Mi pare che Orazio sia stato ripreso più volte in questi ultimi anni, magari superficialmente (a volte in TopoGulp o in serie in costume) ma con le sue specificità, tipo la ferramenta dove lavora (di sua proprietà).
In brevi centrali è anche stato protagonista. Non solo Orazio ma tutta una serie di personaggi di Topolinia potrebbe essere approfondita o ripresa per dare alle storie cittadine maggior varietà oltre ai soliti polizieschi di varia natura (da Basettoni e Topolino a Manetta e Sassi) o a storie quotidiane con i soliti Topolino e Pippo (se non Pluto) o Clarabella e Minni.
La parte femminile meno nota della città potrebbe essere maggiormente sviluppata per nuovi plot: da una Zia Topolinda purtroppo utilizzata in poco convincenti gialli ad una Zia Nena che potrebbe risalire la corrente del tempo confrontandosi con una nipote (Clarabella) non più bambina ma bovina adulta come è nella normalità. Le stesse Minni e Clara potrebbero interagire con Patrizia Pig, creando un triangolo di amicizia al femminile forse più interessante del solito duo. Non trascurando un ritorno di Zenobia dall'Europa.
Dal lato maschile la presenza di Topesio nelle recenti storie di Casty e Stabile rivitalizzava l'ambiente cittadino e lo stesso Topolino, messo in situazioni diverse dal solito (sebbene con una tradizione americana ormai lontana nel tempo e leggermente diversa). Se Orango è stato ripreso per storie 'epiche', personaggi come Musone, Setter e Squick (da me ricordato due post fa) potrebbero esserlo in una quotidianità più variegata dove il volo o la malavita troverebbero nuova linfa. Non dimenticando le radici storiche della città con Geremia Ratt, plot tutto da creare (o quasi).
Riguardo Paperopoli non sono d'accordo quando Volkabug (ma prima come ti chiamavi?) scrive che Newton potrebbe togliere spazio ad altri. A chi, poi? Come ragazzino ha pochi colleghi da 'buttar fuori', anzi: spero che la sua presenza riporti nel nuovo GM la pattuglia dei vari Alvin, Lardello & C. al comando di un Gran Mogol che a sua volta potrebbe essere maggiormente analizzato. La stessa città dei paperi è solo apparentemente sovraffollata, come scrivi: gira che ti rigira escono fuori i soliti nomi (e non è certo la prima volta che lo sottolineo ma non mi stancherò mai a farlo).
E' per questo che, ovviamente con buone idee e soggetti, personaggi come Gedeone (nel campo della stampa cittadina), Doretta (in un ruolo che non riprendesse sempre il passato del Klondike ma situazioni più aggiornate), Paperetta (utile collante fra vari plot: il giornalismo di Gedeone, il sentimento ambiguo della nonna nei confronti di Paperone), Cuordipietra (più introdotto e più presente nella finanza calisotiana), Carioca e Panchito (collegati rispettivamente all'amicizia con Paperino se non ad una romantica reunion con Chiquita) darebbero finalmente nuovi colori e nuovi sapori ad una Paperopoli non così 'affollata'.

Continuo a chiedermi come mai gli autori di oggi non abbiano la stessa vivacità creativa dei loro predecessori riguardo questi e altri personaggi; quantomeno, non fine a se stessa per brevi serie e poi stop ma per una profonda rivisitazione del tessuto antropomorfo fatto in modo stabile, che duri nel tempo e che diventi 'regola' (come infatti facevano i loro colleghi di un tempo).
Riprendere, inserire, cambiare alcune carte in tavola, riallacciare amicizie e amori, osare dei ritorni (vedasi Della nelle DuckTales, ma evidentemente il terremoto cartaceo italiano preoccupa più di quello animato americano), variegare ed arricchire i soliti plot. In passato scrissi che le rivoluzioni disneyane a fumetti ci sono state ogni trent'anni: nei '30 (di sola matrice Usa), nei '60 (di matrice mista italo-americana), nei '90 (solo italiana). Nei '20 appena iniziati, qualunque sia l'origine, potrebbe accadere la quarta rivoluzione trentennale. Speriamo bene!