Riprendo questo topic sia per sponsorizzare un ennesimo ritorno di Doretta (questo commentato qui risale a più di tre anni fa a da allora non mi pare che l'anziana papera sia più ricomparsa) sia per parlare di un film western che ho visto per brevi tratti ieri sera ('Brimstone' su RaiMovie) e che parlava delle 'ragazze delle frontiera' (Doretta definiva se stessa e le sue colleghe le 'belle dello Yukon') che dovevano intrattenere i clienti pionieri, cowboy in saloon con scale e piano superiore che ricordavano moltissimo gli interni della Bolla d'Oro di Dawson.
In questo film il padrone del saloon ordina alle ragazze che per nessuna ragione il cliente deve essere contraddetto, il cliente ha sempre ragione. E ogni ragazza che darà noie al cliente e, di conseguenza, all'intero saloon e al suo proprietario, sarà punita. Non so se il film sia stato particolarmente ed esageratamente violento (un po' alla Tarantino), fatto sta che una ragazza che stava per essere violentata e strozzata da un cliente, riesce a liberarsi e lo uccide con una pistola. Verrà a sua volta impiccata nella pubblica piazza a monito delle altre colleghe.
Una di queste, a cui un cliente aveva morso la lingua, lo caccia via malamente dalla sua camera e questi protesta vivacemente col padrone che gli fa decidere come punirla: cacciarla dal locale o tagliarle la lingua.
Il sadico cliente sceglie la seconda opzione ed il proprietario del saloon passa ai fatti, rendendo muta quella ragazza che alla fine sarà pure uccisa per altre ragioni.
Per quanto la vita di frontiera per queste ragazze non fosse facile, non so quanto verosimile possa essere una violenza così brutale, nonostante si sia ai tempi del Far West. Certo, dipendeva anche dai diversi proprietari di saloon: alcuni particolarmente folli e violenti, altri più ragionevoli e queste ragazze protagoniste del film saranno incappate sfortunatamente con uno dei proprietari peggiori.
Però questo clima di violenza anche gratuita, se vogliamo (nel senso che poteva tradursi in pene più miti per quanto severe), mi ha fatto ripensare al personaggio di Doretta che per arrivare alla proprietà di quel saloon di Dawson chissà quanta strada impervia avrà dovuto fare. Forse Barks la descrive subito come proprietaria del saloon e non semplice ballerina, sapendo cosa dovevano sopportare 'quelle' ballerine (prostitute che la censura disneyana non gli avrebbe permesso di mostrare a livello di personaggio importante).
Dunque la si può comprendere ancor di più se tentò di abbindolare un giovane papero solo apparentemente ingenuo, tanto per fare il colpaccio e poter dare una ulteriore svolta alla sua vita (che di svolte ne aveva già dovute avere parecchie). In posti dove le donne, se non rarissimamente cercatrici d'oro, erano show girl alias prostitute o, come nel caso di Doretta, proprietarie di saloon ma dove la prepotenza degli uomini si faceva sentire ancor di più, una occasione come quella della pepita d'oro era più unica che rara per emergere da situazioni pericolose in posti e in tempi che non sarebbero comunque durati a lungo.
Una violenza breve ma all'ennesima potenza: ecco da dove sono usciti Paperone e Doretta in quel triennio di fine '800 su nel Klondike (non considerando per entrambi altre dure esperienze prima e dopo quel periodo) ed è forse tutta questa violenza che li ha portati a non lasciare spazio ai sentimentalismi (o meglio, al loro sviluppo), come fossero fuori luogo in un mondo crudele, non avendo potuto vivere, fin da giovani, una vita tranquilla e spensierata, 'normale', sicuramente più favorevole per far nascere e sviluppare storie d'amore.
E se anche in quel periodo o in seguito i due hanno tentato di ritrovarsi, è come se inconsciamente in loro non ci fosse più spazio per certe tenerezze che li avrebbero indeboliti di fronte alle avversità della vita. L'amore può rendere più forti ma anche più deboli: e nel loro caso la forza l'avevano presa da dure esperienze di vita lontane dall'amore, per cui quest'ultimo era (ed è) visto solo come fonte di debolezza, un 'abbassare le difese' apparentemente piacevole ma anche pericoloso. Per quanto fossero diventati forti (o lo fossero sempre stati, fin da giovani), non era abbastanza di fronte al pericolo di un sentimento altrettanto forte e, di base, sconosciuto a loro nelle sue forme più estreme.