A mio parere non c'è nulla di male nell'essere al passo coi tempi, e in tante storie si muove una critica abbastanza pesante all'uso dei social network e all'impiego sfrenato della tecnologia, anzi, la storia di questa settimana (che ho apprezzato particolarmente), mette effettivamente in luce i disastri che potrebbero accadere nello stare troppo tempo su Facebook o a fare troppe cose in contemporanea col computer, quindi...
Quello che secondo me gli autori devono fare attenzione è a come utilizzare la suddetta tecnologia: se serve per accattivarsi gli adolescenti e ad imitarli snaturando i personaggi, allora preferirei che non venisse utilizzata, se invece ha un senso funzionale, oppure serve a contestualizzare, sì.
Faccio un esempio: Paperone telefona al nipote, si vede una vignetta in cui il nipote risponde ed intanto i nipotini sono intenti a giocare al computer o ad utilizzare un social network.
In questo caso, non vedo perché bisogni inquadrare i nipotini a giocare con un trenino o una trottola di legno, per intenderci, avrebbe funzionato e sarebbe risultato più credibili ai tempi di Barks o di Martina (e in quei tempi i nipotini addirittura giocavano ai marziani, pirati e robe varie), ma non otterrebbe lo stesso effetto oggi, fra Playstation, computer e social network.
Una storia che mi viene in mente è una di Pisapia, in cui Paperino e Paperina si fanno la guerra sui social network: ecco, quella è una storia in cui la tecnologia è protagonista ma che non corre il rischio di snaturare i personaggi.
Come vedete, gli autori capaci di contestualizzare le storie senza far risultare indigeste cose come i selfie (che ci sono sempre stati, inutile lamentarsi se si vedono Paperino o Topolino farlo), Facebook e robe varie.
Anche i personaggi si evolvono. Ed è sbagliato il pensiero di coloro che vogliono che il topo prenda le distanze dalla società attuale: i personaggi di Topolinia, ma soprattutto quelli di Paperopoli, sono nati come caricature della società, dei loro difetti, vizi ed esagerazioni, ci stanno simpatici proprio perché, anche se hanno dei pregi, hanno anche dei difetti che ce li rendono vicini, quindi se tutto diventa utopico anche in termini di tecnologia, non sono più proiezioni del nostro vivere comune ma estraneo al nostro o di un'altra epoca.
Già i personaggi sono diventati molto più "politically correct" rispetto ad un tempo - e in certe situazioni hanno perso del tutto il loro charme - se adesso non si può neanche inquadrare lo smartphone perché tecnologico e perché Topolino è nato un'ottantina di anni fa, su che cosa ci dovremmo intrattenere? A vedere Paperino che, educatamente, fa passare il cugino Gastone dalla porta, il quale a sua volta ricambia facendolo accomodare sulla sedia, in una casa rigidamente vecchio stampo, senza smartphone o computer portatili ultima generazione? Ma per favore!
Mi rivolgo, soprattutto, agli utenti anti-tecnologia, quelli che quasi vorrebbero eliminarla del tutto.