Non avevo mai commentato qui? Strano!
Ovviamente l'uso del personaggio dipende molto dall'autore, ma indubbiamente ci sono delle caratteristiche tipiche nei personaggi che generalmente nelle storie non vengono alterate. Quindi proviamo:
1-Zio Paperone, in assoluto. La sua brama di denaro in realtà ha spesso secondi fini: il sapore dell'avventura, e le emozioni che questa regala.
2-Topolino, quello di Gottfredson, soprattutto seconda maniera, quello più adulto e maturo. Ovviamente anche quello di Scarpa e di Casty, e di quei pochi altri sceneggiatori che sono riusciti a non renderlo il perfettino noioso.
3-Pippo/Paperoga - Paperino. I primi due li considero simili nei loro rispettivi mondi: folli, spesso sottovalutati nelle loro (in)capacità, simpatiche spalle dei protagonisti (ma ottimi anche da soli).
Su Paperino invece ho qualche riserva: spesso e volentieri è reso dagli autori in maniera abbastanza pessima: fastidioso, pigro fino al midollo. Nulla che abbia a che vedere con il grande Paperino di Barks o di Taliaferro.
Menzione speciale per Archimede e Pico de Paperis, personaggi non molto diversi (l'uno pratico, l'altro teorico), che mi piacciono molto ma che non entrano in classifica per un soffio; nonché per Macchia Nera, il Lupo, Amelia e Cuordipietra Famedoro, i miei villain preferiti.