Papersera.net

Minni meretrice, Topolino taglieggiatore...e menomale che questo doveva essere il forum degli appassionati Disney

La perdita dell'innocenza è sempre dura. (

Sarà ma queste prese di posizione partigiane e fanatiche per la fazione dei paperi contro quelle dei topi e viceversa, non le ho mai capite!

E questa sarebbe faziosità?... :-D Vedo che non sei mai stato a Siena... ;-)

Ma pensavo... ed una petizione per esiliare in perpetuo almeno Paperina? Tipo venderla a qualche sceicco arabo per un campo petrolifero? Lo Zione ci si fionderebbe a pesce...

Sui giri strani di Gancio dei quali spesso il sorcio è sodale, ci sarebbe molto da dire; sono certo avremmo delle sorprese.

Questi "giri strani" sono uno dei motivi portanti della storia Topolino e il mito di Gancio. Però non si svolgono a Topolinia bensì in Messico.

Ma pensavo... ed una petizione per esiliare in perpetuo almeno Paperina? Tipo venderla a qualche sceicco arabo per un campo petrolifero? Lo Zione ci si fionderebbe a pesce...

in più di una storia(se non vado errato) paperone dimostra di voler bene a paperina e non la scambierebbe mai per un pozzo di petrolio
vedasi ad esempio sandopaper e la perla di labuan

Alla fine di "Topolino e il mostro bianco" scopriamo che Topolino aveva investito in borsa e perso tutto in un crack finanziario chiaramente ispirato a quello del '29 (lo ritroviamo squattrinato all'inizio della "banda dei piombatori").

Passata la buriana, niente vieta di pensare che abbia ripreso l'abitudine, magari investendo su titoli più stabili. Secondo me campa di rendita dei fondi di investimento comprati con i vari soldi delle taglie.

Questi "giri strani" sono uno dei motivi portanti della storia Topolino e il mito di Gancio. Però non si svolgono a Topolinia bensì in Messico.

Ecco appunto: tu cosa penseresti di uno che quando gli fai per scherzo
"Zampe in alto, Gancio, ti abbiamo beccato!" , ti piglia a revolverate? :-D

[...]

Pienamente d'accordo. Topolino si trova spesso a fare lavori che un po' di denaro glielo procurano; ed e' abbastanza accorto da investire questo denaro in modo che gli frutti a sufficienza per viverci con un certo agio (tanto piu' che il lusso sostanzialmente non gli interessa) senza lavori regolari e aiutando Basettoni il piu' delle volte semplicemente per amicizia e senso civico.

Quello sulle cui rendite mi interrogherei e' Paperoga. Si da' molto da fare, ma in genere non sono attivita' connesse ad un guadagno.

Forse campa ancora con i soldi per il tesoro del gorilla spettro

sì anche secondo me è così i soldi se li dividono minni,pippo e topolino

Pippo prenderà l'assegno d'invalidità, boh... ci starebbe anche.

no, poverino! in alcune storie lavora con gancio in lavoretti vari come imbianchino e tuttofare e poi in una storia che non ricordo girava con un camioncino del pesce...
clarabella invece si fa mantenere dai suoi amanti
battista è un lavoratore precario
paperoga uhm ha dei giri loschi secondo me

Gli interventi di Sheik Arrabi mi ricordano molto i fumetti underground degli anni '60/'70
Apparte gli scherzi, ho sempre immaginato personaggi come Minni e Paperina alla stregua di bimbe viziate provenienti da qualche famiglia benestante (non dimentichiamo, poi, che questi personaggi sono nati in epoche in cui era più difficile vedere donne lavorare). Io mi preoccuperei più dei personaggi maschi: Pippo potrebbe benissimo essersi procurato un botto di eredità, visti gli innumerevoli ed illustri parenti che hanno tempestato la sua famiglia. Ma Paperoga? Possibile che riesca a vivere di stupidi lavoretti saltuari?
Paperino sì, perché ne ha provati davvero tanti, e spesso anche con successo (mi viene in mente Paperino e le "pitto-pareti" boom di Scarpa).
Topolino non riesco a vederlo disonesto. Non credo approfitti di Pippo. Piuttosto lucra sui criminali, questo è vero. Me lo vedo come cacciatore di taglie.

Gli interventi di Sheik Arrabi mi ricordano molto i fumetti underground degli anni '60/'70

Posso anche immaginare quali:

 



Piuttosto Gastone... (che infatti nelle storie italiane fino ai primi anni '60 era personaggio ben più losco, tanto da intendersela occasionalmente con la Banda Bassotti), tutta 'sta fortuna, tutta 'sta fortuna... Sarei curioso di leggere la rubrica del suo telefonino, scommettiamo che ci troveremmo i numeri privati di tutti i responsabili delle lotterie e dei concorsi di Paperopoli e dintorni?...
Via di mazzette, altro che.

Poi i casinò... altri posti di dubbia moralità e di non trasparenti intrallazzi... ove appunto non a caso quella poco di buono di Paperina ci sguazzerebbe.

Piuttosto Gastone... (che infatti nelle storie italiane fino ai primi anni '60 era personaggio ben più losco, tanto da intendersela occasionalmente con la Banda Bassotti), tutta 'sta fortuna, tutta 'sta fortuna... Sarei curioso di leggere la rubrica del suo telefonino, scommettiamo che ci troveremmo i numeri privati di tutti i responsabili delle lotterie e dei concorsi di Paperopoli e dintorni?...
Via di mazzette, altro che.

Poi i casinò... altri posti di dubbia moralità e di non trasparenti intrallazzi... ove appunto non a caso quella poco di buono di Paperina ci sguazzerebbe.

In effetti in Paperodissea Gastone fa il biscazziere...  

Questo topic (che poi è un classico che viene riproposto periodicamente) mi sta facendo fare un sacco di risate!

C'è da dire che l'esperimento di Marco Bosco, con "Dove osano le papere", punterebbe proprio a dare una connotazione più precisa al lato professionale delle papere. Probabilmente, soprattutto per Paperina, la cosa si chiuderà lì.

Penso che un'operazione del genere andrebbe fatta in modo sistematico, sia nel tempo sia nello spazio (Paperopoli *e* Topolinia). I tempi sono cambiati ed è sbagliato dare ai lettori il messaggio che le donne stiano da sole, a casa, a farsi mantenere da chissà chi. Dare un lavoro fisso a un personaggio è un modo importante anche per caratterizzarlo, per creare storie; non è un caso che Minni, Clarabella, ecc... raramente stiano sotto i riflettori.

Possibilmente, un lavoro lontano dal giornalismo, che è il jolly che si gioca un po' con tutti.

Un messaggio moderno dei lavori delle donne era stato qualche anno fa da Concina con Lory Duckis

I tempi sono cambiati ed è sbagliato dare ai lettori il messaggio che le donne stiano da sole, a casa, a farsi mantenere da chissà chi.

Sotto questo punto di vista vorrei far notare come sin dagli anni '60 il personaggio di Brigitta, apparentemente antifemminista con il suo correre dietro a Paperone, e quello di Nonna Papera, apparentemente all'antica, fossero in reatlà le più emancipate di tutte: non solo lavoratrici, ma imprenditrici in proprio, con un socio/dipendente subalterno (Filo/Ciccio), e per giunta automunite e dotate di patente (fateci caso: quante volte vedete Paperina o Minni guidare l'automobile? Si fanno sempre scarrozzare!)

Posso anche immaginare quali:

 

Esatto, proprio lui! E credo proprio che dovrò procurarmi questo volume

Sotto questo punto di vista vorrei far notare come sin dagli anni '60 il personaggio di Brigitta, apparentemente antifemminista con il suo correre dietro a Paperone, e quello di Nonna Papera, apparentemente all'antica, fossero in reatlà le più emancipate di tutte: non solo lavoratrici, ma imprenditrici in proprio, con un socio/dipendente subalterno (Filo/Ciccio), e per giunta automunite e dotate di patente (fateci caso: quante volte vedete Paperina o Minni guidare l'automobile? Si fanno sempre scarrozzare!)

A' Brigi', e ce credo che hanno la patente. Una è vedova, l'altra non trova uno straccio di papero che se la ritiri...
Si chiama far di necessità virtù.