Papersera.net

Stiamo davvero discutendo se Disney/disegnatori Disney prendano mazzette per fare pubblicità occulta a determinate marche?

Io non l'ho detto e nemmeno l'ho pensato

Io non l'ho detto e nemmeno l'ho pensato

Tu hai parlato chiaramente di pubblicità. E la pubblicità per essere tale deve essere pagata dal pubblicizzato, non esiste la "pubblicità gratuita". O perlomeno, se esistesse non dovrebbe esistere (cit.), dato che la pubblicità, per definizione, ha fini esclusivamente economici.

Ma poi farei un semplice ragionamento: una volta che ho letto su Topolino "UniDuck" e l'ho ricollegato a "UniEuro", quale astruso e infido messaggio subliminale ha colpito il mio cervello costringendomi a tutti i costi a entrare al più vicino UniEuro e comprarmi mezzo negozio? Nessuno; ho letto il nome, l'ho ricollegato al marchio ed è finita lì, me ne son sbattuto altamente e la vignetta dopo me ne ero già tranquillamente dimenticato.
Se qualcuno ha sentito lo stimolo dir recarsi da UniEuro dopo aver letto Topolino, qualche problema IMHO ce l'ha

Tu hai parlato chiaramente di pubblicità. E la pubblicità per essere tale deve essere pagata dal pubblicizzato, non esiste la "pubblicità gratuita". O perlomeno, se esistesse non dovrebbe esistere (cit.), dato che la pubblicità, per definizione, ha fini esclusivamente economici.

Ma NON HO parlato di autori venduti che prendono mazzette sottobanco!

Ho solo scritto le parole "pubblicità gratuita occulta" ma non ho dato la colpa a nessuno e non ho fatto nomi, quindi non infilate nelle mie dita parole che non ho mai scritto!

E la pubblicità per essere tale deve essere pagata dal pubblicizzato, non esiste la "pubblicità gratuita".

Ma dove?
Questo forum, ad esempio, è pubblicità di Topolino e delle testate Disney, se qualcuno inserisce un post parlando bene di una storia, di un autore, ... ne fa pubblicità, ma non per questo è pagato!

Credo che ci sia un po' di confusione in merito alla questione pubblicità.

Parlar bene di un giornale come Topolino o anche di qualunque altro bene, in un certo senso è pubblicità. Come quando spieghiamo ad un amico quanto bene (o male, perché esiste anche la pubblicità negativa) funziona il nostro nuovo telefonino. E' il famoso passaparola su cui poggiava una volta la reputazione di un prodotto. Il fatto è che non c'è niente di male in questo, ed è una cosa che facciamo senza nemmeno renderci conto.

Per criticare l'inserimento di un marchio storpiato in una storia, si giudica la cosa fatta con malizia e consapevolezza, altrimenti vuol dire che si ritiene sbagliato anche parodiare facebook e twitter. Il disegnatore potrebbe anche aver fatto senza volere da volano alla catena di negozi, ma non volendo ed è questo quello che conta.

Riguardo a quanto dice Testaquadramento, è naturale che nessuno sia stato influenzato ad andare da Unieuro dalla storia in questione, ma questo in realtà accade con la maggior parte della pubblicità. Sentire che l'ottimismo è il profumo della vita, non mi ha mai spinto ad andare da Trony (o da chiunque fosse, manco me lo ricordo), e questo forse dimostra che in molti casi (non certo in tutti) il potere della pubblicità è sovrastimato. Ma sto andando un po' OT

Riguardo a quanto dice Testaquadramento, è naturale che nessuno sia stato influenzato ad andare da Unieuro dalla storia in questione, ma questo in realtà accade con la maggior parte della pubblicità. Sentire che l'ottimismo è il profumo della vita, non mi ha mai spinto ad andare da Trony (o da chiunque fosse, manco me lo ricordo), e questo forse dimostra che in molti casi (non certo in tutti) il potere della pubblicità è sovrastimato. Ma sto andando un po' OT

Lo scopo della pubblicità è essenzialmente quello di farti memorizzare il marchio e di associarlo automaticamente a certi prodotti.

Scopo che non sempre funziona. Vi ricordate la pubblicità di quel tizio che lavava i piatti e, sentita la vicina di casa dire al fidanzato esco e vado col primo che incontro, si affacciava con ancora con il grembiule dicendo Buonaaaasera?

Tutti la ricordano ma pochissimi ricordano cosa pubblicizzava (una macchina Fiat). Una volta in Università, un professore ci chiese cosa pubblicizzava e la maggior parte (me compreso) rispose un sapone per piatti

Io non ci vedo niente di male,il mondo di Topolinia e quello di Paperopoli,deve un po' assomigliare al mondo reale e poi ci sono anche FaceDuck,Papernet,Squitter,MouseBook... che parodizzano il nostro mondo,quindi come ho già detto all'inizio non c'è nulla di male!

Quante storie per questo UNIDUCK.

E poi lo sanno tutti che è meglio PAPERONICS!

Mah, mi pare che si stia discutendo tanto per nulla, in fondo è normale che le storie possano presentare delle storpiature di nomi o loghi, non ci vedo nulla di male e serve ad attualizzare le situazioni. Essenzialmente la ritengo una pratica innocua, appunto perchè leggere "Uniduck" può farmi pensare alla nota catena commerciale, ma non è che per questo deciderò di andare a comprare da loro. Peraltro non riesco ad immaginare che i disegnatori disney possano percepire, diciamo cosi... "incentivi" per questo genere di cose, per cui, per me, è solo un modo sipatico per attualizzare certe situazioni giocando un po su nomi o loghi.

A me sinceramente questa cosa non da fastidio.Anzi,serve per rendere più realistica la storia,e se è pubblicità in più ben venga!!Almeno fanno entrare in cassa qualche soldino in più che non fa male.Mi sembra un po' il pelo nell'uovo per fare un po' di critiche che mi sembrano inutili.

no, non è pubblicità occulta. e sono decenni che su topolino appaiono i nomi marche storpiati.

La Putella

E' prassi consolidata...

E' prassi consolidata...

Zio Paperone e l'avventura in Formula Uno, storia in cui è stata tratta questa vignetta, è densa di cosiddette storpiature di marchi famosi