In Paperinik torna a colpire i paperopolesi sono svegliati nel cuore della notte da una presenza luminosa che sorvola i tetti della città. Alcuni la riconoscono, gridando aiuto, chiamando la polizia e chiedendosi cosa vuole: è Paperinik! E il bello è che fra questi cittadini esterefatti c'è anche Paperino verso la cui casa il personaggio mascherato si dirige per poi virare improvvisamente verso l'alto. Però l'effetto ottico ha tradito molti che pensano che il misterioso figuro altri non sia che Paperino: anche i nipotini, sicuri di ciò, abbandonano la casa dello zio ('credevamo che la tua fosse una casa onesta, invece è il covo di un misterioso fuorilegge') andando alla fattoria della Nonna.
Tutti credono che Donald abbia a che fare con Paperinik, che è ancora considerato un sinistro personaggio: i cittadini si allontanano al suo passaggio e la polizia circonda la sua casa per chiarire sospetti sulla sua macchina che in un recente sopralluogo a Villa Rosa ha depistato alcuni poliziotti in moto. Accortosi di ciò Paperino fa togliere tutti i trucchi della X da Archimede (che in teoria con le car-can non dovrebbe ricordare nulla mentre qui non batte ciglio e procede allo 'smontaggio') scoprendo che l'inventore ha costruito diversi manichini a grandezza naturale raffiguranti alcuni parenti della famiglia dei paperi fra cui Donald stesso che però non c'è, facendo concludere a Gyro che il suo manichino è stato rubato. Da chi? Da zio Paperone che l'ha camuffato perfettamente da Paperinik, facendolo volare per fare pubblicità al suo Museo della Cere dove fa bella mostra di se. A quel punto Paperino decide di far trionfare la verità e, da vero Paperinik, entra di notte all'interno del museo terrorizzando il custode Gastone, sostituto di Donald che si era rifiutato, e rubando i cospicui incassi di quei giorni in cui tutti facevano la fila per vedere la statua di Paperinik. Statua di Paperinik che Paperino, tramite Archimede, farà volare, come era già successo all'inizio della storia, sopra la città donando migliaia di banconote al popolo in festa che per la prima volta lo acclamerà, credendolo reale e non un pupazzo, urlandogli 'grazie', 'torna presto', 'evviva'!
Il bello è che anche Paperone sgomiterà fra tanti per raccattare qualche banconota (dentro la tuba, sotto le ascelle, in testa: in fondo sono i guadagni del suo museo) criticando il nipote che non si sforza neanche un pò per raccogliere qualche dollaro: 'Che vuoi farci? E' la mia natura!' risponde Donald al ché lo zio replica 'Per questo non sarai mai fortunato e sarai sempre quello che sei!' - 'Appunto! Sarò sempre quello che sono!' dice Paperino e i nipotini in coro: 'Certo, non sarai mai Paperinik!'.
Nel Doppio Trionfo Paperino, costretto dallo zio ad un campeggio perpetuo dovuto alla discesa al secondo posto fra i collezionisti per via dell'acquisto, da parte di Rockerduck, del leggendario scarabeo sacro di Ramsete, decide di porre fino a quell'esilio rubando il prezioso oggetto (naturalmente come Paperinik). E qui c'è il primo incontro diretto fra Paperinik e Paperone (non considerando quello accidentale della 'Riscossa' fra Paperino-Fantomius e Paperone-cercatore d'oro): PK si presenta di fronte la sua tenda tirandogli lo scarabeo e, prima di scomparire, gli dice 'dono di Paperinik'. Ma Rockerduck, avendo visto nel giardino della sua villa il mascherato, sospetta di Paperone e lo porta in tribunale. Quando RK fa il nome di PK, Paperino, autoproclamatosi avvocato difensore dello zio, di fronte al Giudice Gufo dice che una commissione di scienziati ha accertato, confermando le voci popolari, che Paperinik non esiste, per cui non può aver rubato lo scarabeo. Un frettoloso Gufo sta per emettere una sentenza assolutoria quando Paperone, sollevando la tuba per i saluti finali, fa cadere in terra prorpio lo scarabeo. Paperone confessa che è stato Paperinik a portarglielo e Rockerduck spiega che PK è un robot di Scrooge, utilizzato per i più diversi scopi. Conclusione: PdP in cella e Paperino che si sente in colpa per aver causato tutto ciò. Così decide che Paperinik farà un vero 'colpo di teatro' irrompendo alla festa che Rockerduck ha allestito nella sua villa per il ritrovamento dello scarabeo. Sono presenti Gufo, il Sindaco, addirittura Gastone e la crema dell'alta società ('Jene! Si divertono mentre il povero zio Paperone geme innocente in un tetro carcere' pensa Paperinik scavalcando il muro di cinta della villa). E poi la scena madre: un urlo dall'alto a seguito di un acido commento di RK: 'Menzogna! Paperon de' Paperoni non è un ladro!' e una fascia di luce che illumina uno statuario PK sopra l'alto trampolino della piscina. Qui c'è il passaggio pubblico ufficiale di Paperinik da pseudo-robot o comunque personaggio ambiguo e sinistro ad eroe mascherato positivo e in carne ed ossa. Tutti i presenti sono terrorizzati e PK ne ha per tutti. Con molta (forse troppa) disinvoltura strappa lo scarabeo dalle mani di Rockerduck costringendo il giudice a dire che Paperone è innocente perché non è stato il suo robot, bensì lui, Paperinik, a rubare lo scarabeo. L'eroe mascherato gode evidentemente di una sorta di impunità perchè a nessuno passa per la mente che possa essere accusato di furto, pur avendolo compiuto: tutti se la prendono con Gufo e Rockerduck festeggiando invece PK in questo suo primo incontro diretto con il 'popolo' - seppur altolocato ('addio' - 'torna presto' - 'evviva Paperinik') e decidendo di andare a liberare l'innocente Paperone che oltretutto riavrà lo scarabeo quando Paperinik deciderà di riconsegnarglielo, dopo che Paperino si sarà stufato di un altro campeggio dovuto ad una claustrofobia che Scrooge ha preso fra le mura del carcere.