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Come di consueto,nella quiete notturna,vengo colto da fumettistici interrogativi
Secondo voi,all'interno del Topo,gli autori moderni sono più accorti nei confronti del fenomeno continuity rispetto agli autori,per così dire,di vecchia generazione??
Mi spiego meglio: le nuove leve (o comunque coloro che collaborano ancora in tempi attuali)  sono maggiormente più attenti,rispetto un tempo,a determinati aspetti che connotano il fumetto lungo un continuum riguardante i personaggi con le loro caratteristiche,i loro tratti comportamentali e/o le loro avventure recenti o passate??
Secondo me sì dal momento che un determinato autore (che sia sceneggiatore o disegnatore) è sempre stato,inevitabilmente,un lettore e un amante indefesso dell'universo Disney.
Pertanto,partendo da questi imprescindibili presupposti,è chiaro,a mio avviso,che gli autori (soprattutto moderni) siano plasmati sulla base di quanto "appreso" da sempre nelle tavole.
Persino i "ripescaggi" di determinati personaggi (vedi,per esempio,in tempi recenti Atomino Bip Bip) sono comunque legati ad una sorta di desiderio degli autori di proseguire,lungo una linea,quanto era stato interrotto tempo fa.
Questa conoscenza da parte degli autori non fa altro,a mio parere,che lasciare ben sperare per quanto concerne il futuro del Topo giacchè non solo definisce ancora meglio le caratteristiche dei vari personaggi (evitando di snaturarli ma piuttosto arricchendoli) ma creando anche un "ponte" con il passato che può essere apprezzato dalle nuove generazioni di lettori!

per me si e l'autore che più fra tutti si interessa ad essa secondo me è casty,dato che nelle sue storie inserisce sempre cenni di continuity(doppioscherzo,spia poeta,le varie apparizioni di gamba) e sapienti citazioni sulla continuity scarpiana e gotfredsoniana(atomino,il gamba cattivo,etc...)

Casty è un autore che sta molto attento alla continuity ma anche Gervasio che, col fatto con Fantomius e Paperinik, ha cercato di mettere ordine nella vita di questi personaggi

Sicuramente gli autori di oggi utilizzano con più frequenza (sempre troppo relativa) la continuity di quanto facessero quelli di ieri, anche perché le storie che nel frattempo si sono accumulate sono sempre di più.
La continuity, se ben fatta, ha diversi punti a suo favore:
riprende temi, situazioni e personaggi del passato che i lettori più giovani non conoscono e quelli maturi ricordano volentieri;
fa si che alcuni autori, non per forza costretti a scodellare nuove banali idee, possano, al contrario, presentare storie comunque interessanti;
fa si che, in attesa di nuovi characters, i vecchi dimenticati possano risorgere a nuova vita, arricchendo con la loro presenza più stabile la fauna paperopolese e topoliniana, mai troppo ricca o sfaccettata (in fondo si utilizzano quasi sempre i soliti noti);
inoltre la continuity rende più credibile la vita a Paperopoli e Topolinia, dandogli un tocco ancor più realistico che non guasta: se la memoria è importante nella vita reale degli umani, penso lo sia altrettanto in quella cartacea degli antropomorfi.