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I Mickeys nascosti di Don Rosa

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    Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
    Risposta #30: Domenica 25 Ago 2013, 00:00:18
    beh il punto è: ma perchè dovrebbe essere un fan Disney? cioè..perchè CHIUNQUE dovrebbe essere per forza un fan Disney, solo perchè lo siamo noi?

    Io apprezzo il Don per quello che ha scritto. Punto. E' tutta una serie di circostanze che l'han portato a quella unicità irripetibile. Tra  queste forse proprio la sua assoluta non conoscenza del resto..l'amore folle e totale per Barks. Insomma una folgorazione. E quindi che problema c'è? Lui ha inteso quello, e ne ha fatto un gran seguito.
    Non gli è importato del resto.
    A me il resto piace. Come a molti altri. Bòn, basta. Ce ne faremo una ragione e chissene frega se a lui no. Non l'ha mica prescritto il dottore di crescere a pane e disney.

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      Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
      Risposta #31: Domenica 25 Ago 2013, 14:15:45
      beh il punto è: ma perchè dovrebbe essere un fan Disney? cioè..perchè CHIUNQUE dovrebbe essere per forza un fan Disney, solo perchè lo siamo noi?
      Io apprezzo il Don per quello che ha scritto. Punto. E' tutta una serie di circostanze che l'han portato a quella unicità irripetibile. Tra  queste forse proprio la sua assoluta non conoscenza del resto..l'amore folle e totale per Barks. Insomma una folgorazione. E quindi che problema c'è? Lui ha inteso quello, e ne ha fatto un gran seguito.
      Non gli è importato del resto.
      A me il resto piace. Come a molti altri. Bòn, basta. Ce ne faremo una ragione e chissene frega se a lui no. Non l'ha mica prescritto il dottore di crescere a pane e disney.

      Tu fai una distinzione fra Barks e Disney (che in effetti c'è e si nota anche nell'assoluta mancanza - o quasi - di characters barksiani nei parchi come negli shop di merchandising disneyani) però i fumetti che il Don ha letto da piccolo erano comunque a firma "Walt Disney", sebbene pubblicati dalla Western Publishing, licenzataria degli albi.
      Quindi il Don è cresciuto comunque 'a pane e Disney' (anche se sotto forma di Barks) e l'aver detto che Topolino poteva essere un personaggio più interessante se avesse avuto uno come Barks che gli fosse stato dietro per 25 anni, significa solo avere una completa ignoranza del fatto specifico: sia nel caso che Gottfredson fosse veramente sconosciuto a Rosa (e ne dubito), sia che il Don lo conosca e non lo apprezzi. Per non apprezzarlo significa che lo ha letto poco e male, con superficialità.

      Un grande autore non può permettersi queste lacune: il proprio lavoro può essere arricchito e beneficiare anche delle esperienze altrui. In generale tutti gli artisti si guardano un po' attorno nei loro specifici campi (anche se non tutti lo ammettono): quando poi si tratta di studiare o analizzare colleghi del passato che non ci sono più, eventuali reticenze non dovrebbero proprio esistere. Se un attore italiano oggi non fosse a conoscenza delle opere di Fellini o Visconti o non apprezzasse suoi colleghi del passato quali Sordi o Magnani, voi come lo considerereste?

      Don Rosa, per quanto non favorito dalla cappa di omertà che da decenni è scesa nel fumetto americano circa le origini e il passato e dalle storie Egmont di Mickey che sono 'storielle' (nonostante il look anni 30), con le sue frequentazioni europee avrebbero dovuto avere la voglia e la curiosità di scoprire un grandissimo collega (oltretutto connazionale) che proprio per 25 anni (1930-1955) ha regalato a Mickey una serie di fantastiche avventure, dando al personaggio quell'ossatura e quelle caratteristiche che nei cartoni non ha mai avuto e la cui preziosa eredità è stata raccolta, fra i tanti altri, da Scarpa e Casty: sono passati quasi 60 anni dalla fine delle strisce lunghe in continuity ma i personaggi e lo stile di Gottfredson ancora illuminano il nostro settimanale.

      « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 14:19:05 da leo_63 »

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        Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
        Risposta #32: Domenica 25 Ago 2013, 15:36:38
        ...Allora non avete letto il mio precedente post :P
        Don Rosa da piccolo leggeva sia i fumetti di Paperone che qulli di Topolino. Questi ultimi non erano di Gottfredson, e da allora si fece una pessima idea di Topolino.
        L'unica storia che apprezzò fu "Il mistero di Macchia Nera", appunto l'unica storia del Gott che lesse in infanzia (rimontata in comic book e censurata; Don Rosa non ricorda  bene che edizione fosse, si suppone "Mickey Mouse Outwits the Phantom Blot" del 1955, ridisegnata parzialmente da Paul Murry. Don avrebbe avuto 4 anni, ma magari lo ha letto qualche anno dopo trai fumetti della sorella).


        Nel suo topic ha affermato inoltre di non avere maicolmato le sue lacune volontariamente,  fino a che non scrisse quel post, infatti disse di aver comprato un albo contenente delle storie di Gottfredson, e di esserne rimasto un po' deluso perchè le storie non erano affatto quello che si aspettava, da come lo descrivevano i fan.
        È venuto fuori alla fine che l'albo ristampava alcune strisce autoconclusive di poco conto.
        Fatto sta che Don Rosa rimaseo deluso e non volle più approfondire Floyd Gottfredson. Volontariamente.
        Almeno questo è ciò che ha detto

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          Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
          Risposta #33: Domenica 25 Ago 2013, 16:20:36
          Un grande autore non può permettersi queste lacune: il proprio lavoro può essere arricchito e beneficiare anche delle esperienze altrui. In generale tutti gli artisti si guardano un po' attorno nei loro specifici campi
           

          Ma per quello che ne so io, ed è esattamente così perché le sue storie sono lì a dimostrarlo, Don Rosa ha beneficiato nelle sue storie di MIRIADI di esperienze altrui, nel campo del fumetto (quindi il suo campo specifico), e non.

          Il fatto che Don non apprezzi topolino e abbia un pregiudizio sul personaggio (perché questo è innegabile) modifica qualcosa delle sue storie migliori?

          Come sempre, possono non piacere le sue storie, e il suo modo di scrivere o di disegnare, ma legarsi a quello che sono i suoi pensieri su dati argomenti per giudicare quello che realizza su carta non mi pare corretto.

          Non ha beneficiato delle storie di topolino, e mi chiedo perché questo dovrebbe urtare i lettori. Chi siamo noi per accusare qualcuno di avere delle mancanze culturali su qualcosa? Siamo degli aziendalisti? Io no, non mi frega niente se don rosa ce l'ha con la disney per problemi di diritti d'autore, non mi frega niente se non gli piace topolino e se l'ha preso in giro in qualche vignetta, perché prendo quello che di buono ha fatto, e io so che il topolino vero non è quello, amo gottfredson come amo scarpa e non mi interessa andare a rovistare nella formazione culturale di don rosa o di altri autori per correggergli le "mancanze".  

          A me piacciono le storie di Artibani non perché sono storie disney, ma perché sono belle storie e lui un ottimo scrittore e ha a disposizione dei personaggi che sono potenzialmente fantastici... ma se usati bene. Mi piace don rosa per lo stesso motivo. Non sono e non voglio essere un fanboy della apple di steve jobs, non voglio essere un seguace di una religione qualunque, e non sono un fan della disney a prescindere da tutto quello che produce, mi piacciono alcune cose e altre no.

          Quando sento parlare del fatto che mancano le basi dello spirito disney ai lettori, per capire cosa è la vera disneyanità mi viene l'orticaria, cosa dobbiamo essere dei robot lobotomizati che apprezzano ogni prodotto della casa madre a prescindere dalla qualità? Ci sono cose buone e cose brutte in tutto.

          Simenon aveva gusti sessuali particolari, probabilmente da condannare, ho parlato con persone che rinnegano la sua opera per questo. Davvero la vita o i pensieri di un autore influenzano quello che scrive in questo modo? Salgari non è mai uscito dall'italia e ci ha parlato di corsari e oceani e pirati, Don Rosa non ama topolino e ci ha raccontato delle storie che possono essere apprezzate o no tranquillamente.

          Don rosa leggeva Barks e lo ha amato alla follia, ma non leggeva SOLO Barks. Leggeva miriadi di fumetti americani, è un uomo colto e appassionato di cinema ed è capace di interessarsi ed appassionarsi agli argomenti più disparati e questo emerge chiaramemente da tutte le sue storie avventurose. Se la sua saga ha influenzato qualche altro autore è perchè forse era un lavoro buono da tenere in considerazione. Alla egmont lo seguono di più ma le loro storie per molto tempo hanno generato cloni di Barks (solo graficamente purtroppo, con eccezioni), non suoi. Io in italia non ho avvertito nulla di tutto ciò e non venitemi a dire che il nome di nonna papera o altre cose del genere o qualche altra citazione qua e là dimostrano che ha avuto una grande influenza sul paese che produce la più grande fetta di storie disney al mondo.

          Insomma, tutto questo sproloquio a supporto di questo, che è esattamente come la vedo io

          beh il punto è: ma perchè dovrebbe essere un fan Disney? cioè..perchè CHIUNQUE dovrebbe essere per forza un fan Disney, solo perchè lo siamo noi?

          Io apprezzo il Don per quello che ha scritto. Punto. E' tutta una serie di circostanze che l'han portato a quella unicità irripetibile. Tra  queste forse proprio la sua assoluta non conoscenza del resto..l'amore folle e totale per Barks. Insomma una folgorazione. E quindi che problema c'è? Lui ha inteso quello, e ne ha fatto un gran seguito.
          Non gli è importato del resto.
          A me il resto piace. Come a molti altri. Bòn, basta. Ce ne faremo una ragione e chissene frega se a lui no. Non l'ha mica prescritto il dottore di crescere a pane e disney.
          « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 16:22:20 da bacci88 »

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            Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
            Risposta #34: Domenica 25 Ago 2013, 16:55:12
            Ma per quello che ne so io, ed è esattamente così perché le sue storie sono lì a dimostrarlo, Don Rosa ha beneficiato nelle sue storie di MIRIADI di esperienze altrui, nel campo del fumetto (quindi il suo campo specifico), e non.
            Don rosa leggeva Barks e lo ha amato alla follia, ma non leggeva SOLO Barks. Leggeva miriadi di fumetti americani, è un uomo colto e appassionato di cinema ed è capace di interessarsi ed appassionarsi agli argomenti più disparati e questo emerge chiaramemente da tutte le sue storie avventurose.
            E' proprio per questo che non capisco la riluttanza nel Don ad esplorare meglio il mondo di Gottfredson: solo per aver letto qualche striscia autoconclusiva post-1955 (che non avrebbe entusiasmato neanche me) come puoi precluderti tutto quello che di estremamente diverso egli ha prodotto ante-1955?


            Il fatto che Don non apprezzi topolino e abbia un pregiudizio sul personaggio (perché questo è innegabile) modifica qualcosa delle sue storie migliori?
            Come sempre, possono non piacere le sue storie, e il suo modo di scrivere o di disegnare, ma legarsi a quello che sono i suoi pensieri su dati argomenti per giudicare quello che realizza su carta non mi pare corretto.
            Questa mia critica verso il poco interesse di Rosa per un suo grandissimo collega non influenza certamente il giudizio positivo che ho sulla sua opera: ho sempre molto apprezzato le storie dell'autore del Kentucky, Saga inclusa. Ma è proprio per questo, per la stima e l'ammirazione che ho nei suoi confronti, che resto perplesso sui suoi giudizi così superficiali sull'argomento Mickey Mouse/Floyd Gottfredson.
            Torno a fare un esempio cinematografico: è come se Meryl Streep dicesse di aver visto solo uno o due film minori di Bette Davis e di non esserne rimasta colpita, tanto da precludersi le visioni di "Eva contro Eva", "Pranzo di nozze" o "Che fine ha fatto Baby Jane": tutta l'America ne rimarrebbe scandalizzata!


            « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 17:06:50 da leo_63 »

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              Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
              Risposta #35: Domenica 25 Ago 2013, 17:00:00
              Quoto un miliardo di volte Bacci ed Eruyomé. Hanno espresso perfettamente anche il mio pensiero, per come la discussione é degenerata. E temevo che degenerasse in tal senso. Infatti c'é un problema, che ho notato qui nel forum, e cioé: noi utenti spesso siamo intolleranti. Sì, intolleranti, nel vero senso della parola. Ci ergiamo a censori del comportamento altrui e pretendiamo di decidere cosa dovrebbero e non dovrebbero fare, cosa dovrebbero e non dovrebbero pensare, cosa dovrebbero e non dovrebbero sentire e provare. Questo, beninteso, nei riguardi degli autori. Questa crociata che si sta scatenando contro Don Rosa ne é la miglior prova. Diciamolo una volta per tutte: Don Rosa (come CHIUNQUE ALTRO) NON é tenuto a leggere quello che vogliamo noi, od a farsi piacere quello che vogliamo noi. Non é obbligato a farsi piacere Topolino solo perché piace a noi. E non é nemmeno tenuto a leggerne le storie, solo perché le leggiamo noi. Potrà sembrare giustificazione dell'ignoranza, ma chi ci obbliga ad essere colti? Pensate davvero che la libertà consista nell'obbligare la gente a fare che vogliamo noi, ma "per il loro bene", o perché quello che vogliamo noi "é la cosa obiettivamente giusta?". No, quello é proprio tutto il contrario della libertà. E sono discorsi allucinanti da sentire, in qualunque contesto. Diffidate sempre di chi vi dice che vi sta costringendo a far qualcosa, perché é lui a sapere cos'é meglio per voi, invece che voi stessi.
              Ah, e l'idea che chiunque si debba leggere le storie italiane perché sono tante ed importanti, é un'idea sciovinista, lo ripeto. Tra l'altro, in America dopo Barks c'é stato il vuoto, ed alla Egmont si ispirano tutti a Barks. E per la Disney "ufficiale" i fumetti é come se non esistessero, Paperino per loro é ANCORA il ritardato che tira noccioline a Cip e Ciop, e Topolino é il gran simpaticone che non ha mai fatto un'indagine in vita sua

              *

              Eruyomè
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                Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                Risposta #36: Domenica 25 Ago 2013, 18:33:05
                @ Cornelius

                Forse ho usato il termine in modo un pò "buttato là"..ovviamente quando parlavo di Disney pensavo all'universo Disney, insomma, per come è articolato nella sua complessità e totalità. Ovviamente il Don con questa accezione di Disney, non ci azzecca assolutamente niente. Non gli piace, non la conosce, non vuole averci a che fare..o quel che sia...Certo, Barks fa ovviamente parte di questo universo (pur nei modi un pò differenti che dicevi anche tu). Ma è comunque l'unico spicchio di universo che a quanto pare interessa al Don. L'unico da lui contemplato nella sua visione, nella sua Opera.
                Tutto qua. Ed è in questo che non ci vedo nulla di male, non è certo l'unico artista, e qui potremmo parlare di svariati campi, che si "rinchiude" un pò in un piccolo recinto personale. La cosa non sminuisce comunque l'arte che ne può scaturire. Certo, ammesso e non concesso, che l'arte in questione sia davvero valida e ben fatta.


                  Capisco che si possa parlare di questa specie di "negazione", "esclusione volontaria", con una sorta di rammarico...Se il suo stile piace, a maggior ragione. Forse proprio per quel che avrebbe potuto magari dare lui, un arricchimento, un contributo a quel mondo che amiamo tanto.

                Ma le cose sono andate diversamente, per una marea di ragioni differenti.
                Lui si è  focalizzato solo su Barks. L'ha conosciuto, forse pure avulso dal contesto generale, e l'ha amato immediatamente. Un colpo di fulmine vero, insomma. Per quei caratteri, quei dettagli, quel piccolo mondo. E ne ha fatto la sua ragione di vita. Che male c'è? Ha sviluppato la sua passione. Il suo piccolo universo privato. Ed è ovvio che, in questa visione limitata, non c'è spazio per altro.
                Ma questo non impedisce a noi, di ammettere e apprezzare la sua "visione", all'interno di un mare più vasto, che noi amiamo. E che lui, a quanto pare, invece no. O non molto. Ma, appunto, non va a inficiare nulla nella mia fruizione, nè del suo, nè del lavoro altrui. Nulla di nulla proprio.
                Io amo la Saga. E amo anche ciò che se ne discosta pure parecchio come canone.
                La cosa non mi disturba affatto.


                Però se posso capire forse il rammarico, per questa scelta del Don, (come ad esempio per te, mi par di capire)...beh, non capisco quando se ne parli in maniera astiosa o quasi rabbiosa (e non ce l'ho con te, ne faccio proprio un discorso generale..ho preso spunto dal tuo post, perchè volevo esprimere proprio questo piccolo pensiero personale...a fronte di tante "invettive" che spesso e volentieri a volte leggo qua e là, e che mi lasciano davvero basita, a dir poco!)
                « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 18:35:26 da Manu »
                «Éala éarendel engla beorhtast
                 ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

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                  Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                  Risposta #37: Domenica 25 Ago 2013, 18:48:30

                  Questa mia critica verso il poco interesse di Rosa per un suo grandissimo collega non influenza certamente il giudizio positivo che ho sulla sua opera:

                  Cornelius non ho specificato ma non ce l'avevo in particolare con quello che hai scritto tu ma parlavo più in generale, ho quotato una tua frase ma poi sono partito per la tangente facendo un discorso più ampio e non so nemmeno quanto richiesto ;D
                  « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 18:48:47 da bacci88 »

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                    Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                    Risposta #38: Domenica 25 Ago 2013, 19:15:58
                    Vi ringrazio per tutto questo dibattito, così ho capito meglio la mentalità del Don! ;D sono sostanzialmente d'accordo con Bacci ed Eruyomé,, ma mi resta un certo rammarico pensando che Rosa non ami Topolino (poi chiaro che é libero di farlo!) perché penso a tutto quello che avrebbe potuto regalarci se così non fosse stato... lui si é precluso di riferirsi solo a Barks e non al Gott... pazienza, la sua opera é stata comunque fantastica, ma chissà come avrebbe potuto essere se avesse deciso di sceneggiare anche Topolino... di certo le capacità non gli mancavano :) ma poi é anche vero che é inutile stare qui a crucciarsi di questa cosa, ormai così é stato e questo non toglie nulla a quello che quest'autore ci ha dato ;) chissà, magari tra qualche anno saremo qui a rammaricarci per il fatto che Casty ha scritto storie di topi e non di paperi... :P

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                    Cornelius
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                      Risposta #39: Domenica 25 Ago 2013, 19:36:31
                      Barks...è comunque l'unico spicchio di universo che a quanto pare interessa al Don. L'unico da lui contemplato nella sua visione, nella sua Opera.
                      Tutto qua. Ed è in questo che non ci vedo nulla di male, non è certo l'unico artista, e qui potremmo parlare di svariati campi, che si "rinchiude" un pò in un piccolo recinto personale. La cosa non sminuisce comunque l'arte che ne può scaturire.
                      Non critico Don Rosa per non aver scritto storie con Topolino: allora dovrei criticare anche Barks e il Gott, Casty e Faccini (in un senso o nell'altro). E la eccelsa qualità delle sue storie, totalmente incentrate sull'opera barksiana o da essa notevolmente influenzate, non ha certo risentito di questa sua 'non conoscenza' dell'opera del Gott.
                      Non mi capacito del fatto che ognuno di noi, semplici lettori, se vuole, può leggersi in qualsiasi momento storie di Floyd, pescando dagli Oscar Mondadori come da Gli Anni d'Oro, dal Topolino d'Oro come dai fogli volanti del Messaggero: noi semplici lettori leggiamo fumetti di un autore che ha fatto la storia della Nona Arte e il più grande autore Disney vivente non conosce o poco sa del suo grande predecessore!

                      Però se posso capire forse il rammarico, per questa scelta del Don, (come ad esempio per te, mi par di capire)
                      Si, c'è un rammarico semplicemente come ci sarebbe se sapeste che un vostro amico che stimate e sapete essere amante del buon fumetto, vi dicesse che non gli piace (più per ignoranza che altro) un autore famoso che voi, al contrario, apprezzate molto; non vi sorprendereste di ciò, oltre a dispiacervi per sapere cosa il vostro amico si perde?
                      Ecco, ora che (purtroppo) ha più tempo, immagino Don Rosa cominciare a prendere in considerazione la lettura della Collection americana del Gott, magari non cominciando dal 1930, sennò c'è il rischio di abbandono come per le strisce autoconclusive, ma dal 1935/36 (come è stato fatto dall'ultima raccolta italiana) e, al termine di ciò, esclamare dalla sdraia del suo giardino: "My God, cosa mi sono perso fino ad oggi!!!" ;D
                      « Ultima modifica: Domenica 25 Ago 2013, 20:20:44 da leo_63 »

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                      Testaquadramento
                      Cugino di Alf
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                        Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                        Risposta #40: Domenica 25 Ago 2013, 20:26:47
                        Siccome mi sento chiamato in causa dagli ultimi sfoghi di Eruyomè, Bacci e DonaldPaperinik (che a grandi linee condivido), ci tengo a precisare che nei miei post precedenti, come al solito, mi sono espresso malissimo.

                        Non intendevo in alcun modo (e non mi permetterei mai di) "pretendere cosa dovrebbe e non dovrebbe fare" il Don né di "erigermi a censore di comportamento altrui". Non ho mai detto che Don avrebbe dovuto fare in un modo perché lo dico io e che facendo come ha fatto ha sbagliato tutto, non ha capito una mazza e per questo le sue opere fanno schifo. Non ho detto niente di tutto ciò, né lo penso.
                        Semplicemente, la mentalità di Don, l'ideologia che sta dietro la sua opera, è un'ideologia che non condivido e che in nome della libertà di opinione mi permetto di criticare, cercando di argomentare la critica il più possibile.

                        Il succo del mio discorso non era "Il Don non capisce un accidente di fumetto Disney e per questo non dovrebbe scrivere fumetti" (cosa che mai mi sognerei di dire ma che dai miei post forse sembrava di capire); ma bensì "rispetto il pensiero del Don ma non lo condivido affatto, secondo me lui sbaglia, in molte cose ha torto, se invece avesse fatto così e così l'avrei apprezzato di più". La prima è una presunzione che non sta né in cielo né in terra, la seconda è una critica che uno cerca di argomentare come può, siamo qui apposta per esprimere le nostre opinioni, d'altra parte.

                        E poi vorrei mettere in chiaro una cosa: le mie opinioni negative sull'ideologia del Don non influiscono minimamente sull'apprezzamento delle sue storie, che adoro; la Saga di Paperone è una delle mie storie preferite in assoluto, Don Rosa stesso è per me uno dei più grandi autori disneyani degli ultimi tempi. Non condivido la sua mentalità, ma la considero un capitolo a parte, basandomi sulla sua opera non avrei veramente nulla da dire a questo Autore che merita veramente tutto il successo che ha avuto, beninteso.
                        Ma se non sono d'accordo con la sua ideologia (che, ripeto, è tutto un altro paio maniche)... magari sbaglierò, ma mi sento liberissimo di criticarla. Con tutto il rispetto, e con i termini e i modi dovuti, ovvio.

                        Spero stavolta di essermi fatto capire, visto che in precedenza, evidentemente, non c'ero riuscito.

                        "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                          Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                          Risposta #41: Domenica 25 Ago 2013, 21:42:47
                          Per me Don Rosa (come chiunque) è libero di leggere ciò che vuole, e di apprezzarlo o meno. Certo, non conoscere Gottfredson, o conoscerlo superficialmente, per un autore di fumetti importante come lui costituisce una certa mancanza (condivido l'esempio cinematografico di Cornelius), ma se Topolino non gli piace, non posso che rispettare in pieno la sua opinione. Non per questo la condivido, ma è un discorso diverso.

                          Allo stesso tempo, non nutro alcun rimpianto sulle mancate storie di Don Rosa con Topolino, perché, non essendo il personaggio di suo gradimento, esse non sarebbero certo state al livello di quelle da lui realizzate con Paperone & Co.: quindi il discorso non si pone neppure.

                          Personalmente, mi piacciono ben poco cose tipo il Mickey spiaccicato sotto la zampa dell'elefante o moribondo in un campo di battaglia, sono messe lì con una dose di malizia un po' fastidiosa (per i miei gusti, ovviamente) e penso che se le possa tranquillamente risparmiare, ma sono dettagli, che fra l'altro, nello specifico, non avevo nemmeno mai notato fino a ieri mattina.

                          Don Rosa è libero di scrivere e disegnare ciò che vuole, così come noi siamo liberi di apprezzare o meno la sua opera: o, magari, come mi pare un caso abbastanza comune, di apprezzarla molto, seppure con qualche piccola riserva qua e là (che dispiace di avere). Non mi sembra che nessuno in questo topic abbia mai messo in discussione la libertà di pensiero e di opinione, e ci mancherebbe altro! ;)

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                            Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                            Risposta #42: Lunedì 26 Ago 2013, 01:08:30
                            Siccome mi sento chiamato in causa dagli ultimi sfoghi di Eruyomè, Bacci e DonaldPaperinik (che a grandi linee condivido), ci tengo a precisare che nei miei post precedenti, come al solito, mi sono espresso malissimo.
                            ...
                            Spero stavolta di essermi fatto capire, visto che in precedenza, evidentemente, non c'ero riuscito.

                            Guarda, se ti sei sentito in qualche modo chiamato in causa, o "attaccato", giuro che non era assolutamente mia intenzione, come credo pure per gli altri.

                            Io sinceramente ho solo letto la discussione, e siccome l'argomento salta fuori a tornate regolari, minimo 2-3 volte al mese o giù di lì.. 8-)  ..beh, ho solo voluto aggiungere la mia opinione personale, dato che non l'avevo mai fatto.
                            Tutto qua.
                            Era veramente un discorso generale, non mi riferivo a nessuno nel dettaglio. Quindi non ce l'avevo certo con te.

                            E di certo chiunque è liberissimo di criticare il Don. Come pure di criticare me, che invece lo "difendo". (..lo difendo, eppure ammetto che nella questione un minimo di rammarico ce l'ho anch'io per la faccenda. Nel senso che pure a me spiace un pochetto che non abbia mai nemmeno provato a contemplare anche dell'altro..ma questo proprio perchè lo ammiro molto. Anche se, ovviamente, la cosa a me non mi disturba minimamente, in fondo).

                            ..D'altronde siamo in un forum di discussione. La cosa divertente ed interessante, è proprio confrontare opinioni differenti.
                            Non mi permetterei mai di chiudere la bocca a qualcuno. Ci mancherebbe altro. Anzi, le discussioni, tipo questa, mi piacciono da morire, lo ammetto.. :)  ..e dirò di più, mi spiace pure che a volte si etichettino come di "polemica" certi dibattiti! Per accesi e infuocati che siano!..Per quanto appassionate e "litigiose" siano le discussioni, io non le vorrei mai nemmeno vedere censurate, nè tagliate, nè biasimate (Finchè restino ovviamente in toni civili, educati, rispettosi, tolleranti, e nel merito della questione.
                            Come in questo caso, of course.. ;))
                            « Ultima modifica: Lunedì 26 Ago 2013, 01:15:23 da Manu »
                            «Éala éarendel engla beorhtast
                             ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

                              Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                              Risposta #43: Lunedì 26 Ago 2013, 15:48:50
                              Assolutamente sì, qui nessuno stava attaccando nessuno, come ha detto Eruyomé (per inciso, anche a me piacciono un sacco le discussioniXD), solo, si stava contestando un modo di pensare che, per come era espresso, lasciava francamente perplessi, mentre sono lieto di constatare che non é così. Testaquadramento, che tu non fossi d'accordo col Don, pur apprezzandolo (non é che poi uno sia obbligato ad  apprezzare qualcuno per poterlo criticare  su qualcos'altro), si era capito, e certo nessuno contesta l'opinione, quanto appunto l'idea (che, sono lieto di essermi sbagliato, non ti appartiene), che il Don non potesse pensarla diversamente.
                              @Cornelius ecco, quello che stavo dicendo era esattamente questo: per conto mio, un bravo attore, per esempio, può anche non aver mai visto un film di Brando o di De Niro, per dire, ma se bravo é, bravo resta. Non mi sognerei di dirgli:" non puoi non aver visto questo", per quanto assurdo, é una sua scelta.  Questi discorsi poi saltano fuori spesso su Don Rosa, e mai su altri. É stata brava DayDreamer a tirar fuori l'esempio di Casty (anche se lui di certo le storie dei Paperi le leggeva, ed anzi, mi pare di ricordare che, fino a poco tempo fa, gli mancasse proprio, di Mickey, la prima di Macchia Nera, per quanti possa sembrare strano). Certi discorsi emergono solo con Don Rosa, adesso, questa volta si trattava di gente che il Don lo apprezza, ma in altre occasioni sembravano un po' falsi, le appassionate "difese d'ufficio" mie, di Bacci e di Eruyomé dipendevano anche da quello, credo.

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                                Re: I Mickeys nascosti di Don Rosa
                                Risposta #44: Lunedì 26 Ago 2013, 16:24:13


                                Se proprio dovessi cercare una motivazione a questa idea del Don, potrei pensare che l'autore ami Barks perché lo leggeva da piccolo, mentre Gottfredson è stato ristampato in comic book solo negli anni '80, quando Rosa si era già affermato come autore e si era già fatto le sue idee precise sul mondo Disney.

                                Ecco il punto centrale. Don Rosa è un grandissimo autore, può piacere o meno (e sinceramente penso che il giudizio più sensato sia di coloro che ne vedono le grandi capacità ed anche i grandi difetti), ma prima di essere un professionista è un fan. L'esempio con alcuni attori che approfondiscono l'opera dei loro predecessori è all'apparenza ineccepibile, ma vale per i professionisti (del mondo del cinema, del fumetto o di qualunque altra forma d'arte). Se Don Rosa fosse stato un autore di testa avrebbe sicuramente colmato questa lacuna, dato che i fumetti erano diventati il suo lavoro, ma Don è sempre stato un autore di cuore. Se non fosse stato così probabilmente ci avrebbe regalato buone storie di Paperi e buone storie di Topi, ma non avrebbe potuto donarci - come ha fatto - capolavori di Paperi.

                                 

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