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Il tempo e la continuity nelle storie Disney

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PolliceSu
    Re: La continuity nelle storie Disney
    Risposta #225: Mercoledì 23 Dic 2015, 18:45:27
    Infatti...


    Che fossero agli antipodi lo sapevo, e il senso del nome era proprio quello: contenere in un nome due stati opposti (le Hawai entreranno a far parte degli USA solo nel 1959).
    Ma in ogni caso da certi riferimenti si dovrebbe riuscire a intuire che il Calisota sia sulla costa ovest. Non ricordo dove (mi pare in Topolino - 70 anni di carta), veniva detto che Carl Barks immaginava le sue storie in un'area non troppo distante da Burbank, in California appunto, laddove gli Studios Disney avevano sede.
    Chiudo l'OT, scusate ;)

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      Re: La continuity nelle storie Disney
      Risposta #226: Giovedì 31 Dic 2015, 20:47:45
      Ehm... Non ho letto le ultime pagine del topic, ma volevo dire anche io la mia sulla continuity: il fumetto Disney è intrattenimento, chissenefrega di arroverlarsi sulla continuity! Una delle storie a fumetti Disney a cui sono più affezionato è la serie del totem decapitato, e li Nonna Papera e zio Paperone sono dichiaratamente fratello e sorella. È parentela illogica, certo, ma non ci do troppa importanza, dato che non è il centro della narrazione. Può però benissimo accadere che io non condivida una scelta dell'autore: Paperone non si è arricchito cercando oro nel Klondike? Non condivido, ma per valutare una storia bado anche ad altro, e se la trama e i disegni mi sono piaciuti non demonizzo la storia.
      Paradossalmente però mi sono creato un "canone personale", non saprei come definirlo altrimenti: come Don Rosa si è creato una storia coerente con sé stessa per i suoi fumetti, io ho fatto qualcosa di simile. Mi sono creato un continuity personale, ma per puro passatempo, mettendo insieme varie storie che mi sono piaciute, anche se possono sembrare in controaddizione l'una con l'altra: chiudo un occhio su alcune contraddizioni e non ci bada nessuno (d'altronde questo a canone ci bado solo io, e lo modifico come più mi piace). Mi rendo conto che è difficile da spiegare, vi faccio un esempio pratico: vi propongo una mia personale cronologia, voi se avete voglia ditemi cosa ne pensate in merito.

        Re: La continuity nelle storie Disney
        Risposta #227: Giovedì 31 Dic 2015, 21:52:13
        Ehm... Non ho letto le ultime pagine del topic, ma volevo dire anche io la mia sulla continuity: il fumetto Disney è intrattenimento, chissenefrega di arroverlarsi sulla continuity! Una delle storie a fumetti Disney a cui sono più affezionato è la serie del totem decapitato, e li Nonna Papera e zio Paperone sono dichiaratamente fratello e sorella. È parentela illogica, certo, ma non ci do troppa importanza, dato che non è il centro della narrazione. Può però benissimo accadere che io non condivida una scelta dell'autore: Paperone non si è arricchito cercando oro nel Klondike? Non condivido, ma per valutare una storia bado anche ad altro, e se la trama e i disegni mi sono piaciuti non demonizzo la storia.
        Paradossalmente però mi sono creato un "canone personale", non saprei come definirlo altrimenti: come Don Rosa si è creato una storia coerente con sé stessa per i suoi fumetti, io ho fatto qualcosa di simile. Mi sono creato un continuity personale, ma per puro passatempo, mettendo insieme varie storie che mi sono piaciute, anche se possono sembrare in controaddizione l'una con l'altra: chiudo un occhio su alcune contraddizioni e non ci bada nessuno (d'altronde questo a canone ci bado solo io, e lo modifico come più mi piace). Mi rendo conto che è difficile da spiegare, vi faccio un esempio pratico: vi propongo una mia personale cronologia, voi se avete voglia ditemi cosa ne pensate in merito.
        Lol, per me è molto simile, tranne che l'intero calendario lo sposterei sessant'anni dopo (e si sposta di anno in anno) :P
        « Ultima modifica: Giovedì 31 Dic 2015, 21:52:47 da Giordanduck »

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        Maximilian
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          Re: La continuity nelle storie Disney
          Risposta #228: Venerdì 1 Gen 2016, 19:31:37
          (e si sposta di anno in anno)
          Questo è un fondamento anche per me.
          Evose, non si legge bene; potresti ingrandire?

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            Re: La continuity nelle storie Disney
            Risposta #229: Domenica 24 Apr 2016, 18:26:59
            Volevo fare una riflessione prendendo spunto da queste affermazioni anche se appartenenti ad un topic diverso

            Cominciamo dall'introduzione che inizia nel 2009 e già questo, di per sé mette in crisi l'ipotesi Macchia Nera: in questi anni il criminale nero è stato impegnato in ben altre avventure e dunque come può essere stato sempre là in Gelonia?
            E allora? Tutte le storie (o quasi) non hanno legami fra loro, quindi in una continuity relativa solo a questa storia può essere benissimo che Macchia Nera non si è più visto negli ultimi 6 anni.
            Le altre vicende in cui compare in questo lasso di tempo possono tranquillamente essere ambientate tutte prima o tutte dopo questa (oppure non essere nemmeno mai avvenute, nell'economia di questa avventura in particolare).

            Citazione
            Cosa che invece potrebbe bene calzare con Spia Poeta che dal 2008 non si è più fatto vedere.
            Ora capisco il problema; stai partendo da un presupposto sbagliato (anche se forse non è corretto parlare di giusto o sbagliato, però si tratta comunque di una tua interpretazione che in quanto tale è opinabile): ovvero che ogni storia avvenga nell'anno in cui è uscita.
            Io credo che tutte le storie siano ambientate in un generico presente, e quando se ne prende in considerazione una le altre si possono comodamente non considerare (con le dovute eccezioni, ovviamente).
            Anche perchè se esistono una storia uscita nel 1950 e una nel 2000, come possono avvenire nei rispettivi anni se i personaggi presenti in entrambe non sono invecchiati di una virgola da una all'altra?
            Ecco perchè se in un'avventura uscita nel 2015 compare un flashback accaduto nel 2009, non significa che gli eventi passati sono avvenuti nel 2009 ma 6 prima, a prescindere che una la legga oggi o tra un secolo.

            Poi riconosco che questa è la mia opinione, ma mi pare quella seguita più o meno anche dagli autori, pur implicitamente.

            Spero di essermi spiegato.
            « Ultima modifica: Domenica 24 Apr 2016, 18:27:53 da Anton_Rebeliot »

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              Re: La continuity nelle storie Disney
              Risposta #230: Domenica 24 Apr 2016, 18:33:27

              E allora? Tutte le storie (o quasi) non hanno legami fra loro, quindi in una continuity relativa solo a questa storia può essere benissimo che Macchia Nera non si è più visto negli ultimi 6 anni.
              Le altre vicende in cui compare in questo lasso di tempo possono tranquillamente essere ambientate tutte prima o tutte dopo questa (oppure non essere nemmeno mai avvenute, nell'economia di questa avventura in particolare).


              Spero di essermi spiegato.

              Quando lessi quel messaggio anche io mi trovavo contrario all'informazione, ma avendolo letto mesi dopo preferii non rispondere per non aprire una discussione inutile, ma avrei detto le stesse parole tue in sostanza.
              E' una cosa di logica interna, diciamo. Gli autori sono tanti e ognuno deve avere la libertà di scrivere le storie coi personaggi che vuole, anche se stanno facendo altre cose in altre storie.

              Non credo che Casty abbia obbligato tutti gli autori a scrivere storie con Makandra aiutante di Macchia Nera dalla bella Darkenblot 2.0...
              « Ultima modifica: Domenica 24 Apr 2016, 18:34:27 da Dani_Delux »

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                Re: La continuity nelle storie Disney
                Risposta #231: Venerdì 6 Mag 2016, 20:11:13
                Ehm... Non ho letto le ultime pagine del topic, ma volevo dire anche io la mia sulla continuity: il fumetto Disney è intrattenimento, chissenefrega di arroverlarsi sulla continuity! Una delle storie a fumetti Disney a cui sono più affezionato è la serie del totem decapitato, e li Nonna Papera e zio Paperone sono dichiaratamente fratello e sorella. È parentela illogica, certo, ma non ci do troppa importanza, dato che non è il centro della narrazione. Può però benissimo accadere che io non condivida una scelta dell'autore: Paperone non si è arricchito cercando oro nel Klondike? Non condivido, ma per valutare una storia bado anche ad altro, e se la trama e i disegni mi sono piaciuti non demonizzo la storia.
                Paradossalmente però mi sono creato un "canone personale", non saprei come definirlo altrimenti: come Don Rosa si è creato una storia coerente con sé stessa per i suoi fumetti, io ho fatto qualcosa di simile. Mi sono creato un continuity personale, ma per puro passatempo, mettendo insieme varie storie che mi sono piaciute, anche se possono sembrare in controaddizione l'una con l'altra: chiudo un occhio su alcune contraddizioni e non ci bada nessuno (d'altronde questo a canone ci bado solo io, e lo modifico come più mi piace). Mi rendo conto che è difficile da spiegare, vi faccio un esempio pratico: vi propongo una mia personale cronologia, voi se avete voglia ditemi cosa ne pensate in merito.

                Hai dimenticato il 1967, l'anno di morte di Paperone secondo Don Rosa!

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                  Re: La continuity nelle storie Disney
                  Risposta #232: Sabato 7 Mag 2016, 15:19:06
                  Mi sono creato un continuity personale
                  Carina, e in gran parte condivisibile.
                  Non capisco però le storie di PK e di DD ambientate tra i '50 e i '60, immagino per plausibilità anagrafica del protagonista: ma come la mettiamo con cellulari e computer, nemmeno lontanamente previsti da scienziati e futurologi dell'epoca?

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                  Evose
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                    Re: La continuity nelle storie Disney
                    Risposta #233: Venerdì 13 Mag 2016, 20:41:30

                    Hai dimenticato il 1967, l'anno di morte di Paperone secondo Don Rosa!
                    No, non l'ho dimenticato :P

                    Carina, e in gran parte condivisibile.
                    Non capisco però le storie di PK e di DD ambientate tra i '50 e i '60, immagino per plausibilità anagrafica del protagonista: ma come la mettiamo con cellulari e computer, nemmeno lontanamente previsti da scienziati e futurologi dell'epoca?
                    C'è scritto nella timeline:
                    Citazione
                    1950 (Paperopoli): Everett Ducklair inizia la sua attività imprenditoriale. (altrove): Grazie alla invenzioni di Ducklair la Terra in pochi anni subisce un'evoluzione tecnologica che porterà il mondo Disney da essere lievemente anacronistico ada essere un mondo fantascietifico

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                      Il tempo nelle storie Disney
                      Risposta #234: Lunedì 21 Mag 2012, 15:44:31
                      Spesso si è discusso sulle incongruenze temporali che a volte vengono riscontrate nelle storie soprattutto in merito all'età dei personaggi principali.
                      E' chiaro che coloro che hanno vissuto l'esperienza del Klondike o che sono nati negli anni '20 o giù di lì non potrebbero tranquillamente godere delle tecnologie odierne semplicemente per un discorso puramente temporale.
                      Personalmente ho elaborato una mia personale visione del fumetto che,lungi dal considerarlo come un fenomeno in cui il tempo non esiste,consiste nel valutarne lo scorrere cronologico come qualcosa di estremamente più lento rispetto alla nostra reale realtà.
                      Insomma,per dirla in breve,nelle storie Disney il tempo passa ma scorre molto più lentamente.Se così non fosse non potremmo mai giustificare la presenza odierna dei personaggi che altrimenti sarebbero ultracentenari.
                      Cosa ne pensate voi?Che idea avete del tempo nelle storie Disney?

                      *

                      Cornelius
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                        Re: Il tempo nelle storie Disney
                        Risposta #235: Lunedì 21 Mag 2012, 16:20:20

                        Sono d'accordo con te nel considerare lo scorrere del tempo nei fumetti Disney come qualcosa di più elastico, allungato, che permette ancor oggi di scrivere bellissime storie sulla gioventù di Paperone risalente alla fine dell'800 e di far sì che l'anziano papero (ma dovremmo dire immortale) nelle storie attuali post 2000 usi PaperNet o i cellulari.
                        D'altronde o si usa il metodo Don Rosa (che forse è anche quello di Carlo Panaro che nella sua ultima storia fa cercare a Scrooge un archivio di 50 anni prima e lo trova: è del 1903) in cui i paperi vivono stabilmente in un presente anni 50, evitando così ogni imbarazzo o incongruenza temporale; oppure si va avanti nel presente attuale (che senz'altro arricchisce di tanti nuovi spunti le storie Disney) cercando di non perdere un passato ricco e familiare a tutti noi ma di mantenerlo con l'elastico, senza fare troppi conti. Ed io preferisco la seconda possibilità che è poi quella utilizzata da quasi tutti gli autori disneyani sia in Italia che all'estero (a parte quelli più vicini all'ortodossia donrosiana): godere delle opportunità del presente (e le storie Disney sono sempre state al passo coi tempi, con le nuove mode sociali) senza rinunciare alla memoria storica.
                        Fino a quando si potrà utilizzare questo compromesso storico? Fra 30 o 40 anni si parlerà ancora di Klondike? Chissa se l'elastico del tempo si sarà spezzato. Spero di no.

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                          Re: Il tempo nelle storie Disney
                          Risposta #236: Lunedì 21 Mag 2012, 16:36:52
                          Pienamente d'accordo con te! ;)
                          « Ultima modifica: Lunedì 21 Mag 2012, 16:37:13 da OkQuack »

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                            Re: Il tempo nelle storie Disney
                            Risposta #237: Martedì 22 Mag 2012, 13:46:56
                            A me piace pensare che i personaggi Disney siano immortali: finchè qualcuno continuerà ad amarli o a leggere le loro storie, essi esisteranno ed avranno sempre la stessa età. Pertanto non mi è mai piaciuta l'idea donrosiana della morte, che poi non sta in piedi se si considerano QQQ che sono sempre bambini (e si sa che a quell'età un anno significa almeno 2 cm di altezza in più!!!) Considerando quindi che l'universo dei paperi si è formato completamente per quanto riguarda le fondamenta quando è stato creato Paperone, e che l'universo dei Topi ha raggiunto la sua maturità con il Topolino moderno anni '50 (la cui nascita colloco con il debutto di Eta Beta, tanto per avere un punto fisso di partenza), ho scelto il 1947 come anno in cui il tempo si è fermato per Topolinia e Paperopoli. Così la saga donrosiana è salva :D, come anche la teoria secondo la quale i personaggi Disney anni '30 erano più giovani e inesperti (Topolino per tutti) :D
                            « Ultima modifica: Martedì 22 Mag 2012, 13:48:36 da Gabriele_Iurato »
                            ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

                              Re: PKNE - "Paperinik New Era" - Discussione Generale
                              Risposta #238: Lunedì 2 Mag 2016, 10:00:25
                              Però pone un problema mica da ridere (o meglio, da riderci su un bel po').

                              Sappiamo che questa avventura si deve svolgere dopo P&P, che si autodatava al 2014, senza via d'uscita. Pk proviene dal secolo scorso, e l'ultimo anno possibile era il 2000, come peraltro confermato dal riferimento a "Cronaufragio", giusto? Quindi, come minimo, son passati, per forza, 14 anni, se non ne vogliamo contare 16 a tutti gli effetti, ok?

                              Dunque... quanti anni hanno i nipotini ormai? Opsssss! ;D ;D ;D ;D

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                              PolliceSu   (1)
                                Re: PKNE - "Paperinik New Era" - Discussione Generale
                                Risposta #239: Lunedì 2 Mag 2016, 10:06:03
                                In realtà sono stati de-evoluti a spore e poi ri-evoluti a nipotini al momento più opportuno :p

                                 

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