La Panini e' un'azienda e per le aziende esiste il "rischio d'impresa".
Fare tutti progetti che portano un profitto certo e' troppo facile. Ogni tanto bisogna tentare strade nuove. E se questi progetti fossero affidati in mani capaci difficilmente andrebbero alla deriva.
Purtroppo, temo che non ci sia più la possibilità...
Ho sentito più di una volta dire che oggi farebbero carte false per avere i numeri di vendita con cui hanno chiuso tante serie del passato (anche solo dieci anni fa!), che allora erano bassi, ma che oggi sarebbero un lusso!
Del resto, le ultime pubblicazioni con cui hanno provato sono fallite miseramente dopo pochi numeri (anche vero che una di queste era Real Life...
); se non l'hanno fatto con PK, che pure avrebbe un certo seguito, evidentemente si sono fatti i loro conti...
Inoltre, a parte Bonelli e Rat-Man, quanti fumetti di inediti ci sono attualmente in edicola?
Questo dovrebbe far pensare...
Comunque, devo dire che non sono del tutto contrario al fatto di pubblicare tutti (o quasi) gli inediti su Topolino: oltre a dare la giusta importanza alla testata principale, si diffondono anche di più dei fumetti che, altrimenti, rimarrebbero confinati a testate collaterali; quindi, trovo giusto pubblicare lì le nuove storie di PK, o X-Mickey, o anche le altre! C'è sempre tempo, poi, per
valorizzarle con ristampe più o meno accurate...
Alla luce di ciò, il mio auspicio resta sempre il medesimo: non necessariamente nuove testate di inediti (che certo non disdegnerei), quanto piuttosto una maggior attenzione e cura editoriale ai prodotti più di nicchia (per carità, la testate "un tanto al kilo" hanno anch'esse dignità, mi riferisco a quelle dal rapporto qualità-prezzo meno vantaggioso) in modo che si cerchi non solo e non tanto di migliorare esclusivamente l'aspetto esteriore, ma si agisca bensì sulla "sostanza", sui contenuti, sugli approfondimenti... insomma, non basta cartonare per risolvere tutti i problemi!
Applausi!
Aggiungo che, nei miei sogni, ci sarebbe una testata di storie straniere inedite in Italia, selezionate con un po' di cura (cercando di fare una panoramica per epoca, zona di origine, autori, ecc...) e con un minimo di apparato redazionale quando necessario; ricordo, ad esempio di ciò, un Zio Paperone in cui pubblicarono una storia olandese con Sinterklaas (il Babbo Natale locale) con un articolo introduttivo che spiegava chi fosse e perché era lì: ecco, quello era perfetto!