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Esce domani la nuova serie della Bonelli, ideata da Bruno Enna, ambientata in America negli anni '70 e con protagonista un nativo indiano.

Io però il primo numero l'ho trovato oggi. Vedremo un po', se mi fulmina seguirò questa serie (la prima della Bonelli da un bel po' che non ha una data di scadenza prevista, mi pare).

Così a naso non mi ispira molto, mi sembra troppo sul genere di cose come Walker Texas Ranger o Renegade. Tuttavia gli darò una possibilità (e magari anche più di una) per almeno tre buoni motivi: a) Il fatto che la Bonelli ci deve credere molto dato che è la prima serie "a scadenza indeterminata" da un bel po' di anni. b) Bruno Enna che come tutti ben sappiamo è un ottimo sceneggiatore. c) L'ambientazione fra i nativi americani mi richiama alla mente Magico Vento, a mio avviso la migliore serie a fumetti italiana da parecchi anni a questa parte.

Da quel che si vede e si legge in giro, dalle interviste all'autore, non mi convince molto, mi sa un po' di vecchio, o meglio di fuori tempo massimo. Oltre al fatto che l'ambientazione non è di quelle che mi attirano particolarmene. Ma ovviamente sono impressioni che non contano nulla fin quando non avrò qualcosa di concreto per giudicare. Per cui, siccome enna è uno che ci sa fare, comincerò a seguirla e poi si vedrà, spero in una bella sorpresa (dopodichè potrò segare julia per continuare a seguire saguaro!)

Preso e letto.
Mi è piaciuto, e TANTO.
Le tavole finali, che evidenziano come il protagonista cerchi di attaccarsi alle sue tradizioni pur essendosene allontanato e non credendoci piú davvero, sono veramente notevoli. E i personaggi sono parecchio interessanti.
E il navajo è pure corretto, sia pure senza i diacritici. Giustamente, visto che sarebbe stata un'inutile complicazione per i non specialisti... ma è un tocco che ho gradito.
Maledetto Enna, altri soldi in meno a fine mese!

Ciao a tutti. Scusate l'intromissione, ma volevo segnalare la nascita del forum e del sito dedicati a Saguaro.

Sito: http://www.nuovainformatica.net/saguaro/index.php
Forum: http://saguaroforum.forumup.it

Se vorrete postare anche li le vostre impressioni sulla serie ne saremmo onorati.

Spero, con queste segnalazioni, di non aver infranto alcuna regola del vostro bellissimo forum... ma se così fosse vi chiedo scusa e prego gli amministratori di eliminare il messaggio senza problemi.

Vi aspettiamo!!!  

Bello è bello, ma è ... banale.

Al posto del protagonista poteva esserci Chuck Norris, o Ken il Guerriero, o Violence jack che sarebbe stato uguale.

Anzi no, quelli che ho citato sono meno "generici", hanno una personalità, hanno carattere, non sono semplici comparse come questo Saguaro che non 'buca lo schermo', non rimane impresso, è uno qualsiasi.

Non credo che prenderò il prossimo, mi spiace :(

L'avevo comprato venerdì, ma non ho avuto tempo (per ovvi motivi! ) di leggerlo fino a... stanotte!

Che dire? La storia mi è sembrata una sequela di luoghi comuni (i motociclisti cattivi, i poliziotti o stupidi o corrotti, il protagonista accusato ingiustamente, ecc. ecc.), quindi abbastanza deludente per essere un numero uno; però c'è qualcosa "tra le righe" che sembra essere interessante...

Quindi, penso che arriverò almeno al numero tre, poi si vedrà...

(D'altra parte, l'ho comprato solo perché è scritto da Bruno Enna - e perché un numero uno Bonelli si compra sempre! - ma, a dire la verità, non è che mi attirasse più di tanto...)

c'è qualcosa "tra le righe" che sembra essere interessante...

L'unica cosa mi pare che potrebbe essere la "magia" pellerossa, ma per quello c'era già Magico Vento, sarebbe solo un'altra citazione.

Secondo me, è proprio la caratterizzazione del personaggio, troppo "serio" a essere un pericoloso autogol.

Con una caratterizzazione meno cupa e assoluta, poteva uscirne un buon personaggio e un buon albo, ma così mi pare solo "vuoto", non ha tic, non ha segni distintivi, non ha carattere, è solo banalmente "eroico contro voglia".

No, se c'è di mezzo la magia, smetto fin da subito!

Le cose interessanti potrebbero essere la cultura pellerossa (o quello che ne è rimasto negli anni 70), il passato di Thorn, il suo rapporto con il padre, con gli altri personaggi e con gli altri autocnoni (a proposito, viene usata proprio questa parola! Grande Enna, si vede che viene dalla Disney!!!)...
Certo che se in tutte le storie ci saranno di mezzo solo mafiosi, corrotti e delinquenti vari, mi passerà presto la voglia di leggerlo... :(

Boh.
Per come abbiamo imparato a conoscerlo, Enna direi che è più interessato alle emozioni, che non alla magia teatrale, quindi se dovesse esserci, sarebbe funzionale ad uno svolgimento del genere.

Comunque, in un albo come questo, mi sarei aspettato molta più carne al fuoco, attualmente abbiamo i paesaggi di Tex, i criminali di Nick Rider e di Tex, l'ambientazione da "Starsky & Hutch", e un protagonista che è alternativamente "Rambo", "Walker Texas Ranger" e un miscuglio di "Bud Spencer e Terence Hill", senza nessun guizzo caratteriale di almeno uno di essi.

Il mio dubbio rimane bello forte

L'ho letto e, come dice dippy, effettivamente è una sequela di luoghi comuni, niente di più di ciò che si è letto (o che si leggerebbe) mille volte su tex per dire, però la storia mi ha preso! Tant'è che l'ho letta d'un fiato. Spero che ci sia però qualcos'altro, di più "profondo" perchè se si tratta di avere una copia di walker texas ranger, no grazie. D'altra parte è il primo numero, enna non poteva certo scoprire tutto, ad esempio l'ambientazione anni '70 non si è praticamente notata, ma immagino e spero che avrà un ruolo più avanti.
Poi devo dire che anche il protagonista, nonostante l'unica espressione che possiede, alla steven seagal diciamo, mi sta simpatico.
Insomma, qualche altro numero lo prendo e poi vediamo come prosegue

Insomma, qualche altro numero lo prendo e poi vediamo come prosegue

Idem con patate. Sono proprio d'accordo con quello che hai scritto e i primi tre o quattro numeri almeno li prenderò di sicuro

Mi accodo alle vostre riflessioni. C'è un qualcosa di intrigante dietro al granitico protagonista... anche se guardando bene non si vede niente di particolarmente originale.
Vedremo nei prossimi numeri se la fiducia sarà stata ben riposta!

Strano e interessante allo stesso tempo come Bruno Enna, appassionato di libri di fantascienza e di vecchie serie televisive come The Twilight Zone, si sia lanciato in questo progetto che affronta tematiche totalmente differenti.

Forse è anche giusto mettersi in gioco con qualcosa di diverso, però quando penso a PK oppure ad altre storie Disneyane come  Paperino Paperotto e il grande sonno, infarcite di citazioni varie sull'argomento, resto convinto che questo sia il campo dove riesce a muoversi meglio. Non so forse l'avrei visto più adatto ad una serie come The Secret della Star Comics, ma non ho ancora letto Saguaro (che ad occhio e croce mi sembra a metà tra Magico Vento e Tex) quindi la mia è solo un'opinione personale, che probabilmente lascia il tempo che trova.

p.s. pare che al progetto prenderà parte anche Alessandro Pastrovicchio.

Comprato (unicamente perche', data un'occhiata agli autori, ho visto che lo sceneggiatore era Bruno Enna) e letto.
Che dire, se uno cerca una mezz'ora di lettura poco impegnativa e con molta azione, il prodotto raggiunge lo scopo. Se invece ci si aspetta qualcosa di innovativo o di semplicemente inconsueto, data la bravura di Enna nel suo campo (e, purtroppo, dato il tipo di personaggio, l'autore non puo' usare una delle frecce piu' acuminate del suo arco : l'umorismo), IMHO si rimane un po' delusi.
Sono pero' d'accordo con piccolobush, il protagonista, nonostante l'espressione monolitica (ma al contrario di Seagal-Rambo-Walker Saguaro parla parecchio), mi e' simpatico, e comunque comprero' almeno altri due numeri per vedere se la serie abbia a prendere percorsi inaspettati.