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Le palandrane di PdP

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    Re: Le palandrane di PdP
    Risposta #135: Martedì 23 Set 2014, 16:03:17
    Ad una svendita del 1902, barattando il suo costosissimo vestito per 5 sterline [smiley=mm1.gif]

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      Re: Le palandrane di PdP
      Risposta #136: Martedì 23 Set 2014, 16:56:29
      Ad una svendita del 1902, barattando il suo costosissimo vestito per 5 sterline [smiley=mm1.gif]

      Ma non era una svendita, a Paperone viene proposto di barattare il suo vestito per la palandrana da un venditore di indumenti di seconda mano e lui rifiuta sdegnato finchè all'offerta non vengono aggiunte le 5 sterline ;)

      Per chi non lo sapesse, la scena in questione si vede nella storia "Il miliardario di Colle Fosco", capitolo nono della Saga!
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        Re: Le palandrane di PdP
        Risposta #137: Mercoledì 24 Set 2014, 10:53:24

        Ma non era una svendita, a Paperone viene proposto di barattare il suo vestito per la palandrana da un venditore di indumenti di seconda mano e lui rifiuta sdegnato finchè all'offerta non vengono aggiunte le 5 sterline ;)

        Nelle storie che leggevo da bambina (in particolare penso a "zio Paperone e il vello d'oro") Paperone affermava di averla acquistata "ad un'asta d'occasione nel Klondike".
        Essendo un ben preciso riferimento barksiano, non credo che Don Rosa lo abbia ignorato così pesantemente. Sospetto quindi che "l'asta d'occasione nel Klondike" sia frutto della traduzione dell'epoca (probabilmente opera di Guido Martina, che non di rado aggiungeva del suo nelle traduzioni, e spesso le sue aggiunte erano particolarmente felici (*) ), e che l'originale o non facesse riferimento alla località o parlasse della Scozia. Quanto ad "asta d'occasione" potrebbe anche questo essere una traduzione non troppo letterale.

        Appello a chi possiede "the golden fleece" in originale: quale origine attribuisce Barks alla palandrana?


        (*)  vedi il Professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California)
        « Ultima modifica: Mercoledì 24 Set 2014, 14:15:22 da Brigitta_McBridge »
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          Re: Le palandrane di PdP
          Risposta #138: Mercoledì 24 Set 2014, 11:52:06


          Appello a chi possiede "the golden fleece" in originale: quale origine attribuisce Barks alla palandrana?

          La frase dovrebbe essere questa:

          "Here I am, still wearing this old broadcloth that I bought at a rummage sale in Scotland in 1902!"

          Il riferimento alla Scozia è presente in tutte le edizioni italiane in mio possesso, la più vecchia però è quella di ZP 5 del 1988.

          Ma la Scozia c'è anche su topolino story n.8, che ristampa la storia così com'è apparsa rimontata su Topolino 136 del 1956

          edit: ecco la tavola originale ;)
          http://www.heliotricity.com/images/scrooge1/IMG_1509.gif
          « Ultima modifica: Mercoledì 24 Set 2014, 12:01:23 da bacci88 »

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            Re: Le palandrane di PdP
            Risposta #139: Mercoledì 24 Set 2014, 12:34:42

            Nelle storie che leggevo da bambina (in particolare penso a "zio Paperone e il vello d'oro") Paperone affermava di averla acquistata "ad un'asta d'occasione nel Klondike".
            Essendo un ben preciso riferimento barksiano, non credo che Don Rosa lo abbia ignorato così pesantemente. Sospetto quindi che "l'asta d'occasione nel Klondike" sia frutto della traduzione dell'epoca (probabilmente opera di Guido Martina, che no di rado aggiungeva del suo nelle traduzioni, e spesso le sue aggiunte erano particoarmente felici (*) ), e che l'originale o non facesse riferimento alla località o parlasse della Scozia. Quanto ad "asta d'occasione" potrebbe anche questo essere una traduzione non troppo letterale.

            Appello a chi possiede "the golden fleece" in originale: quale origine attribuisce Barks alla palandrana?


            (*)  vedi il Professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California)
            Scusate il lieve e temporaneo OT, ma qual'era il problema con il Prof. Sentimento Cuorcontento?

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              Re: Le palandrane di PdP
              Risposta #140: Mercoledì 24 Set 2014, 12:43:08

              Il riferimento alla Scozia c'è anche nel cartonato Io Paperino del 1971, la cui traduzione è la stessa di Topolino Story 8 e, dunque, di Topolino 136.

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                Risposta #141: Mercoledì 24 Set 2014, 13:18:14
                Scusate il lieve e temporaneo OT, ma qual era il problema con il Prof. Sentimento Cuorcontento?

                Beh che è un'invenzione (probabilmente) di Guido Martina!
                Testa Quadra traduce Plain Awful, cioè "una totale schifezza", mentre il prof. in inglese si chiama Rhutt Butlah!
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                  Re: Le palandrane di PdP
                  Risposta #142: Mercoledì 24 Set 2014, 14:14:32
                  Il riferimento alla Scozia c'è anche nel cartonato Io Paperino del 1971, la cui traduzione è la stessa di Topolino Story 8 e, dunque, di Topolino 136.
                  Allora forse sono io che ricordo male e il Klondike (rigorosamente senza "y") non c'era neppure in italiano... ci sta. Comunque sull' "asta d'occasione" sono sicura.
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                    Re: Le palandrane di PdP
                    Risposta #143: Mercoledì 24 Set 2014, 15:15:11
                    Comunque sull' "asta d'occasione" sono sicura.

                    Anche se nella prima traduzione del 1956 compare solo la parola 'asta', sia all'inizio della storia ("Ed ecco, invece! Io indosso ancora questa vecchia palandrana acquistata in un'asta in Scozia nel 1902") che alla fine ("E addio a questa vecchia palandrana, comprata a un'asta nel 1902")

                    In ZP 5 le prime modifiche: nella prima frase l'asta diventa 'svendita' e la palandrana 'vecchio abito di panno': "Eccomi qui, con indosso questo vecchio abito di panno comprato ad una svendita in Scozia nel 1902" mentre nella seconda frase Paperone dice 'vecchia giacca di panno': "E addio a questa vecchia giacca di panno che ho comprato in Scozia nel 1902".

                    In ZP 78 cambia ancora la prima frase (la svendita torna ad essere un'asta e il vecchio abito una palandrana): "Ed invece, ecco che ancora indosso questa vecchia palandrana, acquistata a un'asta in Scozia nel 1902" mentre la seconda riprende esattamente la prima versione del 1956.

                    Dunque la palandrana è chiamata anche abito o giacca di panno mentre l'asta è chiamata anche svendita.
                    Che poi la traduzione di 'rummage sale' dovrebbe essere 'mercatino' se non 'mercatino dell'usato'.
                    « Ultima modifica: Mercoledì 24 Set 2014, 15:22:50 da leo_63 »

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                      Re: Le palandrane di PdP
                      Risposta #144: Mercoledì 24 Set 2014, 19:09:54
                      In effetti la traduzione esatta è "mercatino" e si può definire senza problemi anche "mercatino dell'usato", come ha giustamente fatto notare Cornelius.

                      La cosa avrebbe senso, dal momento che nel nono capitolo della Saga la palandrana viene presa in un negozietto con l'insegna "indumenti di seconda mano" (vediamo se riesco a trovare l'insegna originale).

                      Sarebbe curioso sapere in che anno è collocato temporalmente il capitolo in questione, perchè se è 1902 allora tutto torna, mentre se così non fosse potremmo ipotizzare, anche se sembra strano, che il riferimento nella storia del vello d'oro sia sfuggito al Don.

                      Edit: insegna originale trovata, c'è scritto "Rummage Shoppe".

                      Penso che a questo punto si possa dire che all'epoca vi fu una certa libertà di traduzione... ::)
                      « Ultima modifica: Mercoledì 24 Set 2014, 19:13:38 da cicciochicco80 »
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                        Re: Le palandrane di PdP
                        Risposta #145: Mercoledì 24 Set 2014, 19:43:08
                        Edit: insegna originale trovata, c'è scritto "Rummage Shoppe".

                        Eccola :)

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                          Re: Le palandrane di PdP
                          Risposta #146: Giovedì 25 Set 2014, 09:59:37
                          Ad una svendita del 1902, barattando il suo costosissimo vestito per 5 sterline [smiley=mm1.gif]
                          Ecco, se si vuole fare una critica a Don Rosa su questo episodio secondo me bisogna tener presente che all'epoca la sterlina aveva un valore molto superiore a quello attuale; basti pensare che per una lira sterlina, dopo la Prima Guerra Mondiale, ci volevano oltre cento lire italiane (da qui derivò l'obiettivo della famosa Quota 90 imposto da Mussolini nella politica monetaria).
                          In questo sito è possibile fare il confronto tra il valore della sterlina in un due diversi momenti della storia. Il confronto fra il 1902 e il 2014 dice che il valore di un bene di consumo (commodity real price) che nel 1902 costava £ 5 oggi sarebbe di £ 473.60! Non c'è che dire, l'affarone è stato fatto da Paperone, non dal venditore di abiti usati!
                          « Ultima modifica: Giovedì 25 Set 2014, 10:00:01 da giona »
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                            Re: Le palandrane di PdP
                            Risposta #147: Giovedì 25 Set 2014, 12:38:52
                            Ecco, se si vuole fare una critica a Don Rosa su questo episodio secondo me bisogna tener presente che all'epoca la sterlina aveva un valore molto superiore a quello attuale; basti pensare che per una lira sterlina, dopo la Prima Guerra Mondiale, ci volevano oltre cento lire italiane (da qui derivò l'obiettivo della famosa Quota 90 imposto da Mussolini nella politica monetaria).
                            In questo sito è possibile fare il confronto tra il valore della sterlina in un due diversi momenti della storia. Il confronto fra il 1902 e il 2014 dice che il valore di un bene di consumo (commodity real price) che nel 1902 costava £ 5 oggi sarebbe di £ 473.60! Non c'è che dire, l'affarone è stato fatto da Paperone, non dal venditore di abiti usati!

                            Beh, l'abito che Paperone scambia con la palandrana È un abito di lusso di cui va molto fiero. Al giorno d'oggi un abito di lusso fatto a mano può arrivare a costare molto più di 473 sterline. Possiamo immaginare che Paperone, volendo indulgere per una volta in una spesa finalizzata a far bella figura al suo rientro in Scozia, abbia acquistato un abito costoso (dopo aver ferocemente mercanteggiato con il sarto). Potrebbe averlo pagato, per fare un esempio, 4 sterline con lo sconto, poi di fronte ad una offerta "onesta" da parte del tipo del mercatino non ha rinunciato ad un guadagno.

                            Più che altro viene da chiedersi cosa se ne faccia il rigattiere di un abito del genere, e perché sia disposto a pagarlo una cifra simile...
                            « Ultima modifica: Giovedì 25 Set 2014, 12:40:17 da Brigitta_McBridge »
                            I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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                              Re: Le palandrane di PdP
                              Risposta #148: Giovedì 25 Set 2014, 12:49:21

                              Possiamo immaginare che Paperone, volendo indulgere per una volta in una spesa finalizzata a far bella figura al suo rientro in Scozia, abbia acquistato un abito costoso (dopo aver ferocemente mercanteggiato con il sarto). Potrebbe averlo pagato, per fare un esempio, 4 sterline con lo sconto, poi di fronte ad una offerta "onesta" da parte del tipo del mercatino non ha rinunciato ad un guadagno.

                              Non vorrei sbagliare, ma se non ricordo male lo Zione non lo ha comprato l'abito di lusso con cui si ripresenta in Scozia.

                              Infatti dovrebbe averlo avuto in regalo. Lo stesso Zio Paperone dice che avere in regalo qualcosa, è un privilegio che spetta alle persone importanti ;D

                              Ma ripeto. Non ci metto la mano sul fuoco, ma dovrebbe essere così. Appena possibile, confermo quanto affiora dai miei ricordi :P ;)


                              Ricordavo bene

                              Paperone cita queste testuali parole, alla domanda sul prezzo dell'abito di lusso: "Errore! Me l'ha regalato un sarto in cerca di prestigio! La gente ricca gode di certi privilegi!" ;D ;)
                              « Ultima modifica: Giovedì 25 Set 2014, 13:34:05 da uncle_carl »

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                                Re: Le palandrane di PdP
                                Risposta #149: Giovedì 25 Set 2014, 15:41:41

                                Beh, l'abito che Paperone scambia con la palandrana È un abito di lusso di cui va molto fiero. Al giorno d'oggi un abito di lusso fatto a mano può arrivare a costare molto più di 473 sterline. Possiamo immaginare che Paperone, volendo indulgere per una volta in una spesa finalizzata a far bella figura al suo rientro in Scozia, abbia acquistato un abito costoso (dopo aver ferocemente mercanteggiato con il sarto). Potrebbe averlo pagato, per fare un esempio, 4 sterline con lo sconto, poi di fronte ad una offerta "onesta" da parte del tipo del mercatino non ha rinunciato ad un guadagno.

                                Più che altro viene da chiedersi cosa se ne faccia il rigattiere di un abito del genere, e perché sia disposto a pagarlo una cifra simile...
                                In realtà nelle vignette prima Paperone spiega che "me l'ha regalato un sarto in cerca di prestigio, la gente ricca gode di questi privilegi"

                                EDIT: Ops, anticipato :)
                                « Ultima modifica: Giovedì 25 Set 2014, 15:42:15 da Pandrea »

                                 

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