Tre gemelli praticamente identici, da sempre visti come un unico personaggio "croce e delizia" di loro zio, hanno subito numerosi cambiamenti nei decenni, e non solo perchè ogni autore diceva la sua: lo stesso Carl Barks che negli anni '40 li aveva inquadrati alla Taliaferro come tre discoli irrefrenabili, dovette cambiare il loro ruolo nella famiglia in seguito al sopraggiungere di alcuni cambiamenti (la creazione delle giovani marmotte, la "trasformazione di Scrooge dall'originale vecchio misantropo di stampo martiniano all'arzillo papero sempre alla ricerca di tesori), mutandoli in tre ragazzini studiosi e perspicaci, gli unici assennati del gruppo di fronte ad uno zio lavativo e impulsivo e ad un altro un po'più saggio ma accecato dal guadagno. In moltissime storie erano loro a togliere d'impiccio i due maldestri zii con geniali trovate, spesso in base alle loro conoscenze da giovani marmotte. Quello che vi chiedo, amici del forum, è: quale delle due versioni è quella migliore, realisticamente parlando, e soprattutto quale si inserisce meglio in un quadro familiare così complesso e burrascoso, fatto di deboli (Paperino) e forti (Paperone e Gastone)? I bambini monelli e lavativi (della scuola) di Taliaferro o i tre ragazzi saggi e astuti, in parte amanti della scuola? O, con una terza versione scelta soprattutto da autori italiani come Martina, tre saputelli saccenti e menefreghisti che usano la loro astuzia per ingannare lo zio ottuso e odiano la scuola?