Per me la distinzione è sempre stata soprattutto storica e, se mai, con somiglianze
di bottega (come osservavi) da parte veneta. Da parte ligure l'unica vera grossa filiazione, per quel che mi viene ora in mente, è Bottaro-Scala (più i vari Colantuoni e Uggetti, che non mi piacciono
). Poi abbiamo Carpi e Chierchini, gemellini disneyani poi differenziatisi (ma certa impostazione dei corpi rimane), e lo Studio Bierrecì, ovvero Bottaro, Rebuffi e Chendi. Bottaro e Rebuffi hanno stili nettamente diversi, ma un umorismo non troppo dissimile.
Quindi la parola
scuola non è intesa nel senso forte che le attribuisci, e hai ragione ad avere le tue perplessità.
Ci sono tratti affini, ma anche assai diversi, e poche filiazioni dirette.
Se mai la scuola ligure, questo si può dire, è in un certo senso la più italiana, nel senso che più di quella scarpiana si ispira a (o addirittura proviene da) il mondo del fumetto tipicamente nostrano (Geppo, Soldino, bottarità varie). In questo senso si può leggere anche parte del gusto e dell'abilità per l'illustrazione "a solo" sviluppata in area ligure.
Quanto alle teste di Paperone, ribadisco che sono solo una mia superficiale suggestione.
Attendo naturalmente smentite da parte dei boschiani imboscati.
Ah, dimenticavo:
Pivello, ripassa dopo che avrai letto From Hell appendice compresa fino a farti uscire il sangue dalle orecchie!
Gnorsì, signore!
E
Ma non concordo sulla faccenda del sorriso. Il Mickey post-Walsh - quindi anche quello messo in scena tutt'ora - ha una mimica standard: ride se deve ridere, si arrabbia se si deve arrabbiare, si spaventa se c'è da spaventarsi, etc.. E se non ha particolari emozioni da esprimere mostra un'espressione di default tutto sommato neutra. Il Mickey del primo Gottfredson e dei corti animati ha invece quella che definirei una mimica sfasata: di default sorride sempre. Poi se c'è da reagire al contesto e cambiare espressione (rabbia, paura, sgomento, etc.) la cambia, certo. Ma di default in un contesto neutro la sua faccia non ha una reazione mimica neutra: di default lui sorride. Ed è uno degli aspetti iconografici più potenti del rattonzolo, peccato si sia perso.
Hai ragione, punto di vista mai pensato ma sensato. Però a me
quel sorrisoda bestia fischiettante nello specifico non piace molto. Ma son gusti.
Sorriso "di default" che mi piace tanto è quello tonto che Bottaro affibbia a certi suoi personaggi, ora non ho esempi sottomano.
E a proposito di Bottaro:
Però non dirmi che nelle teste dei paperi del ligure Bottaro vedi più un ovale che un quadrato che non ti credo manco se me lo mostri con un compasso alla mano.
Le teste di Bottaro assumono di volta in volta tutte le forme geometriche possibili, pure la bottiglia di Klein.