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A A A Cercasi un Don Rosa dei topi

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Vito
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    Re: A A A Cercasi un Don Rosa dei topi
    Risposta #15: Martedì 19 Ago 2008, 13:40:10

    Non sono del tutto d'accordo. Anni fa un utente di questo forum, Quackmore, scrisse un'ottima fan fiction sulla vita di Paperino, ricalcando la Saga di Don Rosa e facendo comprendere nella storia senza stravolgimenti, le strisce di Gottfredson, quelle di Al Taliaferro, la storia sulla vita di Paperino di Lockman e Strobl e persino alcuni corti animati (ignorando le storie di PP8), fino ad arrivare allo status quo delle storie barksiane, donrosiane e degli autori non italiani, giustificando anche l'assenza dei genitori di Paperino (con la loro morte) e di Qui, Quo e Qua, (con la scomparsa in un incidente aereo).
    Letta tempo fa, e francamente sono ancora più convinto che Paperone è stata l'unica eccezione e tale deve rimanere.
    Paperino è un emblema, è un simbolo libero. Suo padre è Walt Disney.
    Paperino papero umanizzato è la cosa migliore del mondo, Paperino umano paperizzato non mi piace.
    « Ultima modifica: Martedì 19 Ago 2008, 13:44:24 da Dollarone_89 »

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    Vito
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      Risposta #16: Martedì 19 Ago 2008, 14:30:19
      (anche la storicizzazione alla Don Rosa è limitante, per i riferimenti al passato è sempre meglio rimanere nel vago, piuttosto che evitare cose ridicole come il Paperone ultracentenario della storia celebrativa di Panaro, che nonostante fosse vissuto a fine Ottocento viveva tranquillamente nel 2007) .

      Per me invece quella storia andava più che bene. Panaro ha capito esattamente l'emblema della questione, ovverosia: non far invecchiare i personaggi Disney (e con questo non intendo storicizzare).
      Ad ogni modo in futuro e già di questi tempi rievocando il passato di Paperone, anche non nominando l'800 ma parlando pur sempre di Klondike e Far West si avrebbe un'incongruenza storica. La regola del personaggio Disney storicizzato ma che arrivato al punto di raggiungere l'immortalità ci sta tutto, per me (che poi come ho detto prima, funziona solo per Paperone, unico personaggio con un passato storicizzato e appunto per questo spero rimanga una sola eccezione). Ho letto quella storia in modo piacevole, e non mi è sembrato strano o incongruente che Paperone nel 2007 possa aver vissuto nell'800. Ormai la vita c'è, è stata fatta. Panaro con questa storia però ha reso immortale il personaggio, con questo semplice racconto ha spazzato via tutte le nostre seghe mentali sui relativi problemi di continuity. Un grande. Direi che Walt Disney in persona sarebbe d'accordo.  :)

      Ah, se c'è una cosa che eliminerei senza pietà dalle storie Disney, sono i riferimenti al passato stile Happy Days con balli della scuola e teenagere stile anni'70 che non si adattano a personaggi che negli anni'30 erano già adulti e destinati a non invecchiare mai per un solo motivo: divertirci e farci sognare.
      Su questo hai tutta la mia approvazione. In un certo qual modo ti sei contraddetto da solo, meglio tutt'oggi un Paperone che dice di essere nato nell'800 che un Paperone diventato ricco negli anni '60.
      « Ultima modifica: Martedì 19 Ago 2008, 14:35:47 da Dollarone_89 »

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      Pacuvio
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        Risposta #17: Martedì 19 Ago 2008, 14:42:04
        « Ultima modifica: Martedì 19 Ago 2008, 14:43:28 da pacuvio »

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          Re: A A A Cercasi un Don Rosa dei topi
          Risposta #18: Martedì 19 Ago 2008, 14:44:33
          (comunque siamo OT, ragazzi)
          Quando si parla di Don Rosa purtroppo è difficilissimo non cadere sempre negli stessi discorsi. :-/

            Re: A A A Cercasi un Don Rosa dei topi
            Risposta #19: Martedì 19 Ago 2008, 17:52:02
            Non credo che sia possibile fare con qualsiasi altro personaggio ciò che si ha fatto Don rosa con Paperone, per un motivo molto semplice. Si è sempre saputo che Paperone aveva avuto un passato avventuroso, una serie di avventure avvenute prima che Paperone comparisse. Don Rosa non ha fatto altro che dare raccontare queste avventure, storicizandole, e riuscendo così creare un passato completo di Paperone. Con gli altri personaggi non è così, si presume che le loro avventure siano iniziate da quando essi hanno fatto la loro comparsa. Prima non c'è altro che la loro giovinezza e infanzia, ma nulla ci fa pensare che essa sia stata segnata da eventi degni di nota, nel loro Backgorund non c'è niente che si riferisce al passato, al contrario di paperone.
            Al massimo si può decidere di raccontare un periodo preciso del passato di un personaggio, come è stato fatto con Paperino Paperotto. Creando appositamente una serie di storie tutte ambientate nello steso periodo temporale. Si potrebbe fare anche con Topolino, ma secondo me le storie di un Topolino bambino alla fine sarebbero troppo simili a quelle di paperino paperotto che secondo me è meglio che riomanga unico (non perchè non mi piaccia, anzi proprio perchè mi piace). Magari si potrebbe pensare ad una serie di storie con topolino adolescente (appena precedente alle storie di Gottfredson) ambientate in una Topolinia rurale, includendo magari eventi importanti della vita del topo senza una "versione ufficiale" (primo incontro con Minni, con Pippo, con Gambadilegno ecc.).

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              Re: A A A Cercasi un Don Rosa dei topi
              Risposta #20: Martedì 19 Ago 2008, 19:18:50

              Per me invece quella storia andava più che bene. Panaro ha capito esattamente l'emblema della questione, ovverosia: non far invecchiare i personaggi Disney (e con questo non intendo storicizzare).
              Ad ogni modo in futuro e già di questi tempi rievocando il passato di Paperone, anche non nominando l'800 ma parlando pur sempre di Klondike e Far West si avrebbe un'incongruenza storica. La regola del personaggio Disney storicizzato ma che arrivato al punto di raggiungere l'immortalità ci sta tutto, per me (che poi come ho detto prima, funziona solo per Paperone, unico personaggio con un passato storicizzato e appunto per questo spero rimanga una sola eccezione). Ho letto quella storia in modo piacevole, e non mi è sembrato strano o incongruente che Paperone nel 2007 possa aver vissuto nell'800. Ormai la vita c'è, è stata fatta. Panaro con questa storia però ha reso immortale il personaggio, con questo semplice racconto ha spazzato via tutte le nostre seghe mentali sui relativi problemi di continuity. Un grande. Direi che Walt Disney in persona sarebbe d'accordo.  :)

              Su questo hai tutta la mia approvazione. In un certo qual modo ti sei contraddetto da solo, meglio tutt'oggi un Paperone che dice di essere nato nell'800 che un Paperone diventato ricco negli anni '60.

              (continui l'OFF Topic e chiedo umilmente perdono)
              Io intendevo che la continuity alla donrosa è limitante perchè l'autore del Kentucky ha una concezione  di paperi umanizzati che non ha nessun altro: per lui i Paperi, come i veri esseri umani, nascono, crescono invecchiano e muoiono.
              Non ci sono santi, le sue storie sono ambientate nella prima metà degli anni'50 del Novecento, Paperone muore nel 1967, nella sua vita ha incontrato Theodore Roosevelt e non potrà mai incontrare George Bush.
              E in questa continuity ferrata si trova l'opera che ho linkato.
              Per quanto riguarda la concezione personaggio Disney storicizzato che diventa immortale penso che siamo d'accordo: mi lamentavo soprattutto dell'uso delle date del passato che rendeva le storie poco plausibili, però pensadoci bene questo fattore potrebbe essere un buono spunto umoristico come accade per altri personaggi immortali come il Numero Uno di Alan Ford che durante la guerra di secessione era già vecchio.

              Fine OT

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              Cornelius
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                Un 'Don Rosa' per Floyd
                Risposta #21: Domenica 24 Giu 2012, 16:05:18

                Don Rosa, fra gli epigoni di Barks, è quello che più maniacalmente e amorevolmente ha ripreso le storie del Maestro dell'Oregon, creando dei sequels, dei prequels, unendo e approfondendo situazioni, luoghi e personaggi dell'universo barksiano.
                E se anche Floyd Gottfredson avesse un 'Don Rosa' che lo adorasse a tal punto da riprenderne le storie, i personaggi, i luoghi, le situazioni? Concentrandosi sulle storie 'epiche' e avventurose degli anni 30, questo ipotetico autore amante del Gott potrebbe disegnare Mickey in brachette rosse e pupille minute (come a volte fanno alla Egmont, ma solo per il look) e, riprendendo personaggi noti e meno noti, riportare Topolinia in un presente temporale anni 30, come Don Rosa ha fatto con Paperopoli e gli anni 50. Avremo modo di rivedere Musone, il Capitano Setter, il prof. Ossivecchi, il gatto Nip, Tubi, Eli Squick, Sylvester Shister, il capitan Orango, il dott. Enigm oltre ai personaggi più noti che ancora oggi sono protagonisti. E, attraverso storie nuove, saperne di più sulla Banda dei Piombatori, sul giornalismo americano di quegli anni, la pensione di Clarabella e la casa dei fantasmi, Re Sorcio e l'Uomo Nuvola, la barriera invisibile e il misterioso 'S'. E, soprattutto, se l'ipotetico autore ne sarà capace, ricreare quella tipica atmosfera del New Deal roosveltiano, ottimista nonostante tutto.
                Se chi amava Barks ha amato anche Don Rosa e chi non conosceva Barks lo ha (ri)scoperto dopo Don Rosa, lo stessa cosa non potrebbe avvenire con Floyd e il suo adorante e maniacale epigono?
                « Ultima modifica: Domenica 24 Giu 2012, 16:08:13 da leo_63 »

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                  Risposta #22: Domenica 24 Giu 2012, 16:27:31
                  Secondo me, una specie di "Don Rosa per Floyd" è stato Casty, che ci ha restituito, se non personaggi e situazioni, lo stesso spirito e la stessa atmosfera delle storie di Gottfredson. Oltre, ovviamente, a recuperare la Spia Poeta ( :D) e a restituire ad Eta Beta la caratterizzazione delle origini (quella delle storie di Walsh e Gottfredson, per intenderci) che aveva perso ormai da tempo.

                  E poi, vabbè, in passato abbiamo avuto Romano Scarpa che non è stato da meno, prima ispirandosi a Floyd nello stile grafico ("Topolino e il mistero di Tapioco VI" è un esempio lampante, ma anche il Macchia Nera del "doppio segreto" è più che gottfredsoniano), poi recuperando il dottor Enigm ("Topolino e la dimensione Delta") e infine scrivendo anche lui storie a strisce sullo stesso stile del Gott ("Topolino e la banda dello starnuto" ad esempio, ma ce ne sono molte altre che adesso non mi vengono in mente).

                  Certo, un vero e proprio "Don Rosa per Floyd" non l'abbiamo ancora avuto, ma io, sinceramente, non ne sento il bisogno... ::) Ve la immaginate "La Saga di Topolino"? ;)

                  "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                    Risposta #23: Domenica 24 Giu 2012, 16:32:35
                    Non direi che lo siano nè Casty nè Scarpa.
                    Anzitutto loro si rifanno entrambi al Gottfredson degli anni 50, ma quello classico è quello degli anni 30.
                    E Don Rosa si rifà proprio al Barks classico, che è quello degli anni 50, mentre snobba quello degli anni 60, al punto che alcune storie - come ad es. quella della scatola nera che faceva buzz - neppure le conosce e non gli interessano, si era visto nel topic di Don Rosa.

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                      Re: Un 'Don Rosa' per Floyd
                      Risposta #24: Domenica 24 Giu 2012, 16:35:56
                      C'è già stato Scarpa a partire dal 1956, che ha cercato di continuare l'opera di Gottfredson nelle sue storie, una volta cessate le strisce quotidiane avventurose, riprendeno alcuni classici personaggi e creando in un cero senso il "suo" Eta Beta con Atomino, cercando di rispettare una certa continuity nelle storie di Topolino da lui scritte e per alcuni anni cercando di emulare la struttura narrativa delle giornaliere.
                      Ovviamente non si può dimenticare il Casty degli ultini anni.
                      Nessuno ha però usato un approccio come quello di Don Rosa, ambientando le storie dei nostri eroi negli anni del loro massimo fulgore sia pure senza dichiararlo esplicitamente nella narrazione stessa.
                      Chissa se qualcuno sarebbe in grado o vorrebbe fare una cosa simile e se qualche editore glieglo lascerebbe fare (la bella serie di Pippo reporter è una cosa ben diversa).

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                        Re: Un 'Don Rosa' per Floyd
                        Risposta #25: Domenica 24 Giu 2012, 16:45:16
                        Sì, Casty si è rifatto soprattutto al Gottfredson anni 40/50, quello con i testi di Walsh, ma Scarpa prese molto anche dal Floyd "classico" (il dottor Enigm, Macchia Nera...). Che poi io ho detto "una specie di" nel senso che entrambi sono andati vicino ad essere quello che chiedeva Cornelius Coot, ma non lo sono stati, perché ognuno dei due ha soltanto preso spunto dall'opera di Floyd per fare cose personalissime.
                        L'intera opera di Don Rosa mi sembra un immenso tributo a Barks, al contrario di ciò che hanno fatto gli autori da me citati.
                        In questo momento, però, un altro artista mi frulla per la testa: Cesar Ferioli (chi se lo ricorda?) che, oltre a ritrarre tutt'oggi Topolino con i calzoncini rossi nel più puro stile gottfredsoniano, ha recuperato moltissimi personaggi "classici" degli anni '30, tra i quali Butch detto Sgozza (da quale storia proveniva? :-? ), il dottor Orango, gli scienziati H, K e Z, il capitano Setter, il professor Ossivecchi e tanti altri... peccato che le sue storie non siano più state pubblicate in Italia da quando nel 2008 hanno chiuso la testata "Mega"...

                        "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                          Risposta #26: Domenica 24 Giu 2012, 17:01:15
                          Citazione da: Testaquadramento link=1340546719/0#4 date=1340549116
                          tra i quali Butch detto Sgozza (da quale storia proveniva? :-? )

                          Da Topolino e il Bel Gagà ;)

                          Ma quelle che citi mi paiono piu omaggi e citazioni, qualcosa di molto diverso da Don Rosa.
                          Anche Scarpa è vero che riprende Enigm e Macchia Nera, ma come un "ritorno" per ambientarli nel mondo di Gott anni 50, quando poi storie epiche Gott non poteva piu farne.
                          E d'altronde se qualcuno facesse il Don Rosa di Gottfredson per forza Topolino sarebbe in calzoncini, anche se questo certo non basta. Mentre il Topolino di Scarpa è decisamente ispirato a quello di Gott anni 40-50, insomma alle ultime avventure epiche del Maestro.
                          Anche lo stile, proprio come nell'ultimo Gott, è piu surreale e spesso comico, basta guardare ai duelli con Gambadilegno, ad es. nella Dimensione Delta: bellissimo, ricchissimo, ma del tutto diverso dal duello dell'Uomo Nuvola, che è molto piu realistico.

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                            Risposta #27: Domenica 24 Giu 2012, 17:10:29
                            Citazione da: Testaquadramento link=1340546719/0#1 date=1340548051
                            Certo, un vero e proprio "Don Rosa per Floyd" non l'abbiamo ancora avuto, ma io, sinceramente, non ne sento il bisogno... ::) Ve la immaginate "La Saga di Topolino"? ;)

                            A me una Saga simile intrigherebbe, ma in pratica non so cosa potrebbe riguardare: Topolino alle origini è quasi un ragazzino, difficile immaginare qualcosa... prima. E diversamente da Paperone non ci sono riferimenti a un suo "passato".
                            Inoltre per un fan artist quale dovrebbe essere un MM-Rosa (e quindi un nerd terribile!) tutto il periodo classico di Gottfredson segue una continuity: le storie sono inanellate l'una all'altra con pochissimi buchi... Il problema quindi per un nerd che scrive storie alla Don Rosa ambientate negli anni 30 sarebbe: quando si svolgono?
                            Qualche buco lo si trova, ma pochi.
                            Invece Barks scrive storie abbastanza indipendenti, con pochi riferimenti incrociati e mai consecutive, credo.

                            « Ultima modifica: Domenica 24 Giu 2012, 17:11:29 da Florence »

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                            PolliceSu   (1)
                              Re: Un 'Don Rosa' per Floyd
                              Risposta #28: Domenica 24 Giu 2012, 17:36:21
                              Per la questione "Saga di Topolino", il punto è un altro: sarebbe veramente qualcosa di interessante? Paperone è un personaggio che ha avuto una vita "piena", ha vissuto tante avventure durante le quali ha compiuto un processo di "maturazione", è un personaggio sul quale c'era (e c'è tuttora) tantissimo da dire riguardo al suo passato... Topolino no. Tanto più che sul passato di Paperone sono state scritte tantissime storie (mi viene da pensare a saghe "alternative" come "Tutti i milioni di Paperone" by Vitaliano), anche discordanti da ciò che aveva stabilito Barks (in "Storia e gloria della dinastia dei paperi" addirittura Guido Martina aveva fatto nascere Paperone nel Klondike anziché in Scozia!)... Sulla storia di Topolino, con tutta la buona volontà, non vedo cosa possa inventarsi un neo-Don Rosa... :( La mia era una specie di provocazione, che però,a quanto vedo, è stata presa sul serio... ;)
                              E poi io non ho mai detto che Scarpa, Casty e Ferioli siano i Don Rosa di Gottfredson: è chiaro che un simile autore non è mai esistito, ho solo cercato qualcuno che gli si avvicinasse, pur vagamente, per "inquadrare" meglio la situazione!

                              "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                                Re: Un 'Don Rosa' per Floyd
                                Risposta #29: Domenica 24 Giu 2012, 17:57:41
                                Un epigono di Floyd non esiste, Casty o Ferioli non sono l'equivalente di un Don Rosa... Ma se esistesse così come descritto da Corneliis Coot, penso sarebbe l'apoteosi disneyana!
                                Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

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