Da bambino, ero un accanito lettore di due mensili di Paperi, più che di "Topolino": "Paperino" e "Paperinik e altri supereroi". Ero abbonato al settimanale, compravo - mi facevo comprare - saltuariamente anche I Classici, Mega 2000 (poi 3000) e talvolta I Grandi Classici, ma le testate che seguivo con più piacere e interesse erano proprio le due succitate.
Erano davvero ben curate: in ogni numero erano presenti una (se non due!) storie italiane inedite (dei migliori autori Disney emergenti su piazza: Leoni, Negrin, Tulipano, Faraci, Deiana...), una grande selezione di ristampe sia straniere che italiane ma sempre di qualità medio/alta ("Paperino" rappresentò il mio primo incontro con l'arte di Barks), copertine evocative, belle e semplici (rispettivamente curate da Lucio De Giuseppe e Celoni o Pastrovicchio) e sul "Paperino" degli anni '90 c'era questo schema stupendo per cui ogni numero era legato a un tema particolare e all'interno erano presenti editoriali interessanti curati da Boschi o altri grandi nomi della critica fumettistica riguardanti le connessioni tra l'argomento portante del volume e le storie Disney. Era l'era Caviglione, e queste due testate in particolare hanno contribuito a farmi crescere e appassionare al fumetto Disney.
Ora, io non credo di essere un tipo troppo nostalgico: apprezzo tantissimo il lavoro odierno della redazione di Topolino e di Panini Comics, e sono convinto che la qualità delle storie Disney che troviamo ora in edicola regolarmente sia aumentata.
Ciò su cui volevo soffermarmi, è la differenza abissale che intercorre tra questi due gloriosi mensili del mio (del nostro) passato e le loro versioni attuali: "Paperino" è diventato una testata fiacca, con un'inedita straniera che spesso è insulsa o insipida e che ripropone le vecchie storie apparse su "Paperino", ma operando scelte il più delle volte discutibili. Nessun filo conduttore, nessun editoriale, copertine ormai poco evocative e d'impatto (tutto ciò, chiaramente, IMHO). Credo stia ancora in piedi per il nome del personaggio a cui è intitolato l'albo, sostenuto dagli acquirenti più piccoli.
"Paperinik Appgrade" invece è un pochino meglio: l'ho abbandonata presto per motivi personali, ma credo comunque che la differenza da me percepita nei confronti della gloriosa "Paperinik e altri supereroi" sia da ascrivere al fatto che quest'ultima la leggevo e seguivo da bambino, più che a un oggettivo calo di qualità come credo si possa affermare per "Paperino". Il neo più grande di PK Appgrade sono per me le ristampe "non-cult", che mi piacciono mediamente meno di ciò che era riproposto su PK e altri supereroi.
Insomma, mi pare che il tracollo peggiore l'abbiano subito "Paperino" e "I Classici Disney" (che per me ha perso ormai ogni attrattiva), ma mi chiedevo comunque se questa differenza di qualità sia dovuta alla nostalgia o a un'effettiva carenza delle testate. Inoltre, funzionerebbe oggi la riproposizione del vecchio schema editoriale di "Paperino"?
P.S. Ho creato il topic perché, nonostante il mio cuore sia ricolmo di gioia nel vedere spuntare come funghi ottime Definitive Collection, Topolino Special Edition, I Migliori Anni, Topostorie, ecc., al contempo mi dispiaccio un sacco quando, arrivando in edicola, sfoglio il nuovo numero di Paperino, I Classici e Pk AppGrade (attuali versioni di vecchie glorie) con la consapevolezza che, anche quel mese, dovrò riporlo dove l'ho trovato.