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Le continuity che vorreste

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Cornelius
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PolliceSu

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PolliceSu
    Le continuity che vorreste
    Mercoledì 16 Dic 2015, 23:12:30

    Visto che ultimamente si è scritto molto sulla continuity nelle storie Disney a fumetti, apro un topic dove alle parole si aggiungano i fatti... del futuro più che del passato, visto che questi ultimi sono già stati commentati e discussi a dovere.

    Intendo dire: quali storie e quali personaggi meriterebbero un sequel, un approfondimento, una 'continuity' che ad oggi ancora non vi è stata?
    Od anche: quali saghe già sviluppate vorreste avessero ulteriori capitoli? - (tipo Paperino/Reginella, ad esempio)

    Si è letto, a volte, che gli stessi autori Disney preferiscano non tornare sui 'luoghi del delitto', come se l'eventuale insuccesso del sequel potesse banalizzare l'opera originale. Oppure che 'allungare il brodo' o 'tirare troppo la corda' potrebbe ottenere risultati non soddisfacenti.
    Molti sono anche i lettori che non vedono bene una puntata-bis per quella indimenticabile storia o quel bel personaggio, preferendo ricordarseli così, nella loro unica ma epica apparizione.

    Detto ciò, spero che in questo topic intervengano più gli 'entusiasti' che gli 'scettici': ovviamente c'è posto per tutti e la eventuale discussione potrà anche analizzare i 'pro' e i 'contro' di ipotetiche continuity riguardanti varie storie e vari personaggi: questo perché un plot, per quanto interessante, non può certo essere allungato all'infinito (a meno che non diventi una situation comedy tanto divertente da diventare classica) mentre un personaggio, ripreso dal suo 'quadro' iniziale, può comunque espandersi e amalgamarsi col mondo che lo circonda, rendendosi indipendente dal suo plot originale ma sempre con un certo filo conduttore.

    Un esempio per queste ultime righe:
    l'atleta sud coreano ma calisotiano d'adozione, Kim Don Ling, non è più riapparso dalla fine delle Paperolimpiadi: ne Romano Scarpa, il suo creatore, né altri autori hanno mai pensato di riprenderne le gesta sebbene molti interrogativi meriterebbero delle risposte.
    Alla fine della mega-storia del 1988 Kim, abbracciando Chen Dai Lem, la sua amica nord coreana che non vedeva da anni, dice che "appena ci sarà possibile ci uniremo per sempre"; la allenatrice di Chen, commossa, pensa "Addio alla nostra futura campionessa".
    Dunque si da quasi per scontato che Kim riesca a portare con se a Paperopoli Chen, nonostante le difficoltà di espatrio per una cittadina di un paese chiuso e difficile come la Corea del Nord.

    Ci sarà poi riuscito?

    Se no, se Chen ha avuto problemi burocratici per il visto, ecco che una telenovela sul loro amore difficile se non impossibile potrebbe essere sviluppata in diversi capitoli (un po' come quella di Paperino e Reginella): sebbene siano personaggi poco noti al grande pubblico, avrebbero tutte le caratteristiche per attirare l'attenzione di lettori giovani e giovanissimi.
    Difficoltà di trattare tematiche politiche, visto che la Corea del Nord in questi ultimi anni pare sempre più chiudersi in se stessa minacciando il resto del mondo?
    Si è fatto in passato e si può fare anche oggi, in maniera 'disneyana' ovviamente (non si dice che con il 'Disney Touch' si può affrontare ogni questione, più o meno?)

    Se si, se la forza dell'amore e magari qualche conoscenza diplomatica di zio Paperone hanno permesso a Chen di arrivare in Calisota, sarebbe bello vedere questa giovane coppia protagonista in storie quotidiane paperopolesi, magari insieme a Paperetta e alcuni suoi amici che potrebbero essere gli storici 'adolescentes' di brasiliana memoria o i nuovi characters ideati da Vito Stabile. Oppure con QQQ e con gli altri paperi adulti, in una sorta di generale 'adozione' come fu per Paperetta in passato.

    Questo è un esempio di continuity in cui il plot iniziale viene in larga parte cancellato mentre i due protagonisti restano proprio perché, al di là della pallavolo (lo sport che li ha uniti) e dei problemi diplomatici tra due paesi (la causa che li ha divisi), essi sono interessanti per se stessi, anche in un altro ambiente o plot che non sia quello originale (almeno così sarebbe per me). Se poi si volessero fare storie  riguardanti sport che non siano il calcio, ecco che la pallavolo avrebbe già due stelle come protagonisti. Mi pare strano che nessun autore abbia mai pensato di riprenderli, anche perché, come detto prima, avrebbero tutte le caratteristiche per 'bucare il foglio'. 
     
    « Ultima modifica: Mercoledì 16 Dic 2015, 23:59:52 da leo_63 »

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      Re: Le continuity che vorreste
      Risposta #1: Giovedì 17 Dic 2015, 10:21:34
      Un esempio per queste ultime righe:
      [...]

      Ma la magia di un "...e vissero per sempre felici e contenti", no?!?

      Vogliamo seriamente questo? Che si dica tutto, ma proprio tutto, per saziare la *nostra* ingordigia? La capacità di volare con la fantasia dopo i fatti accaduti, ancor più che durante, non conta niente?
      Ricordate i racconti intorno al fuoco di Nonna Papera? Quanto fantasticava il parentado dopo la fine di un racconto (o addirittura tra un tempo e l'altro)?

      Se proprio dovessi scegliere, io sarei molto più favorevole al midquel che non al sequel: raccontare retroscena, episodi che per motivi di lunghezza non sono stati approfonditi, questo tutto sommato ci può anche stare; ed è questo il motivo per cui gli episodi della $aga sono da me apprezzati, mentre i sequel del Don sono, sì, simpatici da leggere, ma lasciano il tempo che trovano.
      Voler cercare qualcosa dopo la parola "fine" invece non mi è mai piaciuto.

      Scusami Cornelius, capisco che il tuo topic fosse rivolto a chi crede fortemente nella continuity, ma al posto di un semplice gioco del 'se fossi' credo che un ragionamento in cui intervengano entrambi gli schieramenti sia più costruttivo, sbaglio?

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        Re: Le continuity che vorreste
        Risposta #2: Giovedì 17 Dic 2015, 10:46:18

        Ma la magia di un "...e vissero per sempre felici e contenti", no?!?

        È proprio per questo che, di recente, ho molto apprezzato Pippo Report: la storia si chiude. Non tutti riescono ad avere il coraggio (o la coscienza della necessità) di chiudere un ciclo. Radice&Turconi lo hanno capito.

        Un ciclo potenzialmente infinito come quello fantasy di WoM, invece, ci viene riproposto costantemente e...beh, i risultati li conosciamo.

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        Cornelius
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        PolliceSu
          Re: Le continuity che vorreste
          Risposta #3: Giovedì 17 Dic 2015, 11:15:19
          Scusami Cornelius, capisco che il tuo topic fosse rivolto a chi crede fortemente nella continuity, ma al posto di un semplice gioco del 'se fossi' credo che un ragionamento in cui intervengano entrambi gli schieramenti sia più costruttivo, sbaglio?
          No, non sbagli: infatti l'ho scritto nel post di introduzione che, sebbene preferisca gli 'entusiasti' agli 'scettici', un confronto sui pro e i contro in determinate e ipotetiche continuity sarà comunque interessante. Anche perché le due 'categorie' possono intersecarsi e confondersi, nel senso che un 'entusiasta' di un tale personaggio o storia non lo sarà magari per un'altra e viceversa.

          Interessante poi la tua idea dei midquel sia per quanto riguarda Kim e Chen che eventuali altre storie. In ogni caso non dimentichiamo che il pallavolista di origine coreana non viveva in un luogo sperduto e lontano bensì a Paperopoli e ci teneva a dire a QQQ di essere un loro connazionale (e di far parte della nazionale di volley per le Olimpiadi) nonostante pensasse spesso alla sua terra d'origine. Aveva un motorino ma preferiva distribuire i giornali correndo per allenarsi. Era un cittadino calisotiano di Duckburg e tutto fa pensare che continui a vivere lì (magari insieme a Chen): perché non 'rintracciare' entrambi e vedere come se la passano? ;D 
          « Ultima modifica: Venerdì 18 Dic 2015, 21:50:38 da leo_63 »

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          Maximilian
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            Re: Le continuity che vorreste
            Risposta #4: Giovedì 17 Dic 2015, 11:29:43
            È proprio per questo che, di recente, ho molto apprezzato Pippo Report: la storia si chiude. Non tutti riescono ad avere il coraggio (o la coscienza della necessità) di chiudere un ciclo. Radice&Turconi lo hanno capito.

            Un ciclo potenzialmente infinito come quello fantasy di WoM, invece, ci viene riproposto costantemente e...beh, i risultati li conosciamo.
            Ti do ragione: quando una storia ha raccontato tutto ciò aveva da dire (per citare il primo esempio che casualmente mi sovviene, Guerre Stellari) è bene che finisca. Nei limiti, però. Seguendo pedissequamente questo ragionamento non potrebbero nemmeno tornare vecchi personaggi che hanno ancora qualcosa da dire, come Casty ci insegna. Credo che si debba valutare caso per caso.

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            Vito65
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              Re: Le continuity che vorreste
              Risposta #5: Giovedì 17 Dic 2015, 15:47:39
              Per me i migliori esiti della continuity si hanno quando alcune saghe vengono sviluppate a guisa di romanzo, con uno sviluppo tendenzialmente armonico e coerente e con la previsione di una fine, anche a medio-lungo termine, (purchè una fine ci sia, senza strascichi infiniti!): in quest'ottica, ho gradito moltissimo la saga donrosiana su Zio Paperone e quella relativa a Pippo Reporter, seguo con molto interesse le storie di Fantomius e sono felicissimo della ripresa delle storie su PK, che avevano, ed hanno ancora, tanti fili in sospeso.

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                Re: Le continuity che vorreste
                Risposta #6: Giovedì 17 Dic 2015, 19:37:17
                Mi pare strano che nessun autore abbia mai pensato di riprenderli, anche perché, come detto prima, avrebbero tutte le caratteristiche per 'bucare il foglio'. 

                Trovo l'idea stessa al limite del sacrilegio, evidentemente non sono il solo.  ;)

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                Cornelius
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                  Risposta #7: Giovedì 17 Dic 2015, 20:36:19
                  Trovo l'idea stessa al limite del sacrilegio, evidentemente non sono il solo.  ;)
                  Ecco perché il fumetto Disney resta ancorato ai soliti personaggi: quando ne trova di eccellenti non li utilizza, per paura di 'ferire' la sensibilità di tanti lettori che li amano a tal punto da non volerli più rivedere ::)

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                    Re: Le continuity che vorreste
                    Risposta #8: Giovedì 17 Dic 2015, 21:42:33
                    Sinceramente non è un sacrilegio ma non mi pare nemmeno una buona idea. Il fatto è che non dobbiamo confondere i protagonisti con le guest star. Certo, anche Paperone era nato per essere un personaggio occasionale, ma non possiamo paragonare il potenziale di Paperone con quello dei due coreani

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                    Yugo
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                      Re: Le continuity che vorreste
                      Risposta #9: Giovedì 17 Dic 2015, 21:59:55
                      Ecco perché il fumetto Disney resta ancorato ai soliti personaggi: quando ne trova di eccellenti non li utilizza, per paura di 'ferire' la sensibilità di tanti lettori che li amano a tal punto da non volerli più rivedere ::)

                      Non è proprio vero... dipende dal caso.
                      Secondo me, Kim e Chen sono due ottimi personaggi, ma introdotti solo ai fini di una specifica storia. Non vedo alcuna necessità di ripescarli, anche perché dubito che molti lettori attuali li conoscano.

                      Penso che non gradirei se un altro autore riprendesse la saga di Reginella, così come non mi piacerebbe se un autore diverso da Gervasio scrivesse le storie di Fantomius. Si tratta di saghe concepite dalla mente di un singolo autore, un po' come Pippo Reporter.

                      Ci sono altri tipi di saghe, che sono state concepite sin dall'inizio per essere sviluppate da più autori, come PK e DD, per le quali questo discorso non vale. Anche se ritengo necessario un minimo di coordinazione fra gli autori per mantenere un minimo di coerenza sia nella continuity interna della saga che nei toni e nelle caratterizzazioni dei personaggi.

                      In generale, per la ripresa di trame o personaggi da storie precedenti di altri autori, non posso dire se sono a favore o contrario, dipende dal tipo di storia e da come viene fatto. Per esempio, ho apprezzato come nell'Ultima Avventura di Artibani venissero ripresi i terremotari di Barks, e come Vito Stabile in una storia su Amelia abbia riutilizzato il concilio delle streghe della storia di Artibani. Forse in questo caso il risultato è stato positivo in quanto non si trattava di veri e propri sequel ma di riferimenti.

                      Altro discorso vale per personaggi che, dopo le prime apparizioni, sono stati utilizzati dallo stesso autore che li ha inventati in maniera più "universale", facendoli diventare a tutti gli effetti membri del cast Disney. In questi casi è naturale che anche altri autori comincino a usare i personaggi, come è successo per Brigitta, Filo, Trudy, Plottigat, Umperio Bogarto, e tanti altri. Anche in questi casi, tuttavia, ritengo necessario che gli autori che riutilizzano personaggi non ideati da loro siano attenti a non snaturarli.



                      « Ultima modifica: Giovedì 17 Dic 2015, 22:00:38 da Yugo »
                      "Sarà un gran brutto giorno, quando io mi arrenderò a una semplice super potenza!"

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                        Re: Le continuity che vorreste
                        Risposta #10: Giovedì 17 Dic 2015, 23:25:41
                        Ecco perché il fumetto Disney resta ancorato ai soliti personaggi: quando ne trova di eccellenti non li utilizza, per paura di 'ferire' la sensibilità di tanti lettori che li amano a tal punto da non volerli più rivedere ::)

                        Perché sono personaggi (non-canonici) tanto amati? Azzardo un'ipotesi: perché non sono stati abusati in nome di una fantomatica continuity.

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                          Re: Le continuity che vorreste
                          Risposta #11: Venerdì 18 Dic 2015, 12:53:05
                          Bisogna intendersi sul significato delle parole.

                          Ho riflettuto sulla scorta dei vostri interessanti interventi.
                          I personaggi Disney sono diventati quelli che amiamo tanto perche' frutto di un' evoluzione continua basata sulla consuetudine, il ripetersi di certe caratteristiche  rigorosamente non scritte, che ogni autore ha potuto sviluppare.
                          E' una continua evoluzione che ha pian piano introdotto nuovi personaggi nello stesso modo, inseriti una volta si e' verificato che ci stavano bene ed hanno continuato storia dopo storia.  Si sono costruiti la loro importanza storia su storia giovandosi dell esperienza precedente. La consuetudine ha voluto anche che ogni vicenda fosse slegata quindi il carattere viene fuori allo stesso modo per consuetudine. Cosi' e' accaduto per tutti i personaggi fissi da Paperone ad Umperio Bogarto.  Sviluppi di un certo respiro su questi personaggi richiedono piu' storie collegate ( dalla semplice storia in piu' puntate  a sequel miniserie o che dir vogliate, ed in questo ci metto tutto : Reginella, Pk, Paperinik, la saga di Rosa, Pippo reporter ...). Tutti discendono a latere dal filone evolutivo principale ma al loro interno possono avere o non avere diversi gradi di continuity (pensiamo a PK, il Paperinik classico, la Spada di ghiaccio, il Papersera...) . Punto fermo e' che nessun filone o saga puo' pretendere di andar contro il filone principale costruito con la consuetudine, proprio perche' da quello deriva. Esso per forza di cose e' elastico, dovendo 'accontentare tutti'.

                           Ecco perche' se si inventa una storia con Sganga e Brigitta essa dovra' di per se rispondere solo alla consuetudine elastica che nel tempo ha formato i due personaggi, se la si inserisce in una serie potremo avere punti fissi suoi propri. Ad esempio nella 'premiata ditta' essi collaborano, in una storia classica cio' e' tipico, ma non obbligatorio. Allo stesso modo nonna Papera la chiameremo Elvira Coot nella saga di Rosa ma saremo liberi di considerarla sorella di Paperone nel filone principale.

                          Dunque tutto tipico, ma non obbligatorio, nel filone principale frutto di consuetudini consolidate - che mai ovviamente snaturano i personaggi : si e' mai visto inventare un passato x Paperone diverso dal self made man ?

                          Fermo questo, nei filoni derivati  puo' esservi la continuity che si vuole al grado voluto, anche costruendo cio' che si vuole sui partecipanti alle Paperolimpiadi. Per essi come per altri personaggi estemporanei saremo chiaramente piu' liberi di giocare sul loro carattere - perche' non dovra` fare i conti con la LUNGA CONSUETUDINE dei personaggi fissi che amiamo.

                          Tornando dunque al significato delle parole con cui ho cominciato, ignoro per chiarezza il termine continuity per il filone principale - che storicamente infatti non si poneva il problema ne' - credo - se lo deve porre oggi. Nei sottofiloni, massima liberta' di utilizzarla nel suo pieno senso di donrosiana rigorosita' se piace ---  ::)
                          « Ultima modifica: Venerdì 18 Dic 2015, 13:28:16 da dr.Strano »
                          'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                          'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                            Re: Le continuity che vorreste
                            Risposta #12: Venerdì 18 Dic 2015, 15:22:36
                            Un esempio per queste ultime righe:
                            l'atleta sud coreano ma calisotiano d'adozione, Kim Don Ling, non è più riapparso dalla fine delle Paperolimpiadi: ne Romano Scarpa, il suo creatore, né altri autori hanno mai pensato di riprenderne le gesta sebbene molti interrogativi meriterebbero delle risposte.
                            Onestamente?

                            Ma anche no!
                            Non lo voglio sapere, né mi interessa.

                            Il bello del fumetto Disney - che, ricordiamolo, è concepito esattamente in questo modo, non per creare una trama a maglie fitte e intricate dove ogni singola cosa deve trovare una risposta e un posizionamento - è anche questo: il poter immaginare liberamente l'eventuale prosieguo di una storia, senza costrizioni, senza visioni assolute, senza forzature. E' un mondo fresco e allegro, non è la rappresentazione unica e assoluta dei personaggi di cui pure si narrano le gesta.
                            Se voglio una telecronaca 24h/365g dagli albori della civiltà ad oggi, preferisco comprarmi un buon libro di storia. Oppure rivolgermi ad altri fumetti che abbiano queste caratteristiche. Il fumetto Disney (e il mondo Disney in generale) non è concepito in un'ottica di continuity, e da questo bisogna partire per apprezzarlo appieno. Altrimenti, facciamoci tutti un favore e rivolgiamoci ad altri orizzonti, che sicuramente ne avremmo maggior giovamento.

                            Ma la magia di un "...e vissero per sempre felici e contenti", no?!?

                            Vogliamo seriamente questo? Che si dica tutto, ma proprio tutto, per saziare la *nostra* ingordigia? La capacità di volare con la fantasia dopo i fatti accaduti, ancor più che durante, non conta niente?
                            Ricordate i racconti intorno al fuoco di Nonna Papera? Quanto fantasticava il parentado dopo la fine di un racconto (o addirittura tra un tempo e l'altro)?
                            Applausi a scena aperta! [smiley=other_bow.gif]


                            Ecco perché il fumetto Disney resta ancorato ai soliti personaggi: quando ne trova di eccellenti non li utilizza, per paura di 'ferire' la sensibilità di tanti lettori che li amano a tal punto da non volerli più rivedere ::)
                            Dissento fortissimamente!
                            Si tratta, come dicevo prima, di rispettare lo spirito dell'universo narrativo in questione, non di paura di ferire la sensibilità dei lettori.

                            Il fumetto Disney non è seriale, e semmai un giorno dovesse diventarlo, allora non sarà più la stessa cosa, perchè avrà un impianto completamente diverso. Magari sarà comunque bello e interessante, ma si abbia la decenza di dargli, oltre all'impianto diverso, anche un altro nome.
                            « Ultima modifica: Venerdì 18 Dic 2015, 15:23:11 da Paperinika »

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                              Re: Le continuity che vorreste
                              Risposta #13: Venerdì 18 Dic 2015, 18:49:30

                              Fortuna che Carl Barks cambiò idea circa l'utilizzazione di un personaggio che sarebbe dovuto comparire una sola volta con il rischio di restare nella sola mente di qualche lettore di ottima memoria come "quel vecchio e burbero zio di tanti anni fa che..."

                              Non credo ebbe timori di banalizzare il personaggio ne di allungare troppo la corda.
                              Che mondo sarebbe senza Zio Paperone? :o
                              Sicuramente un mondo molto più povero (in tutti i sensi) ::)

                              Tornando a Kim, alle persone non interessate all'evoluzione della sua storia con Chen, vorrei chiedere come hanno reagito al prosieguo della storia fra Paperino e Reginella: anche in quel caso sarebbe stato meglio un one shot?

                              In ogni caso, al di là delle romanticherie, perché non dovrebbe farvi piacere vedere due bei personaggi, due facce 'nuove' (lo virgoletto perché, pur essendolo di fatto, sono comunque comparsi nel 1988) nel quotidiano della commedia paperopolese? Se vi è entrata (fra alti e bassi) Paperetta, perché la stessa occasione non dovrebbe essere data a due suoi coetanei (visto che, oltretutto, i paperi teenager fra i 15 e i 20 anni scarseggiano tra protagonisti dei fumetti Disney)?

                              Dissento fortissimamente!
                              Si tratta, come dicevo prima, di rispettare lo spirito dell'universo narrativo in questione, non di paura di ferire la sensibilità dei lettori.
                              Infatti la mia era una constatazione ironica: se gli autori temessero davvero ciò staremmo ancora fermi a Topolino che sogna di essere Lindbergh!
                              « Ultima modifica: Venerdì 18 Dic 2015, 19:12:08 da leo_63 »

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                                Re: Le continuity che vorreste
                                Risposta #14: Venerdì 18 Dic 2015, 19:11:31
                                Fortuna che Carl Barks cambiò idea circa l'utilizzazione di un personaggio che sarebbe dovuto comparire una sola volta con il rischio di restare nella sola mente di qualche lettore di ottima memoria come "quel vecchio e burbero zio di tanti anni fa che..."

                                Non credo ebbe timori di banalizzare il personaggio ne di allungare troppo la corda.
                                Che mondo sarebbe senza Zio Paperone? :o
                                Sicuramente un mondo molto più povero (in tutti i sensi) ::)

                                Tornando a Kim, alle persone non interessate all'evoluzione della sua storia con Chen, vorrei chiedere come hanno reagito al prosieguo della storia fra Paperino e Reginella: anche in quel caso sarebbe stato meglio un one shot?
                                Le storie che riprendono i personaggi nuovi (come Zio Paperone, visto che lo citi), o più in generale i seguiti, si scrivono se ci sono le motivazioni per farlo, se dietro c'è già l'idea per una storia valida e all'altezza della precedente. Non perchè semplicemente uno pensa "bello questo personaggio, riutilizziamolo". Casty ha espresso più volte questo concetto, e per quel che mi riguarda, ha ragione da vendere.

                                Hai citato Reginella, e ti rispondo che sì, ho apprezzato i seguiti. Innanzitutto perchè sono di ottima fattura, e secondo perchè non ripartono pedissequamente dalla fine del precedente "episodio". In mezzo passa tanto tempo, non si può fare un confronto con quello che ho letto prima; davvero, leggere che "Chen ha avuto problemi burocratici per il visto" mi fa dubitare che noi si abbia mai considerato il fumetto Disney alla stessa maniera. Evidentemente - e chiaramente, meno male - è questione di punti di vista, ma io una visione così "pignola" (passami il termine, spero non me ne vorrai) proprio non riesco a concepirla. Non per i fumetti Disney.


                                Il tutto senza offesa, spero di non aver esagerato. ;)



                                In ogni caso, al di là delle romanticherie, perché non dovrebbe farvi piacere vedere due bei personaggi, due facce 'nuove', nel quotidiano della commedia paperopolese? Se vi è entrata (fra alti e bassi) Paperetta, perché la stessa occasione non dovrebbe essere data a due suoi coetanei (visto che, oltretutto, i paperi teenager fra i 15 e i 20 anni scarseggiano tra protagonisti dei fumetti Disney)?
                                Ma quello che non capisco è che bisogno c'è di scomodare proprio loro due.
                                « Ultima modifica: Venerdì 18 Dic 2015, 19:13:27 da Paperinika »

                                 

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