Discorso fatto varie volte, ma sempre attuale.
La distinzione "ufficiale", come detto varie volte, è
Qui=Rosso
Quo=Blu
Qua=Verde
Che viene seguita anche in Duck Tales e Quack Pack.
Poi i coloristi non se lo ricordano/non ne tengono conto/non gliene può fregar di meno, e di qui sorgono tutti i casini.
C'era la famosa storia DonRosiana
Occhio ai dettagli in cui Paperino si rivelava in grado di distinguere i nipotini grazie a minuscoli dettagli (piccoli nei, tonalità del bianco, voce più musicale, ecc), e dopo anni di questo "allenamento" aveva sviluppato praticamente una "supervista", che lo Zione cercherà di sfruttare per gli affari.
Io però, ricordo anche delle barksiane in cui uno dei tre aveva magari una pensata diversa dagli altri due, e perciò veniva ripreso, oppure in cui tutti e tre facevano qualcosa di diverso, generando il caos. Sono eccezioni, ma più che di un'unica personalità, parlerei di un continuo accordo che raggiungono sulle cose da fare.
Tutto sommato, la caratterizzazione di Quack Pack non mi dispiace affatto:
Qui: si atteggia a "leader" del gruppetto, è un po' avido, si getta sempre con entusiasmo in ogni impresa;
Quo: sognatore, romantico, fantasioso. E' anche intelligente e sensibile, e più responsabile degli altri due. Alle volte un po' introverso;
Qua: più "casinaro", svagato, distratto, si lascia trascinare;
tenete conto però che i nipotini in quella serie avranno tra i 14 ed i 16 anni (in un episodio chiedono a Paperino di comprar loro un auto!!! :o).
E' chiaro che non si possono tenere per i fumetti, e sono comunque caratterizzazioni "estreme", per ragioni comiche, però quella tanto bistrattata serie è stato l'unico tentativo di dare loro una personalità distinta, e secondo me, lo sforzo è lodevole. Perché aveva un target diverso, ed è ovvio che tre ragazzini che si completano le frasi a vicenda sarebbero sembrati troppo "roba da bambini". Invece il distinguerli è stato una delle grosse innovazioni intese a scioccare il pubblico, e far apparire il tutto "moderno" e più "adulto".
Aggiungo che Quo è il mio nipotino preferito, e per il colore blu, e perché spesso nelle storie, quando i tre si riunivano a riflettere, era lui ad uscirne con una trovata geniale per risolvere un problema. Anche se credo proprio che il motivo fosse più pratico: è l'unico che non possa venire scambiato per un avverbio di luogo, come gli altri due, e perciò sarà usato più spesso