Papersera.net

Francamente fatico a capire la domanda. Non vedo questa gran differenza tra i due Paperoga: certamente non al livello, per dire, del Paperone di Don Rosa contro quello di Martina (un esempio fin troppo citato e spesso abusato, ma almeno non ci devo riflettere).

Ci sarebbe poi anche un terzo Paperoga, quello brasiliano...

Qui la differenza mi sembra piu' significativa, non fosse altro perche' il Paperoga brasiliano e' spesso al centro della loro Paperopoli.

Immagino che la differenza sia se si preferisce un Paperoga strambo alla massima potenza, foriero di disavventura e guai per i suoi compagni, oppure un Paperoga più calmo, simile alla maggioranza degli altri personaggi (tipo quello PIA).

Immagino che la differenza sia se si preferisce un Paperoga strambo alla massima potenza, foriero di disavventura e guai per i suoi compagni, oppure un Paperoga più calmo, simile alla maggioranza degli altri personaggi (tipo quello PIA).

Non esattamente, cioè la differenza sostanziale la si può fare tra il Paperoga di Kinney e quello di Pezzin: quello di Pezzin ha il sostegno di Paperino, che si abbassa al suo livello e si lascia trascinare in imprese spericolate e scalcinate, con finale disastroso. E'amico del cugino, in alcune storie è quasi più disilluso di lui (ad esempio storie in cui paperino si fa prendere da manie del momento ed è lui a coinvolgere Paperoga in imprese fallimentari, con Paperoga che si rivela di nessun aiuto) o comunque sempre il Paperoga classico di Paperoga e il peso della gloria o di Paperino e la visita distruttiva. Quello di Kinney ha una leggera forma di antagonismo verso Paperino, sa bene quello che fa e talvolta sembra che lo faccia solo per far imbestialire il cugino...

Non che la differenza di cui parli sia inesistente, ma, ripeto, mi sembra cosi' leggera da essere quasi insostanziale. Poi quando scrivi

Quello di Kinney ha una leggera forma di antagonismo verso Paperino, sa bene quello che fa e talvolta sembra che lo faccia solo per far imbestialire il cugino...

sarei tentato di ribadire che la frase sa bene quello che fa con Paperoga come soggetto (incluso quello di Kinney) e' una contraddizione in termini. Quanto all'antagonismo: e' vero che c'e', ma direi che da parte di quel Paperoga e' del tutto involontario, derivante dal non avere abbastanza senso della realta' da rendersi conto di quel che sta facendo a Paperino. Certo in alcune di queste storie Paperoga nota che il cugino non collabora, ne resta contrariato e intraprende azioni dal sapore punitivo: ma direi che in questi casi la sua motivazione e' puramente educativa, si sente come l' "adulto" di fronte al "bambino" Paperino e se questi "fa i capricci" e' bene non curarsene e andare avanti col proprio piano.

Io invece il Paperoga "alleato" di Paperino, come, per l'appunto, lo vediamo in alcune fantastiche storie del duo Pezzin/Cavazzano (tipo la vittoria a 50 karati o il recupero sottomarino). Il Paperoga esclusivamente "pasticcione" e visto in un certo senso in chiave "antagonistica" con Paperino, sua vittima preferita e troppo spesso succube, è certo spunto di storie divertenti, ma alla lunga stanca o addirittura innervosisce.

Quoto alla grande.
Quache avventura leggera mi piace, ma in generale lo preferisco nel suo profilo più "serio".

Io adoro quello di Faccini, assolutamente folle quanto surreale, come ho già detto in altri thread adoro la storia "Paperoga e l'ultimo metrò" è qualcosa di assolutamente fuori di testaXD

Io vorrei cambiare idea, è umano, cioè continuo a considerare i due personaggi utilizzabili per scopi completamente differenti ma devo dire che il mio preferito è dei proseliti di Pezzin. Il perché è presto detto, perché è poetico, è certo pasticcione ma lo è per seguire le sue passioni e credo che qualunque appassionato di fumetto disney si ritrovi nella figure del personaggio a volte sfortunato e incapace ma sempre alla ricerca di un qualcosa che lo possa rendere felice e possa coronare la sua passione. Magari questo spessore molto difficile da captare è involontario ma adesso, ripensandoci, credo che il mio preferito sia il Paperoga che non si ferma davanti agli ostacoli (creati addirittura da egli stesso) per coronare il suo sogno.
Bene, dopo questa alta riflessione filosofica posso continuare a fare giochini stupidi su internet, .

Non che la differenza di cui parli sia inesistente, ma, ripeto, mi sembra cosi' leggera da essere quasi insostanziale. Poi quando scrivi
sarei tentato di ribadire che la frase sa bene quello che fa con Paperoga come soggetto (incluso quello di Kinney) e' una contraddizione in termini. Quanto all'antagonismo: e' vero che c'e', ma direi che da parte di quel Paperoga e' del tutto involontario, derivante dal non avere abbastanza senso della realta' da rendersi conto di quel che sta facendo a Paperino. Certo in alcune di queste storie Paperoga nota che il cugino non collabora, ne resta contrariato e intraprende azioni dal sapore punitivo: ma direi che in questi casi la sua motivazione e' puramente educativa, si sente come l' "adulto" di fronte al "bambino" Paperino e se questi "fa i capricci" e' bene non curarsene e andare avanti col proprio piano.

Esatto, ma ammetterai che una differenza, seppur non troppo evidente ma comunque effettiva c'è tra le due "facce" del personaggio: il Paperoga di Pezzin non è così.

Io ho conosciuto Paperoga nelle storie brasiliane degli anni '80, dove in genere o è elevato al rango di protagonista assoluto oppure deve badare a Pennino. Però preferisco l'uso che ne ha fatto Pezzin nelle storie lunghe: mi sembra che valorizzi maggiormente le potenzialità del personaggio.