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Ed ora... un po' di critiche!  

Se non fosse per il tipo di carta e la colorazione computerizzata sembrerebbe quasi di leggere un  TOPOLINO  anni 60-70 bella sensazione!

Beh, adesso non esageriamo...
Sarebbe stato bello se Freccero avesse mantenuto (almeno per questa storia) il suo pregevole stile iniziale, che ricordava in tutto e per tutto il compianto GBC. Purtroppo non è stato così, e lo stile "moderno" (ma forse è giusto che si faccia uno stile personale) si vede, eccome! Lo stile di Freccero di oggi è tipico di questo periodo, e non ha più a che fare con gli anni 70. Vedasi le pupille troppo grandi e l'uso troppo frequente dei primi piani, che alla lunga può stufare..  [

Letta finalmente questa storia attesissima. Che dire se non  bellissima. Savini e Freccero (Benevenuo!!) hanno fatto un lavoro a dir poco eccellente, a partire dalla copertina (favolosa a dir poco). I personaggi sono caratterizzati perfettamente, ben congeniate gag e richiami agli episodi originali della saga.
Splendidamente malinconico l'omaggio di Freccere al suo (e di tanti altri artisti) maestro

Questa è la strada maestra da seguire per un vero rilancio dei fumetti Disney!! Continuate così

Certe idee della sceneggiatura sono GENIALI (come per esempio i giochi di parole sui Beoti   )!!!
I riferimenti alla storia di trent'anni fa, nei testi e nei disegni, poi, sono fantastici! Complimenti, Vivi complimenti!!!!  

UFFA!!
Che invidia, io la leggerò chissà quando... Cioè quando mia mamma si deciderà a spedirmi il Topolino in questione...
BZAZZ!!
Beh, per ora complimenti agli autori, vi vedo tutti così entusiasti..  

Questa è la strada maestra da seguire per un vero rilancio dei fumetti Disney!! Continuate così

Ma la vogliamo quotare e ri-quotare all'infinito questa frase? Così gli innumerevoli dirigenti Disney che ci leggono lo capiscono!  

Esattevolmente.
E' forse il commento migliore che abbia letto riguardo a questa storia.

Certe idee della sceneggiatura sono GENIALI (come per esempio i giochi di parole sui Beoti   )!!!

O ripensavo proprio stamattina al travestimento da "innocuo turista teutonico"...  

O ripensavo proprio stamattina al travestimento da "innocuo turista teutonico"...  

Eh Eh!
Io, da buon altoatesino, l'ho apprezzato ancora di più!

O ripensavo proprio stamattina al travestimento da "innocuo turista teutonico"...  

Anche in "I promessi topi" c'erano dei tedeschi molto divertenti: i lanzichenecchi che mangiano "spaghetti alla mercenaria" alla trattoria "Il pesce fritto" gestita da Renzo Topoglino e dicono: "Ah, la kucina italiana! Mi piace un sakko!"

E' la prima volta che leggo questo topic e... non posso far altro che dare al Maestro Freccero il mio migliore benvenuto!
E comunque siee stati grandi, o Maestri, per aver riportato alla luce dopo 35 lunghi anni una storia eccelsa!
Ps
Fortissime le gag di Gennarinus e Ottofurotto come quella con la bustina di ketchup! Grazie al Savini (la chiamo così come sta registrato sul forum) per aver ridato a Gambadilegno l'accento romanesco (e grazie a chi ha accettato il sigaro!).

Ciao a tutti, Glad

Dio mio, tutte le parole per esprimere la mia gioia nel leggere questa storia le hanno già usate altri!!!

Aggiungo una curiosità: si può sapere quante copie avrà venduto il topo con questo numero. Se

1)il numero di vendite è stato uguale o inferiore, che so, al numero di iscritti al Papersera (quanti saranno 100? 90?) allora tutte le storielle sul marketing sul target sono vere, ma se

2) il numero di vendite è paragonabile a quello standard dei numeri precedenti...

...vuol dire che 'sti bambini se erano così scemi un anno da non riuscir a leggere storie più lunghe di 30 pagine fa allora oggi non lo sono più e la storiella del target è un inganno colossale!!!

In tal caso mi pare coerente che se è vera la seconda ipotesi, storie così dovrebbero esserci almeno una ogni mese...

Guarda che la differenza di 100 copie in piu' o in meno non cambia una virgola una testata che viaggia sulla media di 400.000 copie vendute.

Inizierebbe a voler dire qualcosa quando la differenza sale a ... 5/10.000 per esempio

Ciao.

Guarda che la differenza di 100 copie in piu' o in meno non cambia una virgola una testata che viaggia sulla media di 400.000 copie vendute.

Inizierebbe a voler dire qualcosa quando la differenza sale a ... 5/10.000 per esempio

Ciao.

Sì ma, a lungo termine una differenza di 100 alla settimana +100 alla settimana dopo +100 ancora +100 fanno una notevole differenza di vendite...

Guarda che la differenza di 100 copie in piu' o in meno non cambia una virgola una testata che viaggia sulla media di 400.000 copie vendute.

400.000 copie (senza gadget) le vendeva il Topolino di 10 e più anni fa e a quel che ricordo lo si capiva dalle "pile" di 20-25 Topolini che si innalzavano sui banchi delle edicole. Oggi le pile sono bassine... cala,cala...

E anche ci sono resti di quelle pile bassine, io trovo il Topolino anche all'uscita del seguente