Come ho già avuto modo di dire, adoro Patrick Dennis e la sua Zia Mame, e questa "disneyanizzazione" della cara miliardaria maliarda e pazzerellona non può che farmi piacere.
Apprezzo anche tantissimo il fatto che non sia stata "paperizzata" o "topizzata", rendendola così più interessante come character, senza inutili strascichi.
E il comparto grafico e lo stile d'epoca sono riprodotti con una cura lodevolissima.
C'è però da dire che le due storie lette finora (continua a mancarmi la prima) hanno si preso spunto dal film e dal libro (il bufalo artista scroccone è ispirato allo scrittore Brian O'Banion che nel primo libro e nel film riveste una parte molto simile, mentre l'avvocato caprone è il gretto Sig. Babcock), ma le ispirazioni rimangono troppo vaghe
La scena di Zia Mame che si affanna a vestirsi da "signora per bene" e poi il suo siparietto con l'avvocato sottendono diversi punti che nella storia di zia Nena non vedo trattati.
La chiusa della scena nel film ("lei è una donna di un potentissimo charme", " e lei è un uomo di una potentissima BANCA") è di una potenza allusiva micidiale, mentre l'ironia di Patrick bambino che prepara il martini dry per l'ospite e poi la zia redarguisce l'ospite che si fa vedere bere alle 10.00 di mattina, da un tenero bambino sono ironia acidissima, allo stato puro
Zia Nena è troppo edulcorata, in questo senso, e la cosa mi dispiace.
Vorrei rivedere la cara zietta in nuove puntate, ma molto più fedeli al libro, così da definire meglio la personalità, su quella dell'illustre ispiratrice, così che poi possa spiccare il volo autonomamente.
Per ora mi pare una "bibita", in confronto allo "spumante" originale.