1) Specifichi, cortesemente, la sua età ed il genere (M/F)
41, M
2) Da quanto tempo legge fumetti?
36
3) Quali sono i suoi fumetti italiani preferiti? (indichi, se possibile, tre testate seriali e tre d'altro genere)
Per i seriali mi riferisco solo a fumetti attualmente in produzione (senza considerare quindi fumetti di cui non escono più nuove storie, per quanto fondamentali).
Seriali: storie disney di produzione italiana ("topolino"), "dampyr" (bonelli), "rat-man" (panini).
Non seriali (non in senso stretto almeno): la scelta è più ardua (e più datata). Indicativamente, molte delle opere di pratt, de luca, toppi, magnus.
4) Ha mai pensato che certi fumetti abbiano rispecchiato o rispecchino la realtà sociale italiana, per quanto riguarda il gender mainstreaming? (se sì, specificare quali)
Se si intende la diversa condizione tra uomini e donne e il tentativo di raggiungere una parità e limitandosi all'italia, sicuramente ci sono stati degli esempi anche se probabilmente in numero molto esiguo. Forse quello più immediato a cui pensare è la valentina di crepax, nata praticamente in contemporanea con il femminismo italiano. Ma anche satanik, contraltare dell'eroe nero diabolik e nata più o meno negli stessi anni. Sicuramente ci saranno altri esempi, di cui però non ho conoscenza diretta.
5) Ha notato, in questo senso, una evoluzione tematica nel corso degli anni?
Sempre limitandoci all'italia, ammetto (per mia ignoranza) di non trovare altri esempi di fumetti in cui la donna abbia ruoli di rilievo (se escludiamo i fumetti erotici, tipo quelli di manara). Forse, druuna di serpieri, ma anche qui, dopo la prima storia che ha una sua dignità, nelle altre è solo erotismo e poco più.
6) In tal senso, qual è stato a suo avviso il fumetto/l'autore più all'avanguardia e qual è oggi quello che meglio rappresenta la lettrice e donna italiana?
Sempre limitatamente alle mie conoscenze, indicherei per il passato la "valentina" di crepax (con molte riserve sulla effettive qualità delle storie), per il presente a gudagnarsi la palma di paladina delle donne è la "julia" di berardi (e anche qui ho molte riserve, ma il discorso sarebbe lungo
)
7) Vi sono differenze, a suo avviso, tra fumetto d'autore e prodotti destinati alla grande distribuzione, relativamente a come si approcciano certi argomenti?
Direi proprio di sì, ma non solo su questi argomenti, praticamente su tutti.
Le è mai capitato di riflettere sulla situazione sociale italiana (sempre relativamente al discorso delle relazioni di genere) dopo aver letto una storia a fumetti?
A volte sì, ma solo quando la cosa è molto evidenziata.
9) Ritiene che il fumetto possa contribuire a portare avanti, in qualche misura, il discorso verso la parità sostanziale, anche tenendo conto della trasversalità del pubblico dei lettori (dai giovanissimi alle persone mature)?
Onestamente mi mancano dati precisi, nel senso che bisognerebbe sapere qual è effettivamente il pubblico del fumetto e come è ripartito tra i sessi, comunque penso che ci siano media più influenti in proposito.
10) A suo avviso, le sue letture a fumetti, quanto hanno contribuito nel determinare i suoi giudizi di senso comune e la sua visione del mondo e delle relazioni di genere?
Come sopra, sicuramente ci sono strumenti che influiscono di più