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Da dove viene "Topolino perfettino"?

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

    Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
    Risposta #30: Mercoledì 6 Nov 2013, 10:12:39
    Verissimo.
    Lo stesso Colombo è stato una felicissima anomalia difficilmente ripetibile.
    Per esempio, il tentativo di creare un personaggio simile con Baretta non è stato molto convincente.
    'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
    'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

    *

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    PolliceSu   (2)

    PolliceSu   (2)
      Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
      Risposta #31: Mercoledì 6 Nov 2013, 11:18:10
      Topolino è tutto e il contrario di tutto (so cosa vi aspettate da me, ma non metterò la frase "quindi è ottut" ;D).

      È il suo bello di personaggio iperpoliedrico ed adattabile ad ogni situazione.

      È il suo bello perché Toplino può essere, se necessario, preso in giro al pari di Paperino, e con Pippo causaguai potrebbe vivere pure avventure dove è il contraltare di Paperino nel rapporto con Paperoga.

      Può essere massacrato dalla vergogna come nel Topokolossal, salva l'a-quel-punto-ancor-più-comica "redenzione" finale.

      Può aprirsi ai dubbi nell'avventura quando le cose si fanno davvero troppo difficili per uno spirito sì avventuroso, ma non addestrato specificamente per una missione, e penso al Passaggio al Tor Korgat (Gagnor/Cavazzano).

      Ed in tutte queste storie Topolino è l'eroe, ma non necessariamente un perfettino, anche se, in quanto eroe, deve avere quella scintilla in più che gli fa vivere la storia: è la regola del gioco, ed è quello che vogliamo. Ma ciò, ribadisco, non vuol dire averlo perfettino.

      Però, nel genere di storie che più lo ha caratterizzato, Topolino deve essere perfettino ed un po' sotuttoio, per forza di cose: è il detective che deve risolvere il giallo deduttivo stile Poirot, Miss Marple, Colombo ecc ecc. Si citava Colombo come detective "imperfetto", ma per me è un errore: Colombo è imperfetto fuori dal lavoro, ma nelle deduzioni è, per forza di cose, un asso infallibile. È la regola del giallo deduttivo: il detective deve scoprire con logica e secondo indizi, non ci si scampa.

      E così è Topolino: imperfetto, ma con una marcia in più dovuta al ruolo di essere eroe, nella vita privata, quando va a fare la spesa con Minni ed è ridotto a portapacchetti pressato nella calca del supermercato, sfigatissimo quando ad un passo dal tesoro una tigre gli mangia il fiore magico che avrebbe dovuto ritrovare dopo mille emozioni (Topolino e il fiore magico, di Martina - De Vita M., dove Martina stesso mette alla berlina il Topo), preso in giro dalle didascalie come vittima predestinata nella castiana Rivolta.

      Ma al contempo è perfetto, e deve esserlo perché è la regola del gioco, quando deve agire da detective deduttivo: è lui che deve scoprire il colpevole, perché è così, perché è lui il Colombo / Poirot / Miss Marple / Shinichi Kudo / Sherlock Holmes / Ellery Queen della situazione e deve venirne a capo.

      Sono le due facce dello stesso personaggio: da un lato c'è l'uomo della strada che non disdegna l'avventura, e dall'altro c'è l'infallibile detective che è infallibile perché detective deputato alla soluzione del caso.

      E c'è una storia simbolo di questo: Topolino ed il fiume del tempo (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2243-1&search=fiume%20tempo%20%20topolino), di Artibani-Faraci / Mastantuono. Confrontate i tre quarti di storia ed il finale: sino a tre quarti, Topolino è un tornado di situazioni divertenti, comiche, ridicole, nelle quali si butta a pesce, per la risata del lettore alla quale egli si presta, e nel finale diventa infallibile detective non appena si accorge che c'è un mistero da risolvere.

      Topolino perfettino nasce solo dal suo ruolo di investigatore, cucitogli addosso sin dai tempi di Gottfredson e poi sviluppato un po' da tutti gli autori successivi.

      La vera "colpa" degli autori è stato l'avere "scordato", o forse usato troppo poco, il lato giocoso ed avventuroso di Topolino a scapito di quello meramente investigativo, quando lo splendore del personaggio è dovuto al preciso bilanciamento degli stessi.

      Per quasi quindici anni, peraltro, il Topo detective non s'è più visto sul settimanale, fino al recupero castiano dell'Ingannevole gemello, e la sua mancanza si è sentita assai.

      Fortunatamente non solo si è recuperato l'investigatore di recente, per la gioia di chi adora il giallo (cfr il Caso Parallax sempre di Casty, disegni di Perina), ma lo si sa alternare saggiamente col Toolino più comico o con quello avventuroso, consentendo a noi lettori di godere di tutte le sfaccettature del personaggio.

      E di questo ringraziamo Valentina De Poli.
      « Ultima modifica: Mercoledì 6 Nov 2013, 11:19:51 da pkthebest »

        Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
        Risposta #32: Mercoledì 6 Nov 2013, 12:07:41
        Si citava Colombo come detective "imperfetto", ma per me è un errore: Colombo è imperfetto fuori dal lavoro, ma nelle deduzioni è, per forza di cose, un asso infallibile. È la regola del giallo deduttivo: il detective deve scoprire con logica e secondo indizi, non ci si scampa.


        Si questo è ovviamente vero, tuttavia la mia è l'impressione che Topolino sia compassato in generale come personaggio, come tipo umano preciso rigoroso ordinato lontano anni luce dall'irresistibile sconquasso di Colombo (ineffabile logica deduttiva a parte, chiaro) - però non conoscendo le storie degli ultimi 20 anni che tu citi  probabilmente mi manca la simpatia che gli autori più recenti hanno saputo infondergl.i
        « Ultima modifica: Mercoledì 6 Nov 2013, 15:58:09 da dr.Strano »
        'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
        'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

          Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
          Risposta #33: Mercoledì 6 Nov 2013, 13:59:58
          Topolino come Colombo????????? Ma per favore! Se devo trovare una somiglianza cinematografica al topolino perfettino degli anni '70/'80 , lo vedo simile a un Hercule Poirot (per chi conosce la serie) o a un Nero Wolfe : a detective cioe' arroganti e pieni di se', con i soliti assistenti idioti (Hastings e il capitano Japp per Poirot, Arci Goodwin per Wolfe). Anzi, almeno questi ultimi hanno dei piccoli difetti che possono renderli simpatici (Poirot è vanitoso, Wolfe è agorafobico), mentre nel Topolino/perfettino non ce ne vedo nessuno, e questo me lo rende odioso quasi quanto Harry Potter. :P

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            Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
            Risposta #34: Mercoledì 6 Nov 2013, 15:51:19
            Topolino come Colombo????????? Ma per favore! Se devo trovare una somiglianza cinematografica al topolino perfettino degli anni '70/'80 , lo vedo simile a un Hercule Poirot (per chi conosce la serie) o a un Nero Wolfe : a detective cioe' arroganti e pieni di se', con i soliti assistenti idioti (Hastings e il capitano Japp per Poirot, Arci Goodwin per Wolfe). Anzi, almeno questi ultimi hanno dei piccoli difetti che possono renderli simpatici (Poirot è vanitoso, Wolfe è agorafobico), mentre nel Topolino/perfettino non ce ne vedo nessuno, e questo me lo rende odioso quasi quanto Harry Potter. :P

            Ma ti sono mai capitate storie tipo Topolino e il fiore magico, Topolino e l'alano dal potere strano, dove Mickey si vede messo in burla senza problemi? Sono anni settanta/ottanta anch'esse, eppure...

              Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
              Risposta #35: Mercoledì 6 Nov 2013, 18:45:17
              Ovviamente non mi riferisco alla totalita' delle storie degli anni 70 , e' chiaro che alcune si salvano, ma sono purtoppo molto poche ,diciamo il 20%. Ma anche le storie dei paperi di quel periodo non e' che siano granche',con le dovute eccezioni( Scarpa,Bottaro,Cimino,De Vita,Cavazzano).

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                Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                Risposta #36: Mercoledì 6 Nov 2013, 21:58:05
                Ovviamente non mi riferisco alla totalita' delle storie degli anni 70 , e' chiaro che alcune si salvano, ma sono purtoppo molto poche ,diciamo il 20%. Ma anche le storie dei paperi di quel periodo non e' che siano granche',con le dovute eccezioni( Scarpa,Bottaro,Cimino,De Vita,Cavazzano).

                A queste 'eccezioni' aggiungerei Martina, Pezzin, Chendi, Barosso, Dalmasso, Marconi... per cui diventano numerose queste 'eccezioni' (sicuramente più del 20%, che siano storie papere o topesche).


                  Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                  Risposta #37: Giovedì 7 Nov 2013, 00:10:56
                  Sì,  le storie di Pezzin mi piacciono, quelle degli altri autori così così. Alcune storie di Martina purtroppo non le gradisco per niente, le trovo troppo violente per un fumetto disney (ad es. quella del cid) ed i personaggi sono spesso snaturati ed eccessivamente cinici, anche se  giustifico queste storie perche' negli anni '50 si conosceva poco di paperone e di altri personaggi di Barks, e quindi Martina ha dovuto "improvvisare" creandogli un carattere diverso che poi è rimasto anche negli anni successivi. Insomma detto in 2 parole riconosco il talento di Martina, ma semplicemente ritengo che alcune storie gli siano riuscite bene (il diabolico vendicatore, ecc), altre meno.

                    Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                    Risposta #38: Giovedì 7 Nov 2013, 08:37:09
                    Negli anni cinquanta si conosceva poco di Paperone perchè era un personaggio recente il cui carattere andava costruendosi, ancora imperfetto, anche con le storie di Martina, acerbe ed in via di perfezionamento. [Per inciso per quanto mi riguarda oggi si conosce di più di lui semplicemente perchè i due decenni successivi ce l'hanno fatto conoscere ed apprezzare ben oltre questo cinismo, e non certo perchè improvvisamente altri due decenni dopo qualcuno è venuto a raccontarci di botto ogni minuzia della sua vita.]

                    In seguito, sempre ed ovunque lo ripeto, questa crudeltà martiniana di Paperone negli anni sessanta cambia totalmente volto, si permea di ironia, lo si rende vittima stessa delle sue azioni e l'evoluta dialettica con Paperino e nipoti lo mette ben davanti ai suoi comportamenti scorretti. La sua umanità storia dopo storia fa passi da gigante nei primi anni sessanta, ed unita a quella di altri autori ci regala uno splendido personaggio già a metà/fine anni sessanta.

                    Mi scuso per l' OT ma mi è parsa una cosa importante  :)
                    « Ultima modifica: Giovedì 7 Nov 2013, 08:40:28 da dr.Strano »
                    'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
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                      Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                      Risposta #39: Giovedì 7 Nov 2013, 14:44:56
                      A me dànno fastidio anche gli eccessi "buonisti" di Scarpa tipo Fondazione De' Paperoni.
                               
                      In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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                        Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                        Risposta #40: Giovedì 7 Nov 2013, 14:54:53
                        Negli anni cinquanta si conosceva poco di Paperone perchè era un personaggio recente il cui carattere andava costruendosi, ancora imperfetto, anche con le storie di Martina, acerbe ed in via di perfezionamento. [Per inciso per quanto mi riguarda oggi si conosce di più di lui semplicemente perchè i due decenni successivi ce l'hanno fatto conoscere ed apprezzare ben oltre questo cinismo, e non certo perchè improvvisamente altri due decenni dopo qualcuno è venuto a raccontarci di botto ogni minuzia della sua vita.]
                        Nè, Paperotto, senti un po', ma non per qualcosa, perché, a dirla tutta, posso pure essere d'accordo con te, ma devi tirare fuori la frecciatina al Don ad'ogni tuo commento :P?

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                          Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                          Risposta #41: Giovedì 7 Nov 2013, 15:38:43

                          Topolino è tutto e il contrario di tutto

                          È il suo bello di personaggio iperpoliedrico ed adattabile ad ogni situazione.





                          Guarda, su parecchie cose sono d'accordo con te, su altre ho dei seri dubbi. Comincio a risponderti su questo.

                          Topolino è poliedrico senz'altro, ma non così tanto.

                          Il personaggio più poliedrico della Disney, da sempre, è Paperino. E su questo non si discute. Perché può vivere storie che vadano al di là dell'essere eroe/venir preso in giro.

                          Ci sono tutte quelle in cui fa qualche lavoro strano andando a volte bene, a volte male.

                          Può rimanere coinvolto in qualcosa di più grande di lui, e fare "l'eroe per caso", "l'eroe fuori ruolo", "l'eroe riluttante" (ci sono tutta una serie di studi su questa figura narrativa, che adesso non sto a citare).

                          Può essere anche un eroe "vero", senza per forza venire snaturato, o adottare un'identità segreta (naturalmente, scrivere una storia così è più difficile, ma ce ne sono).

                          Può essere la vittima, il perdente (Topolino non può perdere-ed è anche giusto così-ed io non considero il portare i pacchi o l'inciampare mentre fai da mangiare, un perdere. La storia della tigre e del fiore rimane un'eccezione).

                          Può essere un personaggio, gretto, egoista, negativo (e poi riscattarsi, o venire punito).

                          Può essere una metafora di certe condizioni, di certe aspirazioni, di un seguire le mode, essere l'uomo della strada. Io il saggio Topolino che si fa sedurre dalla pubblicità, non ce lo vedo.

                          Può vivere avventure "casalinghe" in maniera molto più credibile, e la dimensione quotidiana gli si addice di più per il fatto di avere bisogno di lavorare, con tutte le conseguenze del caso (gli altri personaggi, in genere, vivono -e pure lussuosamente-d'aria)

                          Può essere una comparsa, od una spalla, od un aiutante, nelle storie ad esempio in cui il protagonista è Zio Paperone, ma non solo.

                          Se ne possono esplorare i rapporti affettivi, sia familiari che non (Topolino problemi in famiglia non ne ha, e se litiga con Minni è o perché lei decide di far la st*****, oppure perché dedica più tempo ai casi che a lei. Incomprensioni serie che vengono risolte nel corso della storia, come qualche volta accade con Paperino e Paperina, non ce ne sono)

                            Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                            Risposta #42: Giovedì 7 Nov 2013, 15:58:56

                            Può essere massacrato dalla vergogna come nel Topokolossal, salva l'a-quel-punto-ancor-più-comica "redenzione" finale.

                            Ed in tutte queste storie Topolino è l'eroe, ma non necessariamente un perfettino, anche se, in quanto eroe, deve avere quella scintilla in più che gli fa vivere la storia: è la regola del gioco, ed è quello che vogliamo. Ma ciò, ribadisco, non vuol dire averlo perfettino.

                            Però, nel genere di storie che più lo ha caratterizzato, Topolino deve essere perfettino ed un po' sotuttoio, per forza di cose: è il detective che deve risolvere il giallo deduttivo stile Poirot, Miss Marple, Colombo ecc ecc. Si citava Colombo come detective "imperfetto", ma per me è un errore: Colombo è imperfetto fuori dal lavoro, ma nelle deduzioni è, per forza di cose, un asso infallibile. È la regola del giallo deduttivo: il detective deve scoprire con logica e secondo indizi, non ci si scampa.


                            Ma al contempo è perfetto, e deve esserlo perché è la regola del gioco, quando deve agire da detective deduttivo: è lui che deve scoprire il colpevole, perché è così, perché è lui il Colombo / Poirot / Miss Marple / Shinichi Kudo / Sherlock Holmes / Ellery Queen della situazione e deve venirne a capo.


                            Topolino perfettino nasce solo dal suo ruolo di investigatore, cucitogli addosso sin dai tempi di Gottfredson e poi sviluppato un po' da tutti gli autori successivi.

                            La vera "colpa" degli autori è stato l'avere "scordato", o forse usato troppo poco, il lato giocoso ed avventuroso di Topolino a scapito di quello meramente investigativo, quando lo splendore del personaggio è dovuto al preciso bilanciamento degli stessi.

                            Per quasi quindici anni, peraltro, il Topo detective non s'è più visto sul settimanale, fino al recupero castiano dell'Ingannevole gemello, e la sua mancanza si è sentita assai.

                            Fortunatamente non solo si è recuperato l'investigatore di recente, per la gioia di chi adora il giallo (cfr il Caso Parallax sempre di Casty, disegni di Perina), ma lo si sa alternare saggiamente col Toolino più comico o con quello avventuroso, consentendo a noi lettori di godere di tutte le sfaccettature del personaggio.


                            Pensa che io ho sempre trovato eccessivo lo svergognamento di Topolino nel Topokolossal

                            Poi c'è il paragone con i "Grandi del Giallo".
                            Ecco, su questo devo sottolineare una cosa. Ho sempre pensato che Topolino, tra i detective "classici", assomigli ad Ellery Queen. Fatico a spiegarlo per bene, ma a chi conosce un po' il giallo, la somiglianza con lui e la differenza con gli altri, dovrebbe essere evidente.

                            Però credo che il problema non sia che sia perfettino perché "risolve i gialli", ma per il fatto, ad esempio, che in tante storie è un pozzo di scienza su qualunque argomento, non si comporta mai men che bene con nessuno, ecc.

                            Poi, nelle storie avventurose, ad esempio...in tante, non si capisce cosa ci stia a fare. In certe, risulta troppo bravo a far tutto: campeggiare, orientarsi, difendersi dalle bestie feroci, come un esploratore professionista.

                            Il Topolino di Gottfredson si era già evoluto, diventando più sedentario e "borghese", e più investigatore che avventuriero: come una persona che, passando dai venti ai trent'anni, si da' un po' una calmata. Giocoso non lo è più stato, ed è un peccato. Ma un filo perfettino lo era anche prima. O meglio non perfettino: infallibile. Io adoro il Topolino in calzoni corti, eppure una delle cose più inaccettabili che ho letto è, all'inizio della bellissima Topolino e piedidolci, cavallo da corsa, Topolino che va alla fiera con Minni, e riesce a beffare un imbroglione che fa il gioco delle tre carte. Come per dire: l'eroe non può sbagliare.

                            E poi le tue ultime tre affermazioni citate non le capisco, onestamente: prima dici che si è usato troppo il Topolino investigativo, a discapito di quello avventuroso, poi che per 15 anni non c'è stato più l'investigatore, poi ancora che è stato recuperato di recente, ad opera quasi del solo Casty.

                            Mah, io ho fatto 4-5 anni a non leggere Topolino, ma onestamente, un'assenza di 15 anni dell'investigatore, proprio non la ricordo. Come non mi pare, dalla mia pur-limitata-ma-neanche-troppo conoscenza storica, che nei '60-'70-'80 ci fosse poco Topolino "avventuroso". Magari non ci saranno state storie eccezionali, ma mi sento di affermare che di avventurose ce ne sono state tantissime in quei decenni. Come pure il Topolino "giallo" non è stato recuperato di recente da Casty, ma usato continuativamente-seppur non tanto come quantità-da Faraci, Panaro, e di certo altri che ora non mi vengono.
                            « Ultima modifica: Giovedì 7 Nov 2013, 16:06:23 da alexthereader »

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                              Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                              Risposta #43: Giovedì 7 Nov 2013, 16:04:44


                              Guarda, su parecchie cose sono d'accordo con te, su altre ho dei seri dubbi. Comincio a risponderti su questo.

                              Topolino è poliedrico senz'altro, ma non così tanto.

                              Il personaggio più poliedrico della Disney, da sempre, è Paperino. E su questo non si discute. Perché può vivere storie che vadano al di là dell'essere eroe/venir preso in giro.


                              D'accordissimo che Paperino sia più versatile di Topolino, ma dove sta scritto che Topolino non possa fare più di una magra figura?

                              Ribadisco: dipende da come ambienti la storia stessa. Se fai fare a Topolino la figura del detective o dell'avventuroso contro il cattivo di turno, Topolino deve vincere, è chiaro, è evidente, è quel che vogliamo!

                              Ma nelle storie "di tutti i giorni", perché Topolino non può soccombere alla logica pippesca o vivere qualcosa di fantozziano? Nel 1998, per i 70 di Mickey, su Topolino venne pubblicata una storia spassosissima dei guai che l'omonimo sorcio subiva dagli amici che gli avevano organizzato una festa di compleanno gestita anche da Pippo, Paperoga e Sgrizzo. Si rideva, mentre Topolino ne subiva di cotte e di crude, in modo letteralmente paperinesco.

                              E non era fuori personaggio.

                              Topolino in certi contesti "deve" vincere, in altri sa far ridere con vicissitudini degne del Paperino più sfigato. Basta saperlo usare nel modo giusto, e non sarà mai fuori luogo. In certi momenti è un vincente assoluto, perché è un grande detective ed un avventuroso per hobby di prima categoria, in altri può fare figuracce atroci.

                              Pensa che tanto adoro il Topokolossal, tanto non mi è garbato il finale della Rapina del millennio, e sai perché? Perché nella Rapina non c'era motivo perché (uff, scusa la ripetizione...) non fosse Topolino stesso a decifrare il mistero della password e del ruolo di Gambadilegno. Pur tra mille risate, lì avrebbe dovuto farlo! Per me non era il modo giusto per ridere di Topolino fargli fare "questa" figuraccia, mentre era possibilissimo ridere alle sue spalle nel modo visto nel Topokolossal, dove Topolino in fondo era ai margini dell'intrigo (del quale non si è interessato sino all'ultimo secondo).

                              Non so se mi sono spiegato...

                              *

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                                Re: Da dove viene "Topolino perfettino"?
                                Risposta #44: Giovedì 7 Nov 2013, 16:21:53

                                 non si comporta mai men che bene con nessuno


                                Sai, di solito i buoni son fatti così

                                 

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