Questo Topic e' tipicamente contemporaneo, e mi diverte
. Mi spiego : seguendo io il Topo da quasi mezzo secolo, ricordo chiaramente i tempi in cui farsi autografare un albo dal relativo autore non era un desiderio impossibile, ma era
pura Utopia (addirittura, per parecchio tempo manco sapevamo chi erano gli autori, e li chiamavamo "quello delle uova quadre" o "quello delle Sardine" ecc.).
Ricordo quando, all'inizio degli anni novanta, conobbi casualmente Carlo Chendi nel negozio di fumetti "Mondo Fantastico" di Via Osoppo a Milano (Chendi e' un caro amico del titolare del negozio, il gentilissimo Sig. Memola, quest'ultimo anche padre di Federico, sceneggiatore Bonelli). Non mi sembrava vero !!! Chendi mi regalo' una copia di una sua sceneggiatura e me la autografo'. Vi lascio immaginare
.
Non era comunque facile all'epoca incontrare gli autori Disney (infatti riuscii a incontrare, oltre a Chendi, Carpi, Cavazzano, Barks, ma mai Scarpa, Cimino, Bottaro), e quando accadeva ti avresti fatto firmare qualsiasi cosa, dal foglietto volante all'albo dall'alto valore collezionistico.
Per fortuna da alcuni anni, il moltiplicarsi delle fiere del fumetto (e, a mio avviso, il salutare avvento della Panini) ha fatto si che incontrare gli autori sia diventato molto piu' frequente, per cui, personalmente, mi faccio firmare qualsiasi cosa (probabilmente per compensare la carestia patita nei tempi passati).
Mi regolo, comunque, come suggerisce Lucandrea, comprando, alla bisogna, due copie dell'albo da far firmare.
In ogni caso, acquistando io talvolta dei libri di modernariato (e situerei per parecchie ragioni gli albi a fumeti in questa categoria), e volendo vedere il valore "venale" del fascicolo, i criteri sono : innanzitutto la condizione del volume, poi se si tratta di prima edizione, e poi, ultimo ma non per ultimo, la presenza di firme autografe dell'autore (e qui il valore sale di un bel po' ve lo assicuro). Non vedo perche' per il fumetto dovrebbero valere altre regole.
Per cui,come avrete capito, sono favorevolissimo agli autografi sugli albi (e soprattutto sui libri), anche perche' a mio avviso ci stanno pure bene.