In realtà il fumetto Warner esiste, od è esistito senz'altro, ricordo di aver comprato, da piccolo, più di un albo a fumetti con storie di Bugs Bunny, Duffy Duck, Yosemite Sam, ecc. Uno, in particolare, mi è rimasto nella memoria: c'erano, in una storia, Bugs e Yosemite che dovevano fronteggiare l'attacco di un esercito di carote mutanti, rese così da uno strano gas, ed in un'altra, Duffy Duck che doveva compiere delle imprese in un'ambientazione mitologica, a mo' di parodia (a pensarci, ricorda Pippercole), ed incontrava il mostro Medusa.
Eppure il discorso non solo vale, ma anzi non fa una piega: quando si dice "Warner" si pensa immediatamente ai cartoni animati, e quando si dice "Disney" si pensa (o si dovrebbe pensare) ai fumetti. Perchè anche quei fumetti che saranno stati fatti coi personaggi Warner, di certo non hanno raggiunto la stessa importanza, fama, durata e l'approfondimento di quello Disney: soprattutto, non c'era dietro la stessa "progettualità", su ampia scala ed a lungo termine.
In Disney i fumetti, da un certo punto in poi, sono andati in parallelo coi cartoni animati, e si sono anche separati nettamente da essi per trame e temi: tant'è che tutti quelli che, un tempo come oggi, della Disney hanno visto solo i corti, e non hanno letto i
comics, conoscono un Paperino ed un Topolino totalmente diversi da quelli che conosciamo noi, come fossero altri personaggi; e sono questi "altri" personaggi che vengono rappresentati e pubblicizzati nei parchi Disney, negli ultimi cartoni, nel merchandising, nei videogiochi, dai più semplici fino a Kingdom Hearts.
La Warner risente, probabilmente, del fatto che, da un lato, ha sempre proposto storie ancor più demenziali e "surreali" della Disney, ed al tempo stesso con tematiche e comportamenti adatti anche ad un pubblico adulto (si pensi a Duffy Duck che fuma, sbava dietro alle biondone, cerca di far fuori Bugs perché é invidioso, si dispera fin quasi alla morte fisica; certo sono prese in giro, ma capite cosa voglio dire). Nei cartoni Warner le psicologie dei personaggi, di alcuni almeno, o forse del solo Duffy, vengono abbastanza approfondite, alcune volte si realizzano cartoni in cui i personaggi sono stufi dei soliti clichè che vivono, e vogliono cambiare, suggerendo l'idea che
abbiano un passato, che tutte le vicende che vivono sono realmente accadute, come in una continuity. Ed in molti cartoni Warner c'è una sana dose di cinismo, in personaggi e situazioni, che da bambini non si coglie, ma...
Con tutto questo, una risposta vera, non ce l'ho.
Per certi versi molti personaggi Warner sarebbero stati altrettanto adatti, se non di più, dei Disney dei primissimi anni, a vivere avventure "da fumetto", intese come più evolute, ma per qualche ragione, non è successo. E' pur vero, invece, che spesso certi cartoni Warner, di 60-80 minuti, erano veri e propri "film", lunghi, avventurosi e complessi, mentre la Disney ha realizzato pochissime volte film lunghi coi personaggi "canonici", ad essi preferendo gli adattamenti di fiabe, prima, e le narrazioni apologetiche per tutta la famiglia, poi. Quindi, in un certo senso, la risposta è che quella volontà di fare, di approfondire, di sperimentare, di mettere i personaggi in ogni tipo possibile di situazioni per vedere come se la cavano, la Disney l'ha "sfogata" nel fumetto, mentre i cartoni con Topolino, Paperino ecc sono andati progressivamente sparendo; la Warner, viceversa, quella stessa voglia l'ha impiegata continuando a realizzare, fino a tutti gli anni '90, centinaia e centinaia di cartoni, di varia durata, di vario argomento, e con tutti i personaggi che avevano: alcuni ancora semplicemente slapstick, altri invece più complessi.
Quindi, in Disney ci dobbiamo rassegnare all'idea che i personaggi "animali" non potranno mai o quasi mai, venire rappresentati in un cartone così come li vediamo nei fumetti, la Warner, invece, ha sempre scelto una via "ibrida", che da un lato ne amplia le possibilità, dall'altro la limita.
Ed in tutto questo, non posso che aggiungere un piccolo OT: è forse l'ultimo di questa serie di paradossi il fatto che, per cinismo, la Warner sia molto più "adulta" della Disney, eppure di solito vedi prima i cartoni Warner (in parallelo, in genere, coi vecchi corti Disney), che hanno un linguaggio anche più scanzonato, brillante, ironico, e solo
dopo, di solito, ci si avvicina al fumetto Disney, che in teoria è per un target diverso, come caratteristiche è più "da bambini".
E naturalmente, per assurdo che sia, quando da bambino vedevo i cartoni (e ne guardavo tanti), la mia mente si chiudeva in compartimenti stagni: quando vedevo Bugs Bunny e Daffy Duck, non mi capitava mai di pensare "ehi, assomigliano un po' a Topolino e Paperino, uno è un animale la cui caratteristica distintiva sono le orecchie, insopportabile, che vince sempre per mandato aziendale, l'altro è un papero un po' meschino, pasticcione, ed invidioso del collega", ma ogni volta era come se il mondo si congelasse. Eppure queste similtudini ci sono, e penso che il fatto che la Warner sia spuntata dopo, ed avesse un target diverso, siano elementi decisivi a spiegarle :