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Tra l'altro nelle storie estere sono molto più usati i personaggi storici di Gottfredson, mentre sono totalmente assenti eventuali personaggi inventati in quei paesi.

Cioè, intendi dire che se gli per esempio gli Inglesi hanno inventato un personaggio non lo usano più nemmeno loro?

Cioè, intendi dire che se gli per esempio gli Inglesi hanno inventato un personaggio non lo usano più nemmeno loro?

Nel senso che nemmeno li inventano

Cioè, intendi dire che se gli per esempio gli Inglesi hanno inventato un personaggio non lo usano più nemmeno loro?

Intendo che nemmeno li inventano e al contrario mantengono in vita personaggi storici andati perduti in Italia, come Eli Squick.

Questo è valido soprattutto per danesi ed olandesi. In Brasile sono stati inventati molti personaggi, anche se non molto celebri nel resto del mondo, come Gloria/Farfalla purpurea, la compagnia di José Carioca, la compagnia di Paperetta. L'unica ad aver valicato i confini brasiliani credo sia Paperbat.

Tra l'altro nelle storie estere sono molto più usati i personaggi storici di Gottfredson, mentre sono totalmente assenti eventuali personaggi inventati in quei paesi.

L'unica grande eccezioni sono i microcosmi di José Carioca e paperetta ideati in Brasile.

Vero, ora che ci faccio caso, praticamente all'estero non si inventano nuovi personaggi.
Questo è un altro punto a favore della produzione italiana. In pratica, oltre ai personaggi principali nati negli USA, il resto del cast è stato inventato qui, da altre parti non ci sono personaggi che vengono poi esportati ovunque ed entrano a far parte in maniera stabile della "banda Disney", ma solo personaggi secondari che ruotano intorno ai protagonisti e non hanno una propria autonomia nel resto del mondo.

Anche Josè Carioca, per dire, non è stato creato in Brasile, a differenza del suo contorno di amici, fidanzate, nipoti e rivali.

Unica eccezione forse è Paperbat, che è un personaggio un po' sui generis, io l'ho visto solo in storie straniere riportate su alcuni mensili come il vecchio "Paperinik e altri supereroi".

A proposito del fatto che gli stranieri sembrano rimasti al cast di Gottfredson e Barks: posto che esiterei un poco prima di fare asserzioni troppo categoriche sulla mancata inventivita' dei loro autori in anni recenti (tanto per dare qualche esempio, Rumpus McFowl ha tutto un suo ciclo, Ireyon e' apparsa poco, ma mi sembra decisamente valida, cosi' come mi sono parse decisamente valide - per quel che ne avevo letto anni fa in Germania - le storie del ciclo OMA, con una buona serie di comprimari; notevole che in tutte queste pagine I.N.D.U.C.K.S non si trovi un solo nome italiano di personaggio o serie), e' un fatto che molte delle storie danesi lette negli ultimi anni su Topolino  mi davano un senso di "claustrofobia". Mi riferisco alle varie storie in cui si ha qualche evento che in teoria dovrebbe coinvolgere piu' o meno tutti gli abitanti di Paperopoli e la cosa e’ resa da una piazza "piena" di Paperina, Gastone, Archimede, Paperone, Qui, Quo, Qua, magari anche Nonna Papera e Ciccio, o Jones, ma rigorosamente nessun altro (cosa che suggerirebbe una popolazione totale di meno di circa dieci persone; una vera metropoli, non c'e' che dire). Non ho voglia di cercare esempi precisi (anche perche' ho semirimosso dalla memoria molte di queste storie), ma spero si capisca a cosa mi riferisco.

Vorrei ricordare anche il folle personaggio di Oona

Io sarei curioso di vedere in Italia le storie di Michel Souris.

Vorrei ricordare anche il folle personaggio di Oona

oona quella tremenda, mi stava davvero simpatica.

Mi piacerebbe rivederla. 8-)

A proposito del fatto che gli stranieri sembrano rimasti al cast di Gottfredson e Barks: posto che esiterei un poco prima di fare asserzioni troppo categoriche sulla mancata inventivita' dei loro autori in anni recenti (tanto per dare qualche esempio, Rumpus McFowl ha tutto un suo ciclo, Ireyon e' apparsa poco, ma mi sembra decisamente valida, cosi' come mi sono parse decisamente valide - per quel che ne avevo letto anni fa in Germania - le storie del ciclo OMA, con una buona serie di comprimari;

Personalmente però mi riferivo a personaggi che siano diventati parte integrante del "cast ufficiale" e che abbiano superato i confini del proprio paese, cioè utilizzati anche da autori di altre nazioni.
Per intenderci, personaggi non originali americani tipo Brigitta, Filo Sganga, Lusky, Paperetta Ye Yè, lo stesso Paperinik, tutti inventati in Italia ma usati (alcuni abbastanza, altri raramente) anche all'estero.

I personaggi sopra citati, a quanto vedo, risultano comparire solo in storie di produzione locale, e semmai pubblicati da altri parti (in Italia a quanto vedo solo sul Mega, di questi personaggi ricordo solo Oona).

Ci sarebbe il Dottor Static, usato anche da Sisti qui

Ah, non sapevo del Dottor Static...caso unico comunque, a quanto vedo.

L'unica ad aver valicato i confini brasiliani credo sia Paperbat.

Vero, in effetti sembra l'unico personaggio brasiliano utilizzato anche fuori, anzi solo in Italia, secondo l'INDUCKS, con 14 storie prodotte qui.
Anche se praticamente l'unica storia in cui compare su Topolino libretto (le altre sono su "Paperinik") è la serie di Ultraheroes.

Io sarei curioso di vedere in Italia le storie di Michel Souris.

Leggendo la descrizione, è un fan dei fumetti di Topolino... ma non ha senso. I fumetti disney li producono nel nostro universo, mica in quello del Calisota. Il che sarebbe un paradosso (sul quale non mi dilungo)!

Che voi sappiate la scuola franco-olandese è mai stata edita in Italia così come è accaduto con quelle danese e brasiliana?

Vero, ora che ci faccio caso, praticamente all'estero non si inventano nuovi personaggi.
Questo è un altro punto a favore della produzione italiana.

Però attenezione, non è che altrove non si creino personaggi per scarsa inventiva, ma anche perché gli autori si rifiutano di creare personaggi che diventerebbero propietà della WD.
Una cosa del genre accade anche con la Marvel , dove non si creano più personaggi nuovi ma rimasticature di quelli già esistenti per gli stessi motivi.
So che Paperinika mi bacchetterà ma è una puntualizzazione che andava fatta.

Che voi sappiate la scuola franco-olandese è mai stata edita in Italia così come è accaduto con quelle danese e brasiliana?

Di francese esiste comunque molto poco (forse fra i '60 e gli '80 la produzione era più alta?).
Quella olandese invece è stata stampata fra Mega e Zio Paperone, proprio come quella danese a quattro strisce.
È un peccato che non esista più una testata che raccolga le storie estere inedite.