Avendo iniziato a leggere fumetti Disney nei primi anni 80 appartengo a quella generazione di lettori che non conoscevano i nomi dei disegnatori o degli sceneggiatori. Ovviamente riconoscevo i disegni di due o tre autori dai tratti caratteristici (Asteriti, Chierchini, Gatto, Cavazzano, De Vita), mentre le storie le dividevo in belle (Cimino, Scarpa), brutte, corte, avventurose, investigative, ma non avevo la minima idea di chi si celasse dietro tutto questo.
Anzi in tutta onestà fino a poco tempo fa non conoscevo la maggiorparte degli artisti che con i loro fumetti mi avevano intrattenuto per tanti anni. Almeno fino a quando sono arrivato su questo forum di veri appassionati Disney. Leggendo i vari post, mi sono riavvicinato al mondo dei fumetti dopo anni di pausa e ho imparato a riconoscere tanti autori, mi si è aperto un universo davanti agli occhi.
Oggi sarebbe più difficile riconoscere un disegnatore (di quelli della "nouvelle vague")senza informazioni aggiuntive, perchè ritengo che, con le dovute eccezioni, i tratti si siano fortemente omologati e che la nuova generazione sia direttamente o indirettamente ispirata allo stile di Cavazzano, il che non è sempre un bene. Ad uno sguardo superficiale e per un lettore "casual" (come me) che non ha l'occhio lungo, forse i disegni sono migliorati rispetto al passato, a livello puramente estetico , però secondo me si sta perdendo qualcosa, manca un pizzico di inventiva e originalità, ecco perchè sono tra coloro che apprezzano i tratti di Asteriti, Gatto, Chierchini o quelli di Casty, della Ziche, che nel bene e nel male , li distinguono da un mucchio di (bravissimi) cloni.
Concordo però con chi dice che spesso conoscere il nome ci influenzi in qualche modo, di solito si tende a perdonare qualcosa a chi si è guadagnato la stima con tante altre storie di alto livello, credo sia assolutamente normale.