Qui una delle due certezze deve purtroppo crollare: si è sbagliato il manuale oppure Cimino??
Cimino. Gli dei possono sbagliare; il manuale no.
Non posso che concordare sulle diverse gradazioni di
auctoritas e sull'ordinamento valoriale da te proposto.
E tuttavia val forse la pena di indagare ulteriormente sulle implicazioni e le conseguenze logiche qui sottese:
Cimino, sbagliando, ha inequivocabilmente fatto sbagliare anche il Manuale, dal momento che i Paperini sono portati a pensare che non esista alcun Emiro con quel nome, ovvero l'errore dello sceneggiatore si intrinseca nell'errore del Manuale.
1) Cimino sbaglia e il Manuale ha ragione: la proposizione è errata perché non vi è menzione dell'Emiro, tuttavia l'Emiro di fatto esiste.
2) Cimino ha ragione e il Manuale sbaglia: la proposizione potrebbe essere corretta (se letta come: "
Cimino coscientemente intende far sbagliare il Manuale", ma per le premesse "valoriali" di cui sopra, e in assenza di ulteriori giustificazioni/spiegazioni nella storia, ci sentiamo di escludere quest'ipotesi)
3) Cimino e il Manuale sbagliano entrambi: proposizione, a questo punto, vera.
4) Cimino e il Manuale hanno entrambi ragione: la proposizione risulterebbe a prima vista falsa,
a meno di non tenere in considerazione eventuali corollari non giustificati (ma nemmeno apertamente esclusi) dalla storia, per esempio
-Qui, Quo, Qua sbagliano e il Manuale ha ragione teoria psicologico-cognitiva (hanno consultato la pagina sbagliata, questo salverebbe l'
auctoritas del sacro testo)-bisognerebbe però ipotizzare a postulato ulteriore che i Paperini abbiano cercato alla lettera " F" la voce Fessial, cognome dell'Emiro, mentre il Manuale lo registra sotto la "E" di Emiro, o ancora che Fessial sia un nome proprio e il Manuale ne riporta il cognome, sconosciuto però ai Paperini.
-Il Manuale ha ragione e l'Emiro sbaglia (a) teoria empirico-esistenzialista (l'Emiro si sta avocando un'esistenza che non gli pertiene, è il Manuale a dare -o negare- fondamento alle cose e agli esseri, da cui:
se il Manuale non ne parla, allora non esiste)
-Il Manuale ha ragione e l'Emiro sbaglia (b) teoria confuciano-nominalista (perché è in realtà un
Sultano, come lo si apostrofa in una vignetta, o ancora
Signore,
Sovrano..insomma la lettera "
S" avrebbe forse dato maggiore soddisfazione nella ricerca*).
Ho fatto del mio meglio...ora stendimi pure con un bel trattato
logico-matematico..
*Mi rendo d'altra parte conto che qui postulo che lo scibile del Manuale sia organizzato in ordine alfabetico, come un dizionario o ancor meglio come un'enciclopedia, e tuttavia non ho assolutamente evidenze di alcun tipo atte ad avvalorare questa tesi. Piuttosto, l'Indagine da Manuale sembrerebbe spingere a una diversa conclusione, il Manuale organizzato per macro-temi, che a suo tempo analizzai nel topic relativo.
Conforta notare come anche qui la Geografia risulti ai primi posti nella gerarchia del sapere, ovvero la descrizione del mondo fisico, mentre più curioso trovare al secondo posto l'Educazione Ambientale, non perché essa non debba risultare fra le priorità di una Marmotta, ma perché difficilmente avrebbe potuto essere materia fondamentale all'epoca di Coot (a meno di ammettere che non solo le nozioni risultino aggiornate dai vari redattori di generazione in generazione, pensiamo in questo caso a Clinton Green, ma anche l'organizzazione stessa del Manuale e delle sue categorie, come a dire che oggi un sussidiario avesse ancora a principiare dal trivio e dal quadrivio), che immaginiamo anche qui si sarebbe accostato a Plinio inserendo piuttosto al secondo capitolo una Zoologia.
Leggende e Folklore sono affini all'Antropologia dell'Historia ampliata nel capitolo dei Lavori Manuali subito seguente. Sorprendente invece la voce Astrologia, quando più legittimamente ci saremmo aspettati Astronomia: Cornelius doveva sicuramente riferirsi a un'America ancora legata retaggi "da Lettera Scarlatta", ed e' d'altra parte vero che Julius Impervius ha sicuramente influito sulla preminenza di questa voce in quanto celebre mago, tuttavia non si capisce come Archibald Moon, redattore del testo nella generazione seguente, non abbia rivisto completamente il capitolo alla luce di una conoscenza scientifica più consapevole. Fondamentale sicuramente il botanico Clinton Green non solo per l'apporto a Educazione Ambientale ma immaginiamo anche per i capitoli di Ornitologia, dove sicuramente ha potuto coinvolgere colleghi zoologi per rimpinguare le voci di scienze naturali, mentre Andrej Strogoff deve essere il principale artefice del capitolo 6 Cinema e Tea(r)tro (ci si augura fra le prossime generazioni sia infine scelto anche un illustre grammatico che possa rivedere le bozze e correggere eventuali refusi). Di che cosa fosse professore George Eureka non e' purtroppo dato sapere, e tuttavia dal tono del cognome, tanto simile a esclamazioni pitagoriche, verrebbe da pensare a un inventore che potrebbe aver rimpinguato a dovere il capitolo dei Lavori Manuali (in questo confortati anche dalla fotografia in cui sfoggia un abbigliamento poco "istituzionale" e quasi da esploratore o da scout), il cui nucleo pero' e' sicuramente da rilevare nell'esperienza pratica di Cornelius.
Ottimo infine aver scelto per la generazione contemporanea un tuttologo com De Paperis, necessaria la sua visione d'insieme per poter rendere "redazionabile" un manuale con aspirazioni enciclopediche ma necessariamente di agevole lettura e agile fruizione, in un'epoca in cui il sapere risulta estremamente parcellizzato.