Papersera.net

Chi c'e' che si rifiuta di fare i topi e (se si sa) perche'?

Non mi ha fatto nomi, non glieli ho chiesti e non ho chiesto motivazioni.
Rileggendo lui non ha detto che si rifiutano, dice che non li fanno senza specificare le motivazioni. Magari, per dire, non glieli passa la redazione.

Rileggendo lui non ha detto che si rifiutano, dice che non li fanno senza specificare le motivazioni. Magari, per dire, non glieli passa la redazione.

Si', e' possibile. L'altra interpretazione era suggerita dalla vicinanaza coi nomi di disegnatori che non fanno paperi di loro volonta'. La mia domanda (forse un po' troppo brusca) veniva dal semplice non ricordare artisti (italiani) che fanno esclusivamente  paperi, ma non ho mai tenuto statistiche in materia.

Ecco, io quoterei quanto ha detto Casty nell'intervista citata. Proprio quello che dicevamo sopra : scrivere coi Topi è più difficile, e fra l'altro lui è uno dei pochi che lo fanno, ultimamente, e anche piuttosto bene.

Il fatto che i Paperi abbiano molti più fan poi è inevitabile, e ciò deriva forse anche dall'uso che è stato fatto di Topolino in certi casi. Giustamente viene citato il fantastico Topolino di Gottfredson o Scarpa, ma io ricordo il Topolino di un certo periodo (anche se non saprei indicare esattamente quale) che veramente ispirava poca simpatia.

Ricordo di aver letto storie dove, sinceramente, in fondo speravo che i nemici lo facessero fuori, tanto era odioso...ben sapendo che purtroppo alla fine non sarebbe andata così

In questo numero comunque c'era, ed anche usato bene secondo me, speriamo di vederlo più spesso.

Giustamente viene citato il fantastico Topolino di Gottfredson o Scarpa, ma io ricordo il Topolino di un certo periodo (anche se non saprei indicare esattamente quale) che veramente ispirava poca simpatia.

A dire il vero, la mia impressione e' che la forza di quel Topolino fosse non tanto nella simpatia che ispirava, quanto nella bellezza delle storie di cui era protagonista. Naturalmente quello della simpatia e' un discorso che tende a variare molto con la personalita' ed i gusti del lettore: per quel che mi riguarda, l'unico Topolino che me l'abbia mai costantemente ispirata, e fortissima, e' quello diciamo della seconda meta' degli anni '30, un sorridente giovanotto uscito da poco dall'adolescenza e che ne ha conservato tutto l'ingenuo entusiasmo,  pronto ad ogni avventura, ma sempre scanzonato. (Corrisponde? Scrivo di getto, senza ripensare attentamente alle storie, basandomi  sull'impressione che me ne e' rimasta). Quello successivo (le ultime grandi avventure gottfredsoniane, con un Topolino troppo spesso preda quasi passiva degli eventi, o l'eroe maturo e responsabile delle grandi storie di Scarpa, Martina, Pezzin, Casty, etc.) mi lascia in genere emotivamente indifferente: apprezzo le storie, le leggo magari con enorme diletto e giunto alla fine applaudo l'autore, ma non e' la personalita' dell'eroe cio' che mi conquista. Anche perche' Topolino ha un carattere "medio", senza gli eccessi dei paperi o le idiosincrasie pippesche: e' un po' piu' generoso, abile e furbo della maggior parte di noi, e' il compagno che sarebbe ideale avere accanto (quale pazzo masochista potrebbe volere un vicino di casa come Paperino o Paperone?), ma appunto per questo non e' cio' che andiamo a cercare nei fumetti. (Poi un bravo autore puo' fare storie piacevolissime trattando della vita quotidiana di Topolino; ma puo' funzionare solo di tanto in tanto, il tran-tran di per se' non e' interessante quanto le stravaganze di Pippo o l'autodistruttivita' e la sfortuna di Paperino.)
  Parlando pero' della simpatia di Topolino, voglio fare una citazione particolare per quello del Grande Mare di Sabbia: la Radice qui e' riuscita a cogliere ed esprimere perfettamente, mi sembra, un importante aspetto di Topolino che non ha nessun altro dei protagonisti del fumetto Disney. La sensibilita': Topolino, con la sua intelligenza, generosita' e apertura al prossimo, e' in grado di andare incontro a pensieri e desideri di chi gli sta vicino. E' una caratteristica che suppongo si trovi anche in Nonna Papera, ma questa non e' una protagonista; e forse in Minni, la cui personalita' non mi si e' mai chiaramente delineata. Ma gli altri tendono ad avere un carattere troppo centrato su di se', sui propri interessi ed occupazioni (non necessariamente per egoismo: non c'e' traccia di quest'ultimo in Pippo o in Archimede, entrambi troppo persi nei propri pensieri per essere in grado di prestare al prossimo questo tipo di attenzione).

Fra due settimane (Topolino 2992) in copertina ci sarà Giuseppe Tubi, legato al palo di una nave comandata da un Mickey vichingo e con un Gamba sirenetto di mare (vedere topic su Altre Discussioni).
Dunque altro grande ritorno a Topolinia dopo quello di Atomino ed Enigm, sperando in ripescaggi successivi (Orango, Setter, Musone o Eli Squick).
Non so che tipo di storia sarà (vedere Tubi in una precisa ambientazione storica e di costume mi lascia perplesso); la immagino comunque interessante e di qualità.

Non so che tipo di storia sarà (vedere Tubi in una precisa ambientazione storica e di costume mi lascia perplesso);

E se c'entrasse una rappresentazione teatrale, in tema col personaggio?

E se c'entrasse una rappresentazione teatrale, in tema col personaggio?

Giustissimo, Tubi fa parte di una compagnia teatrale!
Sicuramente sarà così!

@ ML-HJCM

A dire il vero, la mia impressione e' che la forza di quel Topolino fosse non tanto nella simpatia che ispirava, quanto nella bellezza delle storie di cui era protagonista.

Infatti, in primis c'era la bellezza delle storie, la trama, l'ambientazione e tutto. Il carattere del personaggio forse incideva in maniera minore, però appunto, era diverso da come appare in certe altre storie, che, diciamo, hanno contribuito alla fame del Topolino "antipatico" che va per la maggiore in molti lettori che gli preferiscono i paperi.

Comunque, ci sono ritorni interessanti nell'ambito dell'universo dei Topi, a partire dal già citato Giuseppe Tubi...a me non dispiacerebbe rivedere in seguito altri personaggi storici, un cattivo come Orango, e magari anche il capitano Setter...sarebbe bello vederlo che affida una missione a Topolino, per una grande avventura come ai bei vecchi tempi
Anche se certo in tempi moderni le atmosfere dell'epoca non sarebbero ripetibili

Ehm ...

Forse più greco-romano (mi ha sviato Gambadilegno, per la mole e i capelli rossi)

Effettivamente quel costume non fa pensare alla tradizione classica. Errore invalso da tempo.

Sinceramente, quello che ho letto nell'intervista a Casty, mi ha dato parecchio fastidio. Cosa diamine vorrebbe dire che "é colpa nostra", se ci sono meno storie di Topolino? Tanto per cominciare, un lettore è libero di farsi piacere il personaggio che vuole, di desiderare di leggere le storie che preferisce, e non capisco davvero la corrente di pensiero secondo cui "dovrebbe piacere" di più Topolino perché è stato il primo personaggio della Disney odierna, perchè è il più importante, rappresenta l'azienda, ecc.
E poi se Topolino piace meno, è anche, o soprattutto, perchè negli anni 50-60-70-80, di sue storie brutte, ma brutte davvero, ne sono state fatte tante (sto rileggendo alcuni vecchi topolini giusto in questi giorni. Brrr...). E quindi, chiaramente, PUO' non stare simpatico. Casty giustamente, è un cultore di Gottfredson e Scarpa, e nel suo lavoro, ne prosegue l'opera (tanto di cappello). Ma purtroppo non esiste solo QUEL Topolino, così come, per i Paperi, non esistono solo Barks e Don Rosa. Sarebbe assurdo imporre alla gente cosa farsi piacere, partendo da un inesistente "criterio oggettivo".
E non sono d'accordo neanche con quello che ha detto sui disegnatori che "si rifiutano di fare storie con i Topi" (a parte il fatto che non siamo sicuri di quello che volesse dire esattamente). Perché, comunque, ci sono ANCHE disegnatori che non fanno storie con i Paperi. Lui non ne fa, per esempio. De Vita è dal 1995 che non ne fa più, perchè ha detto che non ne vuol più fare. Asteriti non ne ha fatte che qualcuna in tutta la sua carriera, e sarà dal 1975 che fa solo Topolino. Se non sbaglio, anche la Uggetti non ne ha mai fatte, e ce ne sono senz'altro un paio di altri che non mi vengono in mente. Eppure, non ce lamentiamo mica.
Detto questo, attendo con impazienza Topolino 2998 e la storia di casty con Eta Beta. E' uno dei pochi che trattano Topolino nel modo giusto (anche se certi suoi eccessi di buonismo mi danno il voltastomaco, oltretutto stonano un po' con l'atmosfera "seria" e drammatica delle storie che fa). Ma non tutti sono bravi come lui, e quindi è lecito aspettarsi che i gusti dei lettori ne siano influenzati.