Mancanza di comportamenti umani?
Ma se fino a pochi giorni fa stavamo a discutere sul fatto che Paperino, Paperoga e Gastone non possono uscire insieme come tre cugini "normali" perchè ne escono snaturati.
Allora è vero che non siamo mai contenti di nulla? :
Sul politically correct, con me sfondi una porta aperta, visto che ne sono abbastanza insofferente. Però poi mi fermo un attimo e mi chiedo se davvero quello che voglio è vedere Paperino dare del drogato a Paperoga, o inseguire i nipoti per prenderli a randellate, o Topolino bere una birra... o semplicemente leggere delle belle storie. Ecco, io preferisco "semplicemente" le belle storie. Tutto qui.
Ehi, io quando hanno pubblicato le storie dei cugini che escono insieme ero favorevole, però! Non diamo per scontato che se qualcuno si lamenta di qualcosa, tutti si lamentino di qualcosa :
Comunque, ribadisco che qui si sta tutti guardando il dito invece della luna. A cominciare da PiccoloBush (l'ho
talmente ma talmente equivocato che è da tre pagine che discute di mutamenti della società. va beh...
), stanno tutti discutendo di politicamente corretto, ed aderenza ai tempi. Si sta tutto riducendo ad un referendum sull'uso o meno del battipanni. Che squallore.
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Quello di cui si parlava all'inizio era del fatto che i personaggi avessero
comportamenti umani e credibili, pregi e difetti realistici, che potessero o meno provare odio, rabbia, invidia, felicità, preoccupazione, ecc.Che potessero o meno avere delle motivazioni credibili per fare le cose, che siano disegnati o no in maniera espressiva.
E' indubbio che tutti preferiamo leggere delle belle storie, ma se gli spunti possibili vengono ridotti, ci potranno essere solo belle storie
di un certo tipo. Oppure, nelle storie, che so, d'avventura, ci saranno delle limitazioni pesanti, anche di ordine logico, a quello che i personaggi potranno fare.
Si dice che far litigare i parenti è stereotipato, che gli stereotipi sono negativi, ed infatti Rockerduck mangia bombette come non mai anche oggi...
Quanto tempo è che non vedete Paperino che si arrabbia? Che litiga con qualcuno? Che commette qualche bassezza? Da un sacco. La colpa? Non del "tanto vituperato" politicamente corretto, naturalmente. E' della società che cambia. Siamo tutti diventati più buoni, come a Natale? O la società è sempre uguale, ma non accetta di leggere certe cose? Allora è solo più ipocrita. Che poi, chi l'ha detto che non le accettiamo più? Ci sono stati casi di migliaia di genitori che scrivono lettere di protesta dopo che Paperino ha messa una bomba in casa ad Anacleto, e da quel momento hanno smesso di botto? Non mi pare...a volte, le limitazioni sono inconsce, sono nella testa dei capi, e stop..ricordo di aver letto un articolo su Buffy, la serie tv. Avevano ipotizzato di ricominciarla, ma i produttori avrebbero voluto "smorzare la conflittualità tra i personaggi" e rendere la protagonista "più passiva". Joss Whedon ha pensato che non fossero le condizioni per lavorare.
Si ha voglia di dire che nella teoria si possono fare ancora belle storie.
Nella pratica, molte storie di un certo tipo non si fanno più e basta. Non è che si facciano in un modo "più edulcorato". Non si fanno. Ed un motivo, magari ci sarà.
I Paperi hanno avuto per decenni il centro della scena grazie alle infinite possibilità dei loro comportamenti. Oggi hanno comportamenti molto più limitati, e le storie con loro sono spesso scialbe.
E molte di quelle belle (L'Ultima Avventura, Moby Dick, Potere e Potenza, La Magia del Teatro, Gastone e la Luna Storta, la saga di Fantomius) sono non a caso, storie dove si comportano come persone vere, non come macchiette, e dove odiano, amano, soffrono, si arrabbiano, hanno speranze, hanno sogni. Storie che sono fatte "come una volta". Si potrebbe usare più spesso questo ventaglio di possibilità, o no? Perché questo era il punto della questione, altro che battipanni sì/battipanni no.