Quello ce è nato su Facebook è quasi un fenomeno culturale, che ho avuto modo di studiare "dall'interno".
Sbaglia chi pensa che tutto ciò sia irrispettoso e dannoso per il fumetto Disney, perchè anzi riavvicina a paperi e topi ex lettori che si sono allontanati da anni.
Tutto nacque con Paperino e atri infami (e in misura minore con Ventenni) che, postando vignette equivoche e anche esplicite raffiguranti la violenza e il cinismo di certi personaggi, hanno dato vita a una serie di tormentoni che sono diventati un fenomeno di massa (sommando i fan della decina di pagine che trattano questa visione apocrifa del panorama disneyano si superano di slancio i 100.000 fan coinvolti).
Poi tutto è proseguito naturalmente, e sono nati dei "miti" in modo assolutamente spontaneo. E' nato Quo (anzi, Qvo, che nell'immaginario è diventato il gemello violento e fascista), Orazio Cavezza, Zio Paperoga, il Partito Imperiale Evroniano, e altre pagine come Pluto Giudaico Massonico, Educazione Paperopolese e Paperone di Guido Martina.
Menzione a parte per Lord Piselloni, personaggio one shot apparso in una storia di Barks e tradotto con questo curioso nome dagli italiani. Oltre all'omonima pagina, il "grande sportivo" ha perfino dato vita a una tradizione settimanale che coinvolge quasi tutte le pagine che ho citato: il #GiovedìPiselloni, ovvero una giornata (il giovedì, appunto) in cui vengono postate vignette che hanno riferimenti più o meno voluti a sfondo sessuale, o che comunque estrapolate e fuori contesto possono assumerlo.
Francamente trovo interessante questo universo disneyano parallelo, perchè ha creato un rinnovato interesse da parte di un pubblico che non necessariamente coincide con quello tradizionale di Topolino.