Non sarebbe meglio lasciare uno spazio "libero", visto che abbiamo già uno codificato? Non ho una risposta a questa domanda.
La mia risposta è che lo 'spazio libero' riguardante Topolinia ( in opposizione a quello 'codificato' - relativamente, in ogni caso - riguardante Paperopoli) fino ad oggi non ha prodotto nulla di così fantasioso o eccezionale: dai tempi di Gottfredson ad oggi possiamo annoverare la Centrale di Polizia, il museo Archeologico, il quartiere centrale metropolitano 20810 e poco altro (un porto e una stazione ferroviaria generici, le case dei vari protagonisti nei quartieri residenziali, le zone 'in' dei vari ricconi o nobili, i quartieri 'malfamati' dei 'cattivi' di turno - personaggi fissi, ricorrenti o generici...).
Basterebbero pochi 'punti fissi' per fare di Topolinia una città a noi più familiare come è Paperopoli: anche Duckburg non è che abbia un numero così elevato di riferimenti tali da non permettere a vari autori di inventarsi qualcosa di nuovo. Dai tempi di Barks ad oggi qualcosa si è creato, ma non troppo (in termini di luoghi fissi e caratteristici): il Deposito sulla Collina AmmazzaMotori (più o meno 'ristrutturati' entrambi dagli autori italiani), la statua del fondatore Coot, il faro di Capo Quack, il Club dei Miliardari, le spiagge cittadine o limitrofe oltre a diversi squarci metropolitani attraversati dal fiume Tulebug; infine Shacktown, quartiere povero e diseredato, non più riproposto dall'autore americano ma neanche da quelli italiani (che lo chiamarono 'Agonia')... tutte locations create dall'Uomo dei Paperi.
Gli autori italiani le hanno riproposte, modificate, ampliate, arricchite ma, sostanzialmente, poco hanno aggiunto: gli autori dei '90 hanno creato la Ducklair Tower in un contesto metropolitano pikappico 'alternativo' ma che negli ultimi si è fuso nello skyline delle storie 'normali', storie dove negli anni 2000 è stato creato il modernissimo quartiere di Manhanatran, sito su un'isola della baia cittadina e collegato alla terraferma da diversi ponti. Visto, purtroppo, solo in occasione delle storie papere al femminile e mai più riproposto. La generica campagna di Nonna Papera è stata rielaborata con la creazione di un villaggio agrestre, Quack Town, a poca distanza dalla città e proposto non solo nelle storie di PP8 ma anche in quelle 'normali'. Francesco Guerrini ha il merito di aver delineato e riproposto una bellissima fascia costiera cittadina dove a spiagge vellutate ricche di chioschi ed eleganti lungomari si alternano bellissime ville nobiliari e attraenti quartieri residenziali in collina. Blasco Pisapia ha fatto un lavoro fantastico di descrizione e illustrazione di diversi quartieri di Duckburg ma purtroppo è rimasto fine a se stesso, non ripreso da altri autori (e neanche riproposto negli albi Uack! titolati 'Paperopoli', dedicati solo teoricamente alla città dei paperi).
Detto ciò, gli autori più 'sensibili' alla città dei topi (Casty, De Vita, Faraci e altri) potrebbero collaborare in un fantastico progetto di 'organizzazione' della città/metropoli di Topolinia, delineando in modo più specifico alcune sue parti come alcuni luoghi pubblici. Da far rispettare, nel possibile, a tutti gli autori che si cimentassero in storie di Mickey & C. A cominciare dalle origini, dalla sua storia di città calisotiana sulla costa che, sotto alcuni aspetti, potrebbe e dovrebbe essere stata edificata da coloni anglosassoni arrivati all'estremo West pacifico, magari su avamposti spagnoli precedenti o su villaggi indiani originari. Un fondatore a cui tutti i topolinesi (o topoliniani, come a me piace chiamare gli abitanti) facciano riferimento, come i paperopolesi nei confronti di Cornelius Coot (ricordo che in passato si tratteggiò l'idea se non il personaggio vero e proprio di un fondatore topesco). Naturalmente la sua statua dovrebbe campeggiare nei parchi come nelle principali piazze e belle storie d'epoca dovrebbero essere realizzate dai migliori autori per farcelo conoscere meglio.
Si potrebbe delineare un edificio gotico e sinistro, in alto su una collina che domina la città, residenza di Macchia Nera. Caratterizzare meglio il Museo Archeologico e la Centrale di Polizia, punti fissi delle avventure topesche. Riproporre con più insistenza il quartiere centrale 20810, al di là di storie specifiche tratte dalla serie. Un faro non sarebbe una inutile copia di quello di Capo Quack, dal momento che anche Topolinia è sull'oceano (Capo Top non sarebbe male). La casa della zia Topolinda, nelle ultime storie scarpiane dei '90 inglobata nella periferia metropolitana dopo averla vista in aperta campagna nelle storie iniziali dei '60, potrebbe essere nuovamente inserita in un contesto più campagnolo, creando un villaggio sull'esempio di Quack Town (Squit Town, avevo proposto anni fa). Magari sul mare e non all'interno, come si poteva dedurre da una storia dove un Mickey bambino giocava in spiaggia vicino alla casa di un parente che mi pare fosse lo zio Jeremy, fratello di Topolinda (altro personaggio da riproporre quello dello zio). Dunque una Topolina più definita anche nella sua contea.