deluso per le loro trame semplici o sciocche rispetto a quelle dei fumetti (tranne nel caso delle Duck Tales che riprendono, in parte, le storie di Barks). Un altro motivo della mia insofferenza verso i cartoni Disney inerenti a Topolino o Paperino è dato dal sentire le loro voci. Non so voi ma io, quando leggo le storie a fumetti, è come se 'sentissi' le voci dei vari protagonisti che dialogano o litigano nelle situazioni più svariate. E quelle che sento sono voci 'adulte' che poi svaniscono del tutto quando le sento in tv: a parte Paperino che è un caso disperato (ancor oggi continuano a farlo starnazzare come neanche le oche vere fanno), Topolino ha una vocina così flebile e buffa che non lo vedo proprio (anzi, non lo sento) parlare così a Basettoni o quando si scontra con Gambadilegno o Macchia Nera. Forse Pippo è l'unico che ha una voce da cartoon simile a quella dei comix (quella che 'sente' chi legge). Nelle Duck Tales la voce di zio Paperone è troppo 'buffa', da 'pagliaccetto' più che da miliardario duro e puro. E le voci di QQQ sono vocine da bimbe più che da ragazzini. Un altro personaggio a cui hanno dato una voce tutto sommato non lontana da quella che potrebbe essere è Pico de' Paperis che, nel 'Wonderful World of Color', ha un accento teutonico da professore austriaco (quale egli é).
Altro discorso sulle voci femminili: un po' sdolcinate (Paperina), un po' acute (Minni) ma che non si allontanano troppo da quelle che 'sentiamo' nei fumetti.
E' da un bel po' che non si producono più cartoni su topi e paperi (forse gli ultimi sono stati le Duck Tales) ma, nel caso dovessero farne di nuovi, pregasi i doppiatori italiani di schiarirsi la voce, fare dei gargarismi e di non seguire pari passo i toni delle voci originali americane. Piuttosto cercate di riprodurre le voci che provengono dai fumetti.

Aaaaarghhhhhhh!!!!!! La voce di Gigi Angelillo in Duck Tales definita la voce di un pagliaccetto. Aaaaarghhhhh!!!! Per i topi sono pienamente d'accordo, ma Angelillo è Paperone. Ne rispecchia appieno la personalità. Riesce in un istante a passare da un tono di giubilo ad uno di disperazione, non dà a Paperone una voce ma mille voci (adorabile quando si arrabbia, mi è sempre sembrato un vecchio zitellone). Trasmette la schizoferenia del personaggio che anche nei fumetti è capace di giocare nel denaro come un bimbo felice e subito dopo disperarsi per la perdita di un dollaro.

Avendo conosciuto paperi e topi prima nei fumetti e solo dopo nei cartoni, questi ultimi mi hanno spesso (o quasi sempre) deluso per le loro trame semplici o sciocche rispetto a quelle dei fumetti (tranne nel caso delle Duck Tales che riprendono, in parte, le storie di Barks). Un altro motivo della mia insofferenza verso i cartoni Disney inerenti a Topolino o Paperino è dato dal sentire le loro voci. Non so voi ma io, quando leggo le storie a fumetti, è come se 'sentissi' le voci dei vari protagonisti che dialogano o litigano nelle situazioni più svariate. E quelle che sento sono voci 'adulte' che poi svaniscono del tutto quando le sento in tv: a parte Paperino che è un caso disperato (ancor oggi continuano a farlo starnazzare come neanche le oche vere fanno), Topolino ha una vocina così flebile e buffa che non lo vedo proprio (anzi, non lo sento) parlare così a Basettoni o quando si scontra con Gambadilegno o Macchia Nera. Forse Pippo è l'unico che ha una voce da cartoon simile a quella dei comix (quella che 'sente' chi legge). Nelle Duck Tales la voce di zio Paperone è troppo 'buffa', da 'pagliaccetto' più che da miliardario duro e puro. E le voci di QQQ sono vocine da bimbe più che da ragazzini. Un altro personaggio a cui hanno dato una voce tutto sommato non lontana da quella che potrebbe essere è Pico de' Paperis che, nel 'Wonderful World of Color', ha un accento teutonico da professore austriaco (quale egli é).
Altro discorso sulle voci femminili: un po' sdolcinate (Paperina), un po' acute (Minni) ma che non si allontanano troppo da quelle che 'sentiamo' nei fumetti.
E' da un bel po' che non si producono più cartoni su topi e paperi (forse gli ultimi sono stati le Duck Tales) ma, nel caso dovessero farne di nuovi, pregasi i doppiatori italiani di schiarirsi la voce, fare dei gargarismi e di non seguire pari passo i toni delle voci originali americane. Piuttosto cercate di riprodurre le voci che provengono dai fumetti.

Non ho mai letto una simile quantità di sciocchezze tutte quante insieme  

In risposta a Mark

Ammetto che non ho mai visto una puntata intera delle Duck Tales ma solo vari spezzoni in Internet: le prime reazioni alle voci di Paperone e dei nipoti non sono state positive e confermo ciò che ho scritto. Però, a questo punto, vista la tua convinta e appassionata difesa della voce paperoniana del doppiatore Angelillo, andrò a rivedermele (e a risentirmele) sperando di 'resistere' fino alla fine dell'episodio (sempre che su Internet li trasmettano integrali).

Non ho mai letto una simile quantità di sciocchezze tutte quante insieme  

Spiega perché ti sembra tanto sciocco ciò che ho scritto. Che i fumetti superino di molto in qualità delle storie i cartoons è un dato di fatto. Che le voci di certi protagonisti siano insopportabili pure. Che poi tu non riesca a 'sentire' le voci di un fumetto quando lo leggi (perché credo sia questo che ti sembra particolarmente sciocco), dipenderà dalla tua limitata immaginazione.

Niente di quanto dici è un dato di fatto. E' un dato di fatto.

Niente di quanto dici è un dato di fatto. E' un dato di fatto.

Vogliamo paragonare i testi di Gottfredson, Walsh, Barks, Scarpa, Martina, Cimino, Don Rosa & C. con gli sketches (per quanto carini e simpatici) dei cartoni? (tolti Fantasia, Christmas Carol e il Principe e il Povero, questi ultimi tratti da romanzi e quindi non originali)

No, non li paragoniamo. Perché sono cose diverse, con finalità diverse, e uno spirito diverso. Ed entrambe valide in modo uguale. Sono cose che si capiscono aprendo la mente e diventando grandi.

No, non li paragoniamo. Perché sono cose diverse, con finalità diverse, e uno spirito diverso. Ed entrambe valide in modo uguale. Sono cose che si capiscono aprendo la mente e diventando grandi.

Sono d'accordo con te che sono cose diverse, con finalità diverse e uno spirito diverso. Ma se dico che personalmente preferisco le storie a fumeti rispetto a quelle animate (per i motivi sopra elencati) non credo di avere una mente chiusa o di essere 'piccolo'.
Piuttosto mi sembra immaturo e sbrigativo commentare un testo dicendo semplicemente che sono una quantità di sciocchezze.

Tu non hai espresso preferenze, ma hai oggettivizzato le tue.
Spiace dirlo ma i personaggi animati sono l'originale e i fumetti ne sono solo una derivazione, per quanto considerevole. Per cui se il Topolino cartaceo parlasse avrebbe proprio quella voce lì. Negarlo significherebbe prendere le distanze dalla vera essenza del personaggio.

Concordo con Grrodon, non so che razza di concetto di doppiaggio e voci abbia l'OP è giusto che abbiano voci cartoonesche!
Poi la voce in falsetto di Topolino e quella starnazzante di Paperino sono marchi di fabbrica dei personaggi!
Quanto ad Angelillo, lui è Paperone, punto! Anche se quella attuale (Giorgio Lopez) non mi dispiace affatto!

Che poi tu non riesca a 'sentire' le voci di un fumetto quando lo leggi (perché credo sia questo che ti sembra particolarmente sciocco), dipenderà dalla tua limitata immaginazione.

Lol! Direi che, prove alla mano, questa affermazione è proprio sbagliata! Se c'è uno che le sente è proprio Grrò!
Il punto è che le sente come nei cartoons. Il che è logico. Così come ha una sua logica il fatto che invece tu ti immagini una voce più normale per il Topolino detective dei fumetti.
Il punto è che quando Grrodon dice che hai oggettivato il tuo gusto/parere, è vero: probabilmente l'hai fatto involontariamente, ma tutti quei dati di fatto in realtà tali non sono, e si tratta di cose che si possono invece discutere argomentando le proprie convinzioni e preferenze

Sì però ammetto una mia pecca. Quando leggo Pk metto a doppiare Latini, non Eliani.  /

Il punto è che quando Grrodon dice che hai oggettivato il tuo gusto/parere, è vero: probabilmente l'hai fatto involontariamente, ma tutti quei dati di fatto in realtà tali non sono, e si tratta di cose che si possono invece discutere argomentando le proprie convinzioni e preferenze

A volte do per scontato cose che scontate non sono: se dicessi, ad esempio, che Belen è più bella della Littizzetto (considerandolo un 'dato di fatto') probabilmente mi attirerei le ire non solo dei fans dell'artista torinese ma anche quelle di tanti professori di estetica che dal loro punto di vista vedrebbero in lei una particolare bellezza da interpretare rispetto a quella più scontata della showgirl argentina. Bisogna sempre pesare le parole.

Tornando ai cartoni, per me il massimo sarebbe vedere animate (con disegni e voci idonee) le storie a fumetti di Scarpa, Martina o Cimino. Per Barks l'hanno fatto (in parte) con le Duck Tales.
I cartoni anni 40/50 con Paperino sono molto belli (nei colori, nei disegni, nell'animazione) e non è che non li apprezzi: però, vedendoli, mi viene da pensare a quanto più interessanti siano le storie fumettate con quel protagonista (che oltretutto parla) e quanto sarebbe bello vedere tutta quell'arte profusa nel breve cartoon messa a disposizione per le storie lunghe e articolate dei comix.
Ho letto che a diversi piacciono certe voci, considerate marchi di fabbrica, tanto da trasferirle anche nei fumetti: io quando leggo storie di Paperino e lo vedo litigare con lo zio, discutere coi nipoti, parlare di nuove invenzioni per Paperinik con Archimede e tenere a bada Paperoga non immagino certo che starnazzi ma che parli normalmente. E il Topolino di Scarpa o Faraci dallo sguardo deciso che spara nei polizieschi con Macchia Nera o Gamba e discute con Basettoni o Manetta alla centrale non ha la voce a falsetto.

io invece ormai ci ho fatto il callo e, tranne qualche piccolo caso, credo si possa benissimo utilizzare le voci ufficiali per rendere le storie disegnate...

Nemmeno la voce di Paperino ormai è un problema. E per PK il gioco trovava una bella soluzione

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