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Il percorso fumettistico di Paperoga è alquanto bizzarro come il personaggio:
nato nel 1964 da autori americani (Dick Kinney e Al Hubbard) ottiene da subito immediato successo anche se le sue storie sono solo (o quasi) per i mercati europei. In questo primo periodo anche Tony Strobl lo disegna e Fethry Duck passa dalle storie casalinghe con Paperino e Malachia a quelle d'ufficio del Papersera sempre con Paperino e lo zio Paperone e ad altre montanare col solito cugino e Dinamite Bla. In Italia lo adottano Cavazzano e Pezzin facendolo diventare un personaggio non più da storie brevi centrali ma da storie lunghe, importanti e d'apertura (e di copertina). Contemporaneamente il personaggio viene adottato felicemente anche in Brasile dove gli regalano un nipotino (Pennino), una fidanzata (Gloria) e un alter ego super eroistico (Paper Bat), ottenendo un successo pari a quello di Josè Carioca.

In tutto questo è da notare come il felice percorso di Paperoga sia molto alternativo alla strada maestra: pur essendo americano egli è praticamente sconosciuto negli States e dunque autori come Barks (i cui ultimi anni della sua carriera prettamente fumettistica corrispondono ai primi del personaggio) e Don Rosa non l'hanno mai preso in considerazione (anche se quest'ultimo lo ha immortalato come 'guastatore' davanti ad una sacra riunione di famiglia barksiana).
Anche in Italia i maggiori autori come Martina, Scarpa e Cimino, per un motivo o l'altro lo hanno snobbato o quasi, più concentrati su personaggi canonici o da inventare ex-novo (e forse a Scarpa non sarà andato giù che il suo Sgrizzo sia stato bruciato proprio da Fethry).
E arriviamo a Faccini, con un salto pindarico di molti anni, altro grande fan del personaggio, tanto da disegnarne ultimamente di tutti i tipi, sia nel classico libretto che nel più alternativo sito facebookiano.

Dunque un character pressoché sconosciuto o ignorato da Barks, Martina, Scarpa, Cimino, Don Rosa ma che, nonostante ciò, è riuscito ad avere uno straordinario successo grazie a Cavazzano, Pezzin, Faccini oltre agli autori brasiliani.
Al termine di questa breve e incompleta disquisizione , chiedo lumi, nella mia ignoranza e superficialità, come fossimo nell'altro forum delle "Sfide e richieste d'aiuto", nel trovare altri autori italiani e non che abbiano dato un notevole contributo alla carriera del papero col pon-pon, integrandoli nel discorso sul suo successo (nonostante tutto): sempre che un topic simile non sia già stato aperto negli anni scorsi.

In realtà non è proprio vero che Martina abbia snobbato Paperoga, visto che lo ha frequentemente utilizzato nelle sue storie degli anni '70, anche se mai da protagonista assoluto. Anche Cimino, dopo averlo ignorato per decenni, ha scritto tra il 1997 e il 2004 ben 16 storie con Paperino e Paperoga coprotagonisti.
I primi autori italiani ad aver utilizzato Paperoga e ad averlo reso un personaggio ricorrente, fin dal 1966, sono stati i fratelli Barosso, seguiti poi da Chendi.

Mah, Paperoga è un personaggio che è valido solo se lo si usa abilmente.
Cioè (secondo me) non tanto come pasticcione a tutti i costi, capace di creare danni di proporzioni inimmaginabili, bensì come papero "fuori dal mondo", pieno d'iniziativa, dedito ai suoi corsi per corrispondenza. Ingenuo, ma non eccessivamente. Stralunato è il termine che mi sembra più adatto. Un pò tipo Pippo, ma all'ennesima potenza.

Personalmente posso dire che il personaggio di Paperoga non m'aveva mai convinto più di tanto (a parte con Faccini, che ritengo quasi il padre putativo del papero col ponpon). Invece, da quando mi son messo a scrivere storie (per diletto, và) mi sono accorto che... calza a pennello in quasi tutte le situazioni. Se non lo si esaspera, è il character ideale.