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Le storie di ieri e oggi secondo gli autori

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    Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
    Risposta #165: Sabato 13 Nov 2010, 22:58:27
    Ultimamente sto notando grossi miglioramenti nella qualità delle storie.

    Se mi è permesso dirlo, però, io non riesco a distinguere le storie riempitive dalle altre. Mi sembra che le riempitive siano solo un tentativo di copiare la comicità delle storie brasiliane, senza avere quel fascino. Le storie "impegnate" (se il termine è giusto) mi sembrano leggere, costruite per essere tali, senza quello spessore che avevano fino all'era Muci (esclusa, of course [anche se io quei Topi non li disprezzo del tutto]). Sinceramente, a volte, è difficile capire quali siano storie riempitive e quali no (almeno per me). So che è difficile scrivere storie e so benissimo che ci siano esigenze ben precise ma oggi io non riesco a ritrovare quella magia che tutte le storie una volta creavano. Non è questione che oggi non sono più bambino. se, infatti riprendo un Topo degli anni 80 quella magia si sprigiona ancora come all'ora (così come se prendo un Mega di quegli anni). Con l'attuale Topo ciò non succede. Vero è che c'è sempre una Ziche o un Casty a farmi risvegliare quella magia. Ma è troppo poco!
    « Ultima modifica: Sabato 13 Nov 2010, 22:58:57 da Andrea_Salvador »

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      Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
      Risposta #166: Domenica 14 Nov 2010, 22:11:29
      Le riempitive sono storie brevi e di taglio comico. Hai presente le storie di Gagnor? Ecco, quelle sono riempitive.
      15 novembre 1976: l'ultima striscia di Floyd Gottfredson, l'Uomo dei Topi.
      Grazie, Floyd.


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        Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
        Risposta #167: Lunedì 15 Nov 2010, 01:38:49
        A volte, le riempitive non sono inferiori alle storie lunghe e avventurose.  PureBarks faceva le "ten pages" e le tavole autoconclusive, con ottimi risultati. ;)

          Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
          Risposta #168: Lunedì 15 Nov 2010, 09:42:54
          poi anche la grafica della pagina principale nn è un granchè... secondo me dovrebbe occupare 2 facciate,forse noi pensiamo che le storie nn sono di alta qualità perchè la pagina principale nn ci stimola a differenza delle grafice precedenti(come quella con lo sfondo arancione o quella dell epoca bruce)

          « Ultima modifica: Lunedì 15 Nov 2010, 15:24:42 da cream »

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            Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
            Risposta #169: Lunedì 15 Nov 2010, 09:52:08
            Le riempitive sono storie brevi e di taglio comico. Hai presente le storie di Gagnor? Ecco, quelle sono riempitive.

            Certo. Però a me sembra che oggi le riempitive non sino più tali, come tematiche e qualità e che la cosa renda difficile cogliere i reali confini tra riempitive e "storie impegnative". A voltre ho la sensazione che sia stato più difficile scrivere le riempitive rispetto a certe "storie impegnative".

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              Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
              Risposta #170: Venerdì 28 Gen 2011, 11:00:48
              Ma qualcuno sa cos'ha in mente la Disney per celebrare i 150 anni della nostra unità nazionale? Qualche bella storia magari?


              a me è anche venuto in mente un soggetto interessante, anche se sa di già visto... se lo sviluppo ve lo posto ;)
              Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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                Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                Risposta #171: Venerdì 28 Gen 2011, 14:52:44
                Ma qualcuno sa cos'ha in mente la Disney per celebrare i 150 anni della nostra unità nazionale? Qualche bella storia magari?
                Una storia non lo so (anche se immagino di sì), ma di certo c'è un progetto in atto.
                « Ultima modifica: Venerdì 28 Gen 2011, 14:52:59 da pacuvio »

                  Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                  Risposta #172: Venerdì 28 Gen 2011, 17:10:30
                  Una storia non lo so (anche se immagino di sì), ma di certo c'è un progetto in atto.

                  be' visto che si festeggia il 17 marzo credo che tra un po' dovrebbero scoprire le carte...io mi immagino una storia celebrativa magari lunghina....chissa' perche' ci vedo un pippo garibaldi :)

                    Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                    Risposta #173: Mercoledì 16 Mar 2011, 04:09:32

                    be' visto che si festeggia il 17 marzo credo che tra un po' dovrebbero scoprire le carte...io mi immagino una storia celebrativa magari lunghina....chissa' perche' ci vedo un pippo garibaldi :)

                    Pippo Graibaldi no, ma una bella storiona in varie parti con tutta la banda Disney la aspettavo anche io (quelle belle storie corali di un sacco di episodi, di quelle che poi finiscono nei Tesori o raccolte in qualche bel volume). E invece come si è visto.. nada. Una storia bella per metà, a mio avviso, con un bell'incipit, quasi chiuso in fretta con la seconda parte. Bah. Bella la copertina con Toplino e il tricolore.. la preferisco alla prossima, col Topo su l'Italia a braccia aperte e un 150° che balena in alto, un po' banalotta. Magari arriveranno altre storie dedicate?

                    *

                    dr zantaf
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                      Re: Autori e Artisti
                      Risposta #174: Giovedì 25 Ago 2011, 22:16:00
                      Zironi: non so se preoccuparmi o far finta di nulla.
                      Cioè, cose interessanti le tue.
                      Ma la mia mente (malata, perché clinicamente è malata) mi ha fatto pensare alla torre di PK che viene vista come un lungo fallo, Lyla Lay che ha le tette grosse in bikini e che è un nome molto simile a quello di una pornostar asiatica.


                       ;D

                      (Non ho letto tutta la discussione, comunque io dei nuovi Topolini me ne frego, leggo o ri-leggo i vecchi numeri... a volte mi contento anche di guardare le figure. Ci sono dei messaggi nelle storie, ma talmente lievi, e soprattutto basati su princìpi talmente "universali", che - com'è giusto - non si fanno notare più di tanto. Il giorno in cui Topolino dovesse perdere del tutto questa levità e questa universalità avvertitemi che... Anzi no).


                      *

                      Sergio di Rio
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                        Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                        Risposta #175: Sabato 9 Feb 2013, 20:56:43
                        Dunque, mi sono letto tutte le pagine di questo topic e penso sia quello adatto per discutere della qualità generale del giornalino e di come è cambiato negli anni.
                        Vedo che non è attiva da molto tempo, spero di non dar fastidio risollevandola un attimo, ma ci tengo a dire la mia anche se magari non la legge nessuno...

                        Dunque riguardo a tutto quello che si è detto negli anni passati : in generale sono convinto anch'io che Topolino abbia subito un certo calo di qualità da diversi anni a questa parte.
                        Quali siano le cause, non lo so, posso solo dire le mie impressioni. Innanzitutto, c'è da dire che ci può stare anche "fisiologicamente" per così dire, un calo, visto che, per ragioni anagrafiche, i grandi maestri di un tempo non ci sono più, e non tutte le generazioni di autori necessariamento sono allo stesso livello.

                        Un' altra cosa che noto, e che personalmente mi da molto fastidio, è il progressivo abbassarsi del target di età a cui sembra rivolto il fumetto. Il cambiamento di linguaggio, le censure, la ricerca ossessiva del politicamente corretto...io sinceramente non lo capisco. Il politcally correct sta avvelenando la società in ogni suo ambito, e in particolare in quello artistico, è quanto mai deleterio, perchè annienta la creatività,  il talento, la libertà di pensiero, financo l'intelligenza.

                        Vedo con piacere che qualcuno anni fa ha scritto che disprezza le storie con i VIP...io veramente non le sopporto, e dirò di più, le trovo in qualche modo offensive. Cioè, una storia che ha per protagonista "Papertotti" io non vorrei neanche leggerla. Concordo con chi ha detto che il continuo riferimento a situazioni troppo "italiane" non è piacevole.
                        Ora, è chiaro che bisogna anche adattarlo ad un pubblico locale, ma non credo sia necessario raggiungere certi livelli. Cioè per dire, ci può stare che gli abitanti di Paperopoli siano più appassionati di calcio che di baseball, per esigenze narrative, ma da qui a portare in quella città vip italiani con nomi storpiati, spesso in maniera ridicola, ce ne passa parecchio.

                        Riguardo poi al lungo discorso sul cambiamento nelle strutture narrative, il discorso indubbiamente ha un suo senso, ma quello che manca, secondo me, sono proprio le idee di base. I lettori di oggi non potrebbero apprezzare storie del passato? E perchè mai?

                        Io rispetto a molti utenti del forum, mi par di capire, sono abbastanza giovane. Quando ero più piccolo, diciamo a partire dai 7-8 anni, negli anni '90, ho cominciato leggendo I Cartonatoni Disney che avevo a casa, ovvero le storie di Gottfredson e Barks e il Paperinik di Martina, alcune risalenti anche a 60 anni prima. E mi erano piaciute - e mi piacciono ancora tantissimo. Certo poi leggendo i Topi moderni notavo la differenza, soprattutto di linguaggio, ma mi piacevano lo stesso.

                        Perchè non si potrebbero fare anche oggi storie simili? Certo, sarebbe necessario cambiare un poì la struttura, lo story-telling, ma l'idea di fondo, perchè non dovrebbe andare bene?
                        Io penso che anche oggi sarebbe possibile rivedere il Paperinik noir di Martina, al posto di quello da buoni sentimenti felici e contenti che ci sta oggi. O storie come Il Ventino Fatale e Topolino giornalista.
                        E sinceramente non credo che sia per colpa degli autori, perchè di veramente bravi ce ne sono eccome...eppure non so, è come se ci fosse qualcosa che impedisce loro di realizzare qualcosa. Non so se siano direttive di redazione, un sentire comune che è inopportuno scrivere certe cose, un auto-censura e una rassegnazione a realizzare cose per ampiare il bacino di lettori...boh.

                        So solo che il calo c'è, e a quanto pare lo hanno notato in molti. Certo ogni tanto riescono sempre grandi storie, ma la linea generale sembra chiaramente in decadenza. Mi piacerebbe sapere i motivi veri, e comunque qui, dai post del passato, compresi quelli di alcuni autori, alcune cose si capiscono.

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                          Risposta #176: Domenica 10 Feb 2013, 13:11:33
                          ....ovvero, come cambiano le storie Disney in relazione alla sensibilità sociale del periodo!!! L'altra sera leggendo "Paperino e l'inverno ai tropici" mi sono chiesto come serebbe finita una storia del genere se fosse stata scritta oggi? Sicuramente non con la costruzione di mega hotel in un'isola incontaminata e abitata da indigeni ancora senza contatti con il mondo esterno; molto probabilmente avremmo visto Paperino e i nipotini criticare aspramente Zio Paperone per il suo progetto e, alla fine, questi si sarebbe ricreduto dando il via a tour ecosostenibili ma, comunque, redditizzi!! Sintomi del tempo che cambia e con esso il fumetto Disney, capace di rinnovarsi e mantenersi attuale pur non snaturando i suoi protagonisti. Avete qualche altro esempio in proposito??
                          « Ultima modifica: Domenica 10 Feb 2013, 13:13:13 da topet89 »

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                            Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                            Risposta #177: Giovedì 16 Mag 2013, 23:29:55
                            Riguardo poi al lungo discorso sul cambiamento nelle strutture narrative, il discorso indubbiamente ha un suo senso, ma quello che manca, secondo me, sono proprio le idee di base. I lettori di oggi non potrebbero apprezzare storie del passato? E perchè mai?

                            Io rispetto a molti utenti del forum, mi par di capire, sono abbastanza giovane. Quando ero più piccolo, diciamo a partire dai 7-8 anni, negli anni '90, ho cominciato leggendo I Cartonatoni Disney che avevo a casa, ovvero le storie di Gottfredson e Barks e il Paperinik di Martina, alcune risalenti anche a 60 anni prima. E mi erano piaciute - e mi piacciono ancora tantissimo. Certo poi leggendo i Topi moderni notavo la differenza, soprattutto di linguaggio, ma mi piacevano lo stesso.

                            Perchè non si potrebbero fare anche oggi storie simili? Certo, sarebbe necessario cambiare un poì la struttura, lo story-telling, ma l'idea di fondo, perchè non dovrebbe andare bene?
                            Io penso che anche oggi sarebbe possibile rivedere il Paperinik noir di Martina, al posto di quello da buoni sentimenti felici e contenti che ci sta oggi. O storie come Il Ventino Fatale e Topolino giornalista.
                            E sinceramente non credo che sia per colpa degli autori, perchè di veramente bravi ce ne sono eccome...eppure non so, è come se ci fosse qualcosa che impedisce loro di realizzare qualcosa. Non so se siano direttive di redazione, un sentire comune che è inopportuno scrivere certe cose, un auto-censura e una rassegnazione a realizzare cose per ampiare il bacino di lettori...boh.

                             

                            Sai, io sono dell'89, quindi se non saremo coetanei, ci mancherà poco. E la penso esattamente come te.


                            Che poi, in generale, con la De Poli, nel giro di qualche anno, la qualità è migliorata molto, anzi, penso che forse più che le storie belle, manchino quelle "di medio livello", le riempitive di 15 pagine con Brigitta, Orazio, Archimede, Pico, disegnate da qualche autore poco conosciuto, ma che partano comunque da uno spunto interessante; sul Topo di oggi noto una divisione nettissima tra storie lunghi e brevi, tra belle e brutte, mancano le mezze misure.


                            Però quello che tu dici è giusto, mancano i Capolavori Assoluti, quelle storie che hanno fatto Leggenda, che in una scala da 1 a 10 prendono 15. E penso che forse un pizzico possa essere un problema psicologico da parte degli autori, dopo essere cresciuti leggendo Barks, Scarpa, Gottfredson, le Parodie, Le Lenticchie di Babilonia, La Dimensione Delta e compagnia, non so quanto confidino di poter far meglio. E' come se il "meglio" sia già stato fatto, e sia irripetibile, quindi si possono fare buone storie, ma, sapendo/pensando di non poter superare i maestri, non ci si prova neanche. Ed è un po' una questione se sia nato prima l'uovo o la gallina: dopo 80 anni di storie, ci sono più spunti perchè conosciamo le potenzialità dei personaggi; od in realtà non si può più dire molto di nuovo? Come ha fatto Scarpa a fare quello che ha fatto? Dietro di lui c'era Gottfredson, d'accordo. E le storie di Gottfredson, ho scoperto, raccoglievano suggestioni provenienti dal cinema, dalla letteratura, dalla società, per svilupparle poi in modo originale. Ma saremmo portati a pensare che l'esempio di chi è venuto prima aiuti, e perciò, man mano che si procede, le storie non possano che migliorare. Eppure Scarpa...era comunque uno dei primi a lavorare su Topolino, però ha raggiunto ugualmente delle vette inimmaginabili. Ma dal nulla, davvero. Era tutta bravura sua. Può essere che questo confronto sia un po' limitante, specie per gli autori giovani?

                            E poi...potrà c'entrare il fatto che Topolino, per 50 e rotti anni, è stato edito dalla Mondadori? Che ci fosse molta più libertà creativa, perchè era come se si facessero "fumetti CON i personaggi Disney", ma prima di tutto fumetti, e non "fumetti ALLA MANIERA Disney?"

                            *

                            Gilberto 66
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                              Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                              Risposta #178: Venerdì 17 Mag 2013, 00:26:34
                              Cari Sergio di Rio e Donaldpaperinik, io ho degli anni più di voi (quasi 47) ma mi trovo perfettamente d'accordo su quanto scrivete, sia per esempio quando affermate che c'è quasi paura a scrivere politicamente scorretto e insomma diciamo con più coraggio fors'anche in ottemperanza a indicazioni di redazione, sia riguardo al fatto che sembra esserci quasi la rassegnazione a poter scrivere cose importanti perchè quasi tutto è già stato scritto e realizzato. E quì mi soffermerei perchè a mio avviso questo è il punto più difficile e controverso. Personalmente penso che oggi qualsiasi forma di arte soffra di questo problema così condizionante: è già stato detto tanto, tanto, tanto! Non oso dire tutto perchè ancora di margini restano, ma ogni forma d'arte ha già espresso tantissime manifestazioni e gli spazi si assottigliano sempre più! Es. nella musica non si sà più come accoppiare le note, in pittura se andiamo su Wikipedia come ultimi due movimenti in ordine di tempo troviamo "Transavanguardia" e "Videoarte" (mah, per carità !!!) e restiamo solo su queste due forme d'arte, ma ci fanno capire come anche nel nostro amato mondo del fumetto le risorse e insomma in parole poverissime le novità, siano difficili da reperire ed anche gestire nonostante Topolino abbia sempre pescato a piene mani e con tempismo nella realtà che ci circonda (e meno male vivaddio, meno male)! Ma senza arte la nostra vita sarebbe certamente più povera e non ci resta che incoraggiare quelli che si cimentano in quest'impegnativa sfida e per fortuna noi di Topolino abbiamo a quanto pare una generazione di operatori del settore che sembra promettere bene, molto di più, credetemi, di altri fumetti che pure colleziono e che come ho detto altrove in questo forum, ;) mi sembrano proprio boccheggiare come pesciolini fuori dall'acquario!  ;)
                              Finalmente due concorrenti degni di rispetto!  Avete notato i due Cucurbitoni di Casimiro?
                              Sì...ma questa coppia di Catafurgi di Tamerlano li sovrasta!
                              Ah! C'è anche un Decumbalione di Carlotta la Racchia!

                                Re: Le storie di ieri e oggi secondo gli autori
                                Risposta #179: Sabato 18 Mag 2013, 15:10:19
                                Caro Gilberto66, non so di quali altri fumetti tu stia parlando, (perché non avevo voglia di andarmi a cercare i tuoi post nella sezione apposita ;D), ma se, come immagino, ti riferisci alla Bonelli, o ad altri italiani, tipo Diabolik, pur non leggendoli più da un po', son portato a darti ragione. D'altronde fumetti con protagonisti pochi personaggi, dai caratteri molto delineati, per non dire qualche volta tagliati con l'accetta, che si trovano ad agire in una serie molto limitata di situazioni-tipo, è inevitabile che dopo un certo numero di anni tirino un po' la corda. Ed in questo occorrerebbe imparare dal fumetto giapponese, i manga, un mondo che non ho idea se tu conosca o no; comunque un mondo in cui le serie vengono ideate, scritte e disegnate da un singolo autore, coadiuvato da alcuni collaboratori, e dopo una decina d'anni, in media, si concludono, senza lasciare strascichi, e l'autore ne inventa un'altra. Difatti l'esempio è stato ripreso dalla Bonelli con miniserie di 18 numeri, come Brad Barron (dove Faraci si ispira di brutto agli evroniani per i cattivi), o Demian, e probabilmente con altre più recenti.

                                Ma qui stiamo parlando di Disney, e la grande fortuna che abbiamo noi lettori è che i personaggi sono davvero universali, possono vivere avventure di ogni tipo, e quindi c'è spazio per espandere la fantasia, se non proprio all'infinito, ma quasi. Noto che, ultimamente, c'è carenza di Grandi Parodie (il che magari è fisiologico, ne sono state fatte tante), con la significativa eccezione di Dracula, e se non erro, ce ne sarà tra poco una su Moby Dick.

                                Ma soprattutto noto che nel periodo 2000-2005, il tanto vituperato (giustamente) periodo Muci, se ne sono andati dalla Disney Italia, o si sono dedicati ad altro, un mucchio di autori, sia "storici", sia divenuti importanti nel periodo immediatamente precedente. Se ne andò Pezzin, se ne andò Artibani, e molti altri. Sulla politica editoriale si sono sentite le autorevoli voci di Pezzin e del mai abbastanza compianto Concina, e se due indizi fanno una prova...le sensazioni che avevamo avuto da lettori in quel periodo non erano fallaci impressioni, ma fatti.

                                Personalmente penso (sto rileggendo giusto in questo periodo un mucchio di fumetti Disney vari degli anni 90) che oggi alla Disney Italia non manchino i Grandi Autori, ma gli Artigiani; artigiani di qualità, si intende. Parlo di sceneggiatori come Sarda, Concina, Nino Russo, Giorgio Figus, Carlo Gentina, Fabio Michelini, e se ne dimentico qualcuno mi scuso (Pezzin, ormai va considerato un Grande Autore, e non solo da ora). Gente, cioè, che raramente (con le debite eccezioni, soprattutto Sarda) raggiungeva vette altissime, ma che però aveva molto chiare in testa le caratteristiche fondamentali dei personaggi, se li giostrava agevolmente, ne esplorava lati nascosti, scriveva un gran numero di storie, e, pur rimanendo nei solchi della tradizione, mai banali: andavano a costituire un "corpus" che erano la maggioranza delle storie che leggevamo (parlo degli anni 90). Queste storie avevano generalmente una qualità media molto, molto buona; si facevano leggere facilmente dal lettore occasionale, però spesso strizzavano l'occhio al lettore più esperto, più "interno" al mondo Disney, come se implicitamente dicessero: "avete presente che di solito succede questo? (es. Paperino e i debiti, Paperoga e i disastri, ecc), bene, eccovi una variazione sul tema". Dopodiché, anche allora c'erano i Capolavori, ma di soli Capolavori non si vive, per loro natura sono rari, o non sono più tali; oggi sembra di essere negli anni '60, ci sono o Grandi Storie, o mezze schifezze (ma negli '60 c'erano molti più Capolavori Assoluti), mentre negli anni '90, a mio avviso, i tanti anni di esperienza avevano portato alla capacità di vivere alla giornata, di far bene il quotidiano. Una capacità che si è un po' persa.

                                La qualità media del Topolino di oggi è molto, molto alta, specie degli ultimi numeri; ma temo che si sia perso un po' quel patrimonio di esperienza, parecchi autori se ne sono andati, alcuni li ha recuperati la De Poli; certi che ci sono ancora producono meno, o vengono approvate loro meno storie. Gli sceneggiatori "nuovi" (Cirillo, Pesce, al non me ne vengono altri) non mi convincono granché. Quello di  oggi, può essere uno dei periodi migliori del libretto, ma ci sono molti alti e bassi, e si è sprecato tanto di ciò che si era costruito. Voglio dire che il Topolino potrebbe essere persino migliore, e di molto.

                                 

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