Credo che nel resto del mondo abbiano una considerazione delle storie Disney molto più bassa di quanta ne abbiamo noi in Italia.
Il mondo e' vasto: per quanto posso giudicare, la considerazione delle storie Disney varia molto da paese a paese. In Germania, da quanto avevo potuto vedere quando ero la' (quindi sono informazioni datate, vecchie di una dozzina di anni) di considerazione ne hanno come e piu' che da noi e la
traduttrice di Barks e' ricordata col massimo rispetto per la qualita' letteraria del suo lavoro (non chiedetemi poi perche' questo non abbia potato alla nascita di una grande tradizione fumettistica di Disney tedeschi; posso solo ipotizzare che sia perche', a differenza che in Italia, e' mancato un editore bisognoso di storie originali). Non ho esperienza diretta dei paesi scandinavi, ma per quanto sento dire il lavoro di Barks e di Rosa vi ha ricevuto molti onori (mi chiedo quale sia il trattamento ricevutovi in generale dalla scuola italiana). E il fumetto Disney puo' essere molto popolare anche in posti abbastanza impensati: sono stato in Indonesia un'unica volta, per pochi giorni, ma fu davvero sorprendente il numero di pubblicazioni Disney locali (traduzioni dall'Europa, con un certo numero di storie italiane; niente materiale originale, per il poco che potei vedere) in cui mi imbattei in un mercatino locale. Non sarei sorpreso se anche da quelle parti ci fosse una quantita' abbastanza consistente di lettori che prendono ragionevolmente sul serio (come noi) questi fumetti.
Distinguerei tra la passione dei lettori (bassisissima in Nordamerica o Regno Unito, alta in Nordeuropa e probabilmente altri posti) e la capacita' di sviluppare una produzione fumettistica (e qui gli unici grossi poli al momento attivi mi sembrano l'Italia e l'internazionale Egmont).
La maggior parte delle storie che ho letto, anche sul Mega, erano sconclusionate storie comiche, al livello di quelle lunghe sul Topo che passano senza lasciare traccia.
Anni fa ebbi l'occasione di acquistare alcuni fumetti Disney pubblicati in India (in lingua inglese): contenevano storie decisamente sconclusionate. Guarda caso, erano storie italiane, apparse per la prima volta su Topolino (tra le lunghe, tipo in apertura), non di quelle eccellenti, ma comunque dignitose: gran parte della sconclusionatezza era dovuta all'incompetenza dei traduttori (e ad errori tipo invertire alcune pagine nella stampa, etc.).
Non mi stanchero' di ripetere: molte delle storie danesi apparse sul Mega (o su Topolino) avevano delle traduzioni indecenti (il caso piu' clamoroso che ricordo e'
Paperino e la burla reale, in cui il traduttore cercava di far passare i tentativi di assassinio per scherzi d'un gruppo di innocui burloni). Noi abbiamo la fortuna che una gran parte delle storie che leggiamo sono di produzione nostrana e quindi non devono passare attraverso gli orrori della traduzione; credo che spesso questo ci porti a sottovalutare le straniere. (Dopo queste precisazioni, non ho difficolta' ad ammettere che comunque tra le storie che trovo davvero valide le italiane siano in percentuale decisamente superiore, e che per quanto posso giudicare la nostra produzione ha veramente un miglior rapporto tra qualita' e quantita', anche cercando di fare la tara agli errori "prospettici" che mi derivano dalla lingua in cui di solito leggo.)