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E' questo che non ha senso. Nella continuity Disney Rosa vale tanto quanto Cimino, Scarpa, Martina o chiunque altro. Lui ha avuto il merito di strutturare queste storie in una continuity più o meno solida, ma questo non o qualifica più di altri, anzi.


Eh, in effetti lui che cavalca un leone è perfettamente liscio

wait. Io mica metto in discussione la non-continuity disneyana, a me della ricerca ossessiva della "storia unica" non me ne frega niente. Ciò non significa che io consideri il lavoro di Rosa, a livello strettamente personale, la storia di Paperone per eccellenza. L'universo papero "per me" è il suo, quindi possiamo definirlo dogmatico nei miei riguardi. Che io mi goda volentieri anche altre storie è un altro discorso (amo anche il Paperone martiniano per esempio), come anche so che la ricerca di una continuity è una cosa che non ha senso.

Riguardo a Roosevelt la mia non è una critica nelle azioni più o meno credibili di un fumetto. La divinizzazione di un personaggio politico realmente esistito per me è andare un po' oltre, specialmente se ha, tra le tante cose buone che non nego, tanti "lati oscuri", e ne aveva Roosevelt. Grandissimo uomo eh, con una vita "larger than life", ma ho apprezzato poco lo schierarsi così apertamente da parte di Rosa.

Nella continuity Disney Rosa vale tanto quanto Cimino, Scarpa, Martina o chiunque altro. Lui ha avuto il merito di strutturare queste storie in una continuity più o meno solida, ma questo non o qualifica più di altri, anzi.

Appunto, è questo il merito specifico di Don Rosa. Non lo qualifica più di altri autori, certo, ma è il suo merito.

Riguardo a Roosevelt la mia non è una critica nelle azioni più o meno credibili di un fumetto. La divinizzazione di un personaggio politico realmente esistito per me è andare un po' oltre, specialmente se ha, tra le tante cose buone che non nego, tanti "lati oscuri", e ne aveva Roosevelt. Grandissimo uomo eh, con una vita "larger than life", ma ho apprezzato poco lo schierarsi così apertamente da parte di Rosa.

Io non credo che la politicizzazione del fumetto possa fargli del male, alla fin fine si tratta di un lato culturale come altri e non sarebbe la prima volta (Topolino contro nazisti e comunisti non è una novità). Poi bisogn considerare il contesto americano, dove Roosevelt è una icona assoluta, qualcosa che quasi trascende la politica stessa (come Washington e Lincoln), e si sa quanto gli americani siano fissati con quel brandello di storia che hanno 

Infatti, stavo per dirlo io.
Per gli americani Roosevelt è una sorta di icona, una specie di semidio.
Vedasi Una Notte al Museo e relativi sequel.

O, per amor di completezza, un recente episodio dei Simpson in cui Chalmers, Bart, Milhouse e altri vanno alla ricerca dei perduti occhiali di Roosevelt, poi i ragazzi formano una confraternita che giura di basarsi sugli ideali di vita rooseveltiani (fino al successivo episodio, ovvio) tanto da occupare la scuola per evitare il licenziamento del Sovrintendente Chalmers...