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Ciao ragazzi,
finalmente, dopo anni e anni di "lo faccio o non lo faccio", oggi ho spedito i miei primi tre soggetti alla segreteria di redazione del Topo.
Incrociamo le dita!

In bocca al lupo, spero per te che ti rispondano. Preparati però a lunghe attese, dopo una prima conferma di ricezione in tempi brevi io sto aspettando da un anno... /

sicuramente presso altre case editrici, non so se per topolino / panini è lo stesso, in caso si invii del materiale non richiesto, la casa editrice ha la facoltà di ritenerlo 'proprio' e di utilizzarlo senza dare crediti a chi l'ha inviato. Per cui potrebbe essere che le vostre storie prima o poi appaiano sulla testata... sotto altro autore.

E allora uno come fa a farsi conoscere senza rischiare che lo plagino? Come direbbe Kalì...
... BHA!!!

Sarebbe importante organizzare un concorso non solo per i disegnatori, ma anche per gli sceneggiatori, invece di essere costretti ad inviare sceneggiature in attesa di una risposta che non si sa se e quando arriverà. Almeno uno si metterebbe il cuore in pace

Paolobar, sorry ma hai detto una cosa assurda. La casa editrice riceve tutto ma NON può fare assolutamente nulla col materiale altrui, figurarsi usarlo senza dare credito, rischiando una sicura azione legale del mittente. Alla casa editrice conviene molto di più convocare l'aspirante sceneggiatore e trovare una nuova (buona) risorsa, no?

Io ho spedito i miei soggetti 13 anni fa, sono stato richiamato e convocato dalla redazione e ho iniziato a lavorare. Punto. E i soggetti che inviai non furono MAI usati, per una semplice ragione: perché facevano schifo. Ne scrissi altri, di migliori, e imparai questo mestiere.

Il mito dell'aspirante cui la cattiva casa editrice frega le idee è appunto un mito, perché il più delle volte l'aspirante arriva con idee terribili (e in quel caso non diventa autore) o passabili (e allora la redazione lo fa lavorare perché diventino accettabili). Insomma, nessuno vuole fregare idee brutte. 

Inoltre sarebbe stupido prima che illegale, e oggigiorno è facile dimostrare all'autorità chi ha ragione: i file su cui scrivete i vostri soggetti hanno tra le loro informazioni le date di ultima modifica e anche le indicazioni riguardanti macchina e utente che li ha compilati (a meno che non siate stati voi a disattivare questa funzione del programma di editor). Per non parlare della ritracciabilità delle mail.

Se la redazione del Topolino usa una vostra idea senza autorizzazione, non ci mettete niente a mandarli davanti a un giudice e a vincere la causa, finendo persino al telegiornale della sera.

Credete davvero che alla panini siano così scemi da rischiare di perdere la loro credibilità internazionale solo per usare una vostra idea senza pagarvi una centinaia di euro (che è quanto vale sul mercato una vostra trama, se è davvero buona, insomma nella migliore delle ipotesi)?    


Un'altra questione: voi mandate a una redazione i vostri soggetti...senza una sceneggiatura completa? Si può fare? Voglio dire, si può fare senza essere mandati a quel paese? Io fossi un redattore di un giornale come il Topolino non lo prenderei manco in considerazione uno che non abbia provato a stare (mesi, a volte anni) a lavorare per completare una sceneggiatura intera. Ma forse sono io che la vedo diversamente da come funziona. 

Io fossi un redattore di un giornale come il Topolino non lo prenderei manco in considerazione uno che non abbia provato a stare (mesi, a volte anni) a lavorare per completare una sceneggiatura intera. Ma forse sono io che la vedo diversamente da come funziona. 

Ebbene, io anni fa scrissi un soggetto con sceneggiatura artigianale (sostanzialmente, come fosse una pièce teatrale), e ci misi quattro anni (veniva una novantina di pagine). Poi non l'ho mai mandata né mai la manderò, in parte perché presenta delle complicazioni insolubili con la continuity topolinesca e soprattutto perché, di fatto, non è una sceneggiatura, ma una trama con dialoghi; non solo nel senso che è incompleta, ma proprio nel senso che manca dell'arte che una sceneggiatura, al netto della trama, deve avere.

... BHA!!!

"BAH", prego. Non alteriamo i classici.

Ringrazio tutti per il sostegno morale.
Personalmente parlando, non avendo seguito un corso di sceneggiatura, non mi sono osata mandarne una, perché ho pensato che probabilmente tra "come penso si faccia" e "come si fa" passa molta acqua sotto i ponti. Però pensavo e penso tutt'ora di avere qualche buona idea per qualche storia, per cui ci ho provato lo stesso. Se poi non va, ha ragione Gagnor, è perché posso fare di meglio.
(p.s. che poi nel mio caso non erano neanche i primi, nonostante il nome del topic, erano almeno i terzi o i quarti e nel frattempo ho continuato a farne)

Ebbene, io anni fa scrissi un soggetto con sceneggiatura artigianale (sostanzialmente, come fosse una pièce teatrale), e ci misi quattro anni (veniva una novantina di pagine). Poi non l'ho mai mandata né mai la manderò, in parte perché presenta delle complicazioni insolubili con la continuity topolinesca e soprattutto perché, di fatto, non è una sceneggiatura, ma una trama con dialoghi; non solo nel senso che è incompleta, ma proprio nel senso che manca dell'arte che una sceneggiatura, al netto della trama, deve avere.

E poi dice che Martina non fa danni.   

Piccola Pker, osare e provarci va sempre bene. Al massimo ti dicono di no. Per la tecnica della sceneggiatura, ci sono parecchi ottimi libri per impararla (primo fra tutti quello di Tito per Coniglio Editore).

Non credo proprio che la Panini o la Redazione userebbero mai materiale non loro senza dare i crediti all'autore. Anche perché, suppongo, se l'idea è così buona da essere utilizzata, tanto varrebbe contattare direttamente colui o colei che l'ha concepita.

A ogni modo... prima o poi lo farò anch'io. Finora i tentativi che ho fatto di contattare gli insiders non sono stati fruttuosi ma, in fondo, tentar non nuoce.

E poi dice che Martina non fa danni. 

Io continuo a pensare che il "disastro per il fumetto italiano", cioè un fumetto senz'arte, risieda in autori che GM non l'hanno mai letto (e che infatti sono "anartistici" in un senso del tutto differente) e che la tua teoria sull'"influenza nefasta" sia vera solo in minima parte, ma vabbè.

Oh ma scherzavo.

Oh ma scherzavo.

Ma lo so. Ho colto la palla al balzo per una provocazione gratuita da pomeriggio di fine estate con trecentocinquanta per cento di umidità.