Papersera.net

-ho chiesto scusa ad Artibani, gli chiedo scusa ancora e aggiungo che mi dispiace aver avuto una discussione con lui e prometto che prima di pubblicare ogni messaggio starò attento alle parole che scelgo-


Nell'ultimo Topolino (pagina 22, ultima vignetta) appare un negozio di elettronica con l'insegna che sia nel nome che nel design richiama una catena di negozi realmente esistente.

Spero che sia solo un caso isolato e non si ripeta più perchè a me personalmente non piace vedere pubblicità occulta (perchè è pubblicità occulta, chiunque guardando la vignetta penserebbe subito al negozio reale) in mezzo alle storie

no, non è pubblicità occulta. e sono decenni che su topolino appaiono i nomi marche storpiati.

Mah... non è la prima volta e non sarò nemmeno l'ultima che un nome, un'insegna a quant'altro scimmiottano qualcosa di realmente esistente.

Francamente non ci vedo nulla di male. In fondo una parte importante del mondo topolinese/paperopolese si basa proprio sulla parodia di quello reale.
Storpiare nomi, scimmiottare grafiche, eccetera, sono modi per rendere la lettura quasi più realistica e certamente più interessante (può venirti in mente "ma guarda un pò! questo è il logo della XXXX"). E poi credo che possa dare anche un pò più di familiarità all'ambiente.

Personalmente dubito che Artibani riceva congrue somme di denaro da parte di compagnie e aziende. (e anche se lo fosse, bè non credo ce lo direbbe   ).

PS Parlo senza cognizione di causa perchè le Poste non si sono ancora decise a consegnarmi l'ultimo Topo, ma comunque faccio un discorso generale.  

Sinceramente non vedo il problema. E' successo innumerevole volte che ci fosse lo scimmiottamento di una marca reale.
Peraltro, mica solo Unieuro, anche Facebook e Twitter sono marchi registrati, no?

Neanche a me piacciono troppo le storpiature, specie quando sono eccessive e cacofoniche, ma penso che il problema "pubblicità occulta" non esista proprio

In effetti non capisco perché il problema sia venuto fuori ora quando sono anni che andiamo avanti a forza di Ipap e Faceduck e compagnia cantante, ma lì di lamentele non ne ho lette... O meglio leggevo di un uso un po' gratuito della tecnologia a volte ma accuse di pubblicità occulta mai... tra l'altro se potessi ne farei a meno sempre, di quelle robe, mica solo quest'ultimo caso di insegna storpiata!

Nel caso specifico tra l'altro sappiamo che l'insegna è un'idea del disegnatore e che tra l'altro la vignetta è tutto fuorché una pubblicità, anzi, semmai è una gran presa per il culo di fatti che accadono veramente e ogni volta che esce un prodotto di qualche grossa multinazionale di elettrodomestici

Quoto assolutamente tutto.
Pur non avendo letto la storia "incriminata" non vedo alcun problema, dato che nelle storie Disney sono presenti fior fior di storpiature e parodie di prodotti, marchi e persone realmente esistenti.

Però, la cosa mi fa storcere il naso quando questo si ripete davvero davvero davvero troppe volte in una singola storia, promozionale o non.

Infine, tanto per parlare di storpiature, odio ancor di più quando i nomi ad essere storpiati sono quelli di persone realmente esistenti. Peggio ancora quando sono persone passate e trapassate, conosciute da tutti, ad essere soggetto di parodie. Un episodio che non mi piacque (tanto per dirne uno dei tanti) fu quando il nome di Leonardo Da Vinci venne trasformato in Toponardo Da Vinci (o qualcosa di simile) nella prima puntata della saga della storia dell'arte di Topolino (anche se qui non mi pesò più di tanto, dato cche fu un ottima saga).
 
Ultimissimissima cosa (dato che mi pare che stia andando OT), non sopporto quando nelle storie appaiono personaggi reali della televisione italiana, e quasi mai un personaggio statunitense (l' unico caso che io ricordi è Lady Quaqua).

Sì ma Facebook/Faceduck è un servizio gratuito, e l'i-pod/i-pad/i-pap è solo il nome di un oggetto e non di una marca.

Uniduck/Unieuro invece è una catena di negozi che incassa soldi ogni giorno.

Mi viene in mente la rubrica degli spot televisivi del grandissimo Guido Scala nei Topolini di un paio di decenni fa.

Non ho letto ancora la storia in questione, quindi premetto che non so quanto nel caso specifico la faccenda sia invasiva.

Lo troverei odioso se ci fosse un accordo sottobanco con le aziende coinvolte, opzione che però mi sento di scartare.

Quindi rimane un prodotto della creatività degli autori che storpiano e richiamano alla realtà a fini di intrattenimento.

Sì ma Facebook/Faceduck è un servizio gratuito, e l'i-pod/i-pad/i-pap è solo il nome di un oggetto e non di una marca.

Uniduck/Unieuro invece è una catena di negozi che incassa soldi ogni giorno.

ma che discorso è? è tutta roba che sta sul mercato, che incassa soldi (anche facebook, non è che siccome è gratis allora è un ente benefico senza fini di lucro) e che godrebbe di un'eventuale "pubblicità occulta" (che comunque su topolino non c'è mai stata, trattandosi, come già detto, di parodie).

Sì ma Facebook/Faceduck è un servizio gratuito, e l'i-pod/i-pad/i-pap è solo il nome di un oggetto e non di una marca.

Uniduck/Unieuro invece è una catena di negozi che incassa soldi ogni giorno.

Non c'entra, Facebook è comunque un marchio con una quotazione in borsa di miliardi di dollari (ben più di Unieuro, direi...) e incassa comunque dalla pubblicità. Idem per Twitter, Youtube/Youpap, Google. Così come l'iPad...non è il nome di un oggetto, è comunque un marchio registrato, nessuna azienda di elettronica può chiamare il suo prodotto "iPad". La parodia disneyana si riferisce chiaramente al prodotto Apple, non c'è possibilità di equivoco. Che poi fra la gente a vlte si dica "ipad" e "iphone" per indicare un generico tablet, tanto è celebre e diffuso quello della Apple, non vuol dire niente, è comunque un marchio registrato.
Per non parlare dei nomi di automobili...quante volte compare un riferimento alla Ferrari? A volte è Perrari, a volte è "Paperari" (che per inciso, è una storpiatura oscena) insomma, e si potrebbero fare decine di altri esempi.
Non è pubblicità occulta, non c'è niente di strano, si tratta solo di parodie, storpiature, fatte sul momento, a seconda dell'inventiva degli autori, senza alcuna malizia. Al disegnatore sarà venuto in mente l'Unieuro e ha fatto l'Uniduck.
Magari la prossima volta ci troviamo "Pony, non ci sono paragoni"

Parlare di pubblicità occulta mi sembra davvero esagerato. Sono certo della buonissima fede del disegnatore. Forse non ha avuto un'uscita felice - dato le polemiche che sta scatenando - ma non ci vedo malizia.

La vera differenza con facebook, twitter, youtube, ecc... è che nella nostra mente questi soggetti sono un qualcosa di unico. Per noi storpiare facebook è come storpiare la parola televisione (tipo la papervisione, che mi sembra di aver letto parecchi anni fa in qualche storia). Invece Unieuro lo vediamo come uno dei tanti centri commerciali che vendono tecnologia e quindi il fatto che un autore abbia scelto di rappresentarlo rispetto ad un altro, fa sembrare a qualcuno che sia una pubblicità occulta.

Ultimissimissima cosa (dato che mi pare che stia andando OT), non sopporto quando nelle storie appaiono personaggi reali della televisione italiana, e quasi mai un personaggio statunitense (l' unico caso che io ricordi è Lady Quaqua).

non c'è stata anche una Ducky Perry che cantava "Calisota Chicks"?

l'i-pod/i-pad/i-pap è solo il nome di un oggetto e non di una marca.

Uniduck/Unieuro invece è una catena di negozi che incassa soldi ogni giorno.

iPad e iPod sono marchi commerciali della Apple. Il nome comune è "tablet" o "lettore mp3". Non vedo la differenza col caso Uni.

Edit: scusate, lo aveva già detto Sergio. Repetita iuvant.

Caspita, che bel pezzo di topic vengo a scovare.

Com'è la questione, uno non può più cercare di dare un pizzico di attualità ad un fumetto?

Perfetto, d'ora in poi è deciso che i televisori di Paperopoli li fabbrica Babbo Natale. Con manodopera del terzo mondo.

Caspita, che bel pezzo di topic vengo a scovare.

Com'è la questione, uno non può più cercare di dare un pizzico di attualità ad un fumetto?

Perfetto, d'ora in poi è deciso che i televisori di Paperopoli li fabbrica Babbo Natale. Con manodopera del terzo mondo.

Quindi attualità=storpiature di marche esistenti?