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La Topolinia "Gottfredsoniana"

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lonarnese96
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PolliceSu
    La Topolinia "Gottfredsoniana"
    Venerdì 30 Set 2016, 20:37:58
    Ho rinvenuto alcuni volumi su floyd,ristampe delle sue storie:ho notato subito che la topolinia di gottfredson si figurava come un a tipica piccola citta' dell'america dell'800.Sono io che vedo cosi la cotta' oppure anche altri autori del suo tempo facevano cosi la citta' di topolinia(a questo punto vi chiedo se anche paperopoli in autori iniziali come barks si figurava cosi')

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      Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
      Risposta #1: Venerdì 30 Set 2016, 21:46:26

      Mi sono spesso chiesto come mai grandissimi autori quali Gottfredson, Walsh, DeMaris, Osborne, Karp... geniali nel creare personaggi e situazioni nelle strisce giornaliere dei quotidiani americani, non abbiano mai voluto dare un nome vero e proprio alla città in cui sviluppavano le avventure di Mickey & C., chiamandola semplicemente HomeTown solo in qualche pacco postale diretto ai vari characters e mai facendola nominare dai suoi famosi abitanti.

      E' vero che l'hanno sviluppata nel corso degli anni 30 e 40, trasformando una piccola cittadina di campagna in una considerevole città metropolitana: però non le hanno mai dato precise caratteristiche (anche geografiche) tali da renderla più familiare e riconoscibile ai lettori dell'epoca e a quelli successivi (come fece Barks con Paperopoli).

      La 'Topolinia' di Gottfredson si limitava a fare raramente da sfondo alle storie giornaliere dei nostri amici senza mai diventare protagonista: anonime casette diventate poi anonimi grattacieli, semplici vie con negozi di vario genere o ville in periferia, quando questi erano sede di complicati plot cittadini (in alternativa alle storie di viaggi nei quattro angoli del pianeta).

      Inizialmente immaginata ad Est fu poi 'trasferita' ad Ovest ma solo grazie a cartelli segnaletici con scritto semplicemente West o East i quali, rispetto al MidWest dove ogni tanto Minnie, Mickey, Pippo, Clara e Orazio andavano (a trovare parenti e a risolvere misteri), la collocavano di qua o di là, senza precisi riferimenti geografici (un oceano, delle montagne, dei fiumi...).
      « Ultima modifica: Venerdì 30 Set 2016, 21:51:31 da leo_63 »

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        Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
        Risposta #2: Sabato 1 Ott 2016, 01:56:56
        Anonimità che prosegue ancora oggi: edifici e monumenti di Paperopoli sono ben noti ai lettori, mentre chi saprebbe dire un solo particolare ricorrente di Topolinia?

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          Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
          Risposta #3: Sabato 1 Ott 2016, 07:01:14
          E' vero,ho letto su wikipedia che la topolinia di gottfredson (o come si chiama la citta') e' rimasta ad uno stadio di preinurbazione.Paperopoli e' una citta' piu' viva:ha la sua attivita' politica,i suoi ricchi,i facoltosi,gli edifici conosciuti.
          Topolinia,ora che ci penso sembra essere rimasta come sfondo

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            Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
            Risposta #4: Sabato 1 Ott 2016, 10:02:08
            E' vero,ho letto su wikipedia che la topolinia di gottfredson (o come si chiama la citta') e' rimasta ad uno stadio di preinurbazione.Paperopoli e' una citta' piu' viva:ha la sua attivita' politica,i suoi ricchi,i facoltosi,gli edifici conosciuti.
            Topolinia,ora che ci penso sembra essere rimasta come sfondo

            Preinurbazione? In che senso?
            Topolinia muta molto in Gottfredson: passa da una città-periferia (praticamente un paesino di campagna), ad una città metropolitana. Certo, non definita come Paperopoli (merito di Barks e poi dei suoi eredi), ma pur sempre una grande città americana.
            O forse sarebbe il caso di metterla su un altro piano: cambiano i tempi e le masse si spostano delle periferie alle città. Topolino fa come tanta gente del tempo: passa dalla terra da arare al cercare l'avventura lavorativa nella grande città.
            Come dice Cornelius, rimane abbastanza anonima. Ma se per preinurbazione qui s'intende una piccola cittadina, non ne sono molto convinto.

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              Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
              Risposta #5: Sabato 1 Ott 2016, 10:24:10
              Mi sono spesso chiesto come mai grandissimi autori quali Gottfredson, Walsh, DeMaris, Osborne, Karp... geniali nel creare personaggi e situazioni nelle strisce giornaliere dei quotidiani americani, non abbiano mai voluto dare un nome vero e proprio alla città in cui sviluppavano le avventure di Mickey & C., chiamandola semplicemente HomeTown solo in qualche pacco postale diretto ai vari characters e mai facendola nominare dai suoi famosi abitanti.
              Secondo me il motivo era di dare ad ogni lettore un'impressione di "vicinanza", come se, non caratterizzando il luogo con nome e posizione geografica, ognuno potesse immaginarlo come una città a lui vicina.
              "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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                Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                Risposta #6: Sabato 1 Ott 2016, 13:25:25

                Preinurbazione? In che senso?
                Topolinia muta molto in Gottfredson: passa da una città-periferia (praticamente un paesino di campagna), ad una città metropolitana. Certo, non definita come Paperopoli (merito di Barks e poi dei suoi eredi), ma pur sempre una grande città americana.
                O forse sarebbe il caso di metterla su un altro piano: cambiano i tempi e le masse si spostano delle periferie alle città. Topolino fa come tanta gente del tempo: passa dalla terra da arare al cercare l'avventura lavorativa nella grande città.
                Come dice Cornelius, rimane abbastanza anonima. Ma se per preinurbazione qui s'intende una piccola cittadina, non ne sono molto convinto.

                Schsa  8-) 8-) intendevo scrivere preurbanizzazione

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                  Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                  Risposta #7: Sabato 1 Ott 2016, 15:05:29
                  Anonimità che prosegue ancora oggi: edifici e monumenti di Paperopoli sono ben noti ai lettori, mentre chi saprebbe dire un solo particolare ricorrente di Topolinia?
                  Anche i luoghi pubblici paperopolesi  più noti sono di origine barksiana: la collina con il Deposito (sebbene lievemente modificati entrambi - in meglio - dagli autori italiani), il faro di Capo Quack, la cattedrale di Notre Duck, la statua di Cornelius Coot se non il Club dei Miliardari (riguardo a ciò ho qualche dubbio).
                  In più gli autori italiani hanno creato il palazzo di Rockerduck, la Ducklair Tower, Villa Rosa, il castello delle Tre Torri, la famosa Stazione Centrale di Marco Rota (di stampo milanese e valida solo per una storia)...

                  Riguardo Topolinia l'unico luogo pubblico cittadino 'gottfredsoniano' che ricorreva di tanto in tanto può essere considerata la centrale di Polizia, da quando furono creati Basettoni e Manetta alla fine dei '30 (ma forse c'era anche prima con generici commissari).
                  Gli autori italiani avrebbero potuto 'divertirsi' a creare una città praticamente dal 'nulla' (in senso lato) e invece poco o niente hanno fatto a tal riguardo: forse solo il museo Archeologico dove sta ben nascosta la Macchina del Tempo di Zapotec e Marlin può essere considerato un 'nuovo' luogo pubblico caratteristico e frequente .
                  « Ultima modifica: Sabato 1 Ott 2016, 15:08:55 da leo_63 »

                    Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                    Risposta #8: Sabato 1 Ott 2016, 15:58:08
                    È chiaro che gli autori delle strisce non avessero alcun interesse o utilità nel caratterizzare fortemente l'ambiente cittadino. Quelle strisce erano vendute a giornali locali per lo più. Il lettore della piccola cittadina di provincia doveva potervisi identificare tanto quanto quello della grande città. La città di Gottfredson è anonima perché l'america di Gottfredson era anonima. Fanno eccezione le strisce dei primi anni di Mickey, la cui ambientazione era piuttosto rurale. Non so perché, potrebbe essere una cosa mutuata dai corti d'animazione (perché poi quest'ultimi avessero ambientazione rurale non so...magari era così per tutti i corti d'animazione funny animals di quegli anni? Boh!).

                    Non sono del tutto d'accordo sulla Paperopoli di Barks. A me pare che anche Barks non abbia mai veramente voluto dare un'anima precisa alla sua città. Non quanto si suole ritenere, almeno. L'uomo dei paperi tira (o ritira) fuori gli elementi che la contraddistinguono (il deposito, il club dei miliardari, la statua di Cornelius...) solo quando la cosa è strettamente necessaria alla narrazione. E non si fa problemi a modificarli se è per il bene della storia. Prendete ad esempio questa storia:

                    https://coa.inducks.org/story.php?c=W+US+++38-02

                    Siamo nel 1964, ormai Barks dovrebbe aver codificato tutti gli elementi di Paperopoli. E ciononostante in questa occasione mette il deposito non in collina! Lo fa perché così ha più senso la gag ripetuta
                    Spoiler: mostra
                    della vecchia signora che vive di fronte al deposito e chiama la polizia per il rumore.


                    Correggetemi se sbaglio,ma anche il nome della città Barks lo tira fuori solo quando serve a dare senso a una storia, e cioè a questa:

                    https://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+138-02

                    perché avrebbe avuto poco senso una storia in cui Paperone e il maragià si affrontano per omaggiare una città di cui non ci viene detto neanche il nome.


                    Più che il deposito o altre cose, ai miei occhi c'è un solo elemento che caratterizza veramente la città barksiana. Ed è il clima di generale follia che si intravede spesso negli sfondi delle sue vignette. Gente che cavalca improbabili biciclette monoruota, o strani mezzi di trasporto. Meravigliose scemenze del genere.
                    « Ultima modifica: Sabato 1 Ott 2016, 16:01:21 da Monkey_Feyerabend »

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                      Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                      Risposta #9: Sabato 1 Ott 2016, 16:06:23
                      Anche i luoghi pubblici paperopolesi  più noti sono di origine barksiana: la collina con il Deposito (sebbene lievemente modificati entrambi - in meglio - dagli autori italiani), il faro di Capo Quack, la cattedrale di Notre Duck, la statua di Cornelius Coot se non il Club dei Miliardari (riguardo a ciò ho qualche dubbio).
                      Il Club dei Miliardari appare per la prima volta nella storia Paperino campione di cha cha cha (Dell Giant #26, dicembre 1959), scritta da Bob Gregory e disegnata da Carl Barks. In precedenza Barks aveva visualizzato un "picnic dei miliardari" in Zio Paperone e le formiche giganti (Donald Duck #60, luglio 1958), ma nella storia non c'è nessun riferimento esplicito al fatto che i partecipanti facciano o meno parte di un Club. Barks ha comunque utilizzato il Club dei Miliardari in una sua storia successiva da autore completo, Paperino presidente a tutti i costi (Walt Disney's Comics and Stories #269, febbraio 1963).

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                        Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                        Risposta #10: Sabato 1 Ott 2016, 16:14:02
                        Anonimità che prosegue ancora oggi: edifici e monumenti di Paperopoli sono ben noti ai lettori, mentre chi saprebbe dire un solo particolare ricorrente di Topolinia?
                        Qualcosina c'è. Oltre al commissariato, il già citato museo di cui Zapotec è direttore, zone malfamate (in periferia o al porto), boschi vari non troppo lontani dalla città...

                        C'è poi un elemento fondamentale non preso in considerazione. Buona parte delle storie di Gottfredson sono avventure svoltesi in luoghi lontani: logico che in storie come queste a città natale dei protagonisti non venisse approfondita più di tanto.

                        Inizialmente immaginata ad Est
                        Interessante: e da cosa lo deduci?
                        « Ultima modifica: Sabato 1 Ott 2016, 16:17:52 da Anton_Rebeliot »

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                          Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                          Risposta #11: Sabato 1 Ott 2016, 16:14:19

                          Più che il deposito o altre cose, ai miei occhi c'è un solo elemento che caratterizza veramente la città barksiana. Ed è il clima di generale follia che si intravede spesso negli sfondi delle sue vignette. Gente che cavalca improbabili biciclette monoruota, o strani mezzi di trasporto. Meravigliose scemenze del genere.
                          Vero anche questo. Tipicissima di Paperopoli la scena della folla berciante riunita a protestare sotto al municipio o al deposito, cosa che a Topolinia si è vista solo qualche volta con Casty.

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                            Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                            Risposta #12: Sabato 1 Ott 2016, 16:41:56
                            Credo che Gottfredson volesse semplicemente rappresentare la tipica città americana degli anni 30, come la Springfield dei Simpson di cui non si conosce lo Stato di appartenenza.
                            Barks invece si è preso più libertà con la sua Duckburg, rappresentandola come una media/grande città della costa occidentale con un fondatore conosciuto e soprattutto un personaggio che ne influenza in modo spesso decisivo la quotidianità.
                            If you can dream it, you can do it.

                              Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                              Risposta #13: Sabato 1 Ott 2016, 16:53:58
                              e soprattutto un personaggio che ne influenza in modo spesso decisivo la quotidianità.

                              Giusto, ecco un altro punto importante! Duckburg è anche il riflesso delle azioni di Zio Paperone, del suo status anomalo di ricco assoluto. In qualche modo la città diventa molto più identificabile quando si fa "prolungamento" del personaggio di Scrooge.

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                                Re: La Topolinia "Gottfredsoniana"
                                Risposta #14: Lunedì 3 Ott 2016, 10:49:40
                                La 'Topolinia' di Gottfredson... inizialmente immaginata ad Est fu poi 'trasferita' ad Ovest ma solo grazie a cartelli segnaletici con scritto semplicemente West o East i quali, rispetto al MidWest dove ogni tanto Minnie, Mickey, Pippo, Clara e Orazio andavano (a trovare parenti e a risolvere misteri), la collocavano di qua o di là, senza precisi riferimenti geografici (un oceano, delle montagne, dei fiumi...).
                                Interessante: e da cosa lo deduci?
                                E' scritto da Beccatini e Boschi in uno dei volumi de Gli Anni d'Oro di Topolino che ospitava storie con questi cartelli segnaletici di punti cardinali collegati alla posizione della Hometown gottfredsoniana. Purtroppo non ricordo esattamente il numero del volume.
                                « Ultima modifica: Lunedì 3 Ott 2016, 10:50:00 da leo_63 »

                                 

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