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Leggendo le diverse - e condivisibilissime - considerazioni su come il Topo degli ultimi tempi sia spesso composto da una storia capolavoro (o comunque molto belle) e una serie di riempitive ho notato come quasi mai le storie memorabili siano ambientate nella realtà "vera" di paperi e topi.

Le ultime storie trainanti del Topo, con l'eccezione di quelle di Casty, sono infatti parodie (L'isola del tesoro, Ratkyll, Dracula), ambientate nel passato (Fantomius), in universi alternativi (Pippo reporter) o comunque con personaggi non classici (PK, Topolinia 20802).

Mi sembra che manchino storie ambiziose ambientate nella realtà di tutti i giorni, come se questa fosse buona solo per riempitive, come detto con l'eccezione di Casty (e, in parte, di Panaro).

È un'impressione solo mia?

Le ultime storie trainanti del Topo, con l'eccezione di quelle di Casty, sono infatti parodie (L'isola del tesoro, Ratkyll, Dracula), ambientate nel passato (Fantomius), in universi alternativi (Pippo reporter) o comunque con personaggi non classici (PK, Topolinia 20802).

Hai ragione, anche secondo me proliferano le storie in costume e vorrei che quelle "normali" fossero di più, soprattutto quelle topolinesi, che già sono poche di loro

Hai ragione, anche secondo me proliferano le storie in costume e vorrei che quelle "normali" fossero di più, soprattutto quelle topolinesi, che già sono poche di loro

Devo dire che invece a me mancano forse più i paperi.
Che è vero che sono titolari della grandissima maggioranza delle storie, ma non hanno da molto storie di ampio respiro, cosa che invece talvolta hanno i topi.