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Ho letto la storia come la leggerebbe chi non ha mai letto la saga originaria, visto che entrambe le mie copie (il cofanetto Oscar Mondadori e l'ultima edizione Disney) sono imballate causa arrivo nuova libreria, dunque non ho potuto fare confronti (ma non è detto che ciò sia stato un male); e sono romano de Roma; tenetene conto leggendo questo post. Non posso che associarmi alla sequela di complimenti ("Aho'... 'na fata, 'na vera fata!"; x un romano la migliore battuta e la migliore vignetta mai apparse in un fumetto Disney da anni a questa parte!), ma un paio di appunti da fare li ho. Innanzitutto la copertina: bella, e bell’idea da parte della redazione “spiegarla”; ma perché proprio con Pippus Augustus, che nella storia appare solo effigiato su una moneta? Ovviamente spassosissimi i giochi di parole con i beoti; peccato che i Bassotti si presentino come “barbari della Boezia”, non come “barbari della Beozia”, che sarebbe stato più giusto (Beozia = beoti; Boezia = boeti); refuso di stampa o cosa? Se Petronius Paperonius dimostra di essere ormai “romanizzato” (“Quanno ce vo’ ce vo’”; “E mo’?”), perché canta “Se nel Falernum ho messo l’acqua” invece di “c’ho messo l’acqua”? Infine mi associo a chi ha scritto sul fatto che la redazione non ha ricordato gli autori della saga originaria, facendo così perdere il senso alle due apparizioni di GBC nella storia. Sono cmq piccoli dettagli; grande sceneggiatura, e gran bei disegni (a me i tre nipotini con gli “occhi alla giapponese” piacciono); magari leggere almeno una storia al mese come questa! Infine, riguardo al discorso sulle vendite: mercoledì mattina alle 07,15 Topolino non era ancora stato consegnato al mio edicolante; mercoledì pomeriggio alle 17,45, se non mi avesse messo da parte una copia, avrei dovuto cercarlo altrove, visto che lo aveva terminato…

la redazione non ha ricordato gli autori della saga originaria, facendo così perdere il senso alle due apparizioni di GBC nella storia.

Sono TRE apparizioni: Carpi ha disegnato l'episodio egiziano, quello romano e quello spagnolo  :

Sono TRE apparizioni: Carpi ha disegnato l'episodio egiziano, quello romano e quello spagnolo  :

Alle si riferiva ai veri e propri CAMEI di GBC nella storia di Savini/Freccero, a pag. 18 e pag. 186

Alle si riferiva ai veri e propri CAMEI di GBC nella storia di Savini/Freccero, a pag. 18 e pag. 186
 

Sorry, avevo frainteso, non ho ancora letto la nuova storia  [

(SNIP) peccato che i Bassotti si presentino come “barbari della Boezia”, non come “barbari della Beozia”, che sarebbe stato più giusto (Beozia = beoti; Boezia = boeti); refuso di stampa o cosa?

Refuso, sgrunt! Copio incollo dalla sceneggiatura (peccato che i Tab non restino al loro posto):

                                           TAV. 5

1) In soggettiva di Amelya, un Bassotto declama fieramente.

Bassotto 1                            No, veggente... siamo Barbari della Beozia,
                                      non Galli d’Oltralpe!

Se Petronius Paperonius dimostra di essere ormai “romanizzato” (“Quanno ce vo’ ce vo’”; “E mo’?”), perché canta “Se nel Falernum ho messo l’acqua” invece di “c’ho messo l’acqua”?

Annosa questione. Il "c'ho" dialettale non c'è verso che passi in redazione, nemmeno in questi casi particolari. Nell'originale avevo risolto con "gli ho messo l'acqua". E' saltato pure il "gli". Meno male che il "Ma che me fregaaa..:" sono riuscito a renderlo a livello subliminale con un astuto stratagemma metalinguistico.  

Infine, riguardo al discorso sulle vendite: mercoledì mattina alle 07,15 Topolino non era ancora stato consegnato al mio edicolante; mercoledì pomeriggio alle 17,45, se non mi avesse messo da parte una copia, avrei dovuto cercarlo altrove, visto che lo aveva terminato…

C'ho piacere, c'ho!  
Accadesse anche nel resto d'Italia, non credo che ci sarebbero più ostacoli a una raffica interminabile di storie luuuuuuuuuuuuuunghe!

Ciao
Alb

pag. 18
 

Toh!questo cameo non l'avevo notato!

Grazie Alb! E' ovvio che, x quel che riguarda il "Ma che ce (anzi me, visto che è al singolare) frega", oltre alle altre espressioni, non potevo pretendere più di tanto; e probabilmente è anche giusto così. Cmq "l'astuto stratagemma metalinguistico" è ottimo  !

Alle, in fondo è giusto, Paperonius non è "romano", quindi per simpatia usa qualche frase in romanesco (romanaccio?) con la tipica inflessione dei non romani (che si ottiene alternando nella stessa frase singole parole o inflessioni dialettali romane con quelle della "lingua" normalmente utilizzata) .... mai sentito un milanese tentare un'imprecazione tipica romana? (Boldi nel cinema ad esempio)....

Mi allineo ovviamente anch'io ai complimenti per gli autori e via SMS ho già espresso il mio gradimento alla storia (anche se dove viene indicato il modo per votare si sono scordati, o forse è stato un refuso tipografico per mancanza di spazio sulla riga, di dire che oltre al numero di Topolino bisogna indicare anche quello della storia da votare, ma speriamo si capisca).  Ora speriamo che la Disney comprenda l'importanza della qualità, oltre che della lunghezza, di certe storie.

Alle, in fondo è giusto, Paperonius non è "romano", quindi per simpatia usa qualche frase in romanesco (romanaccio?) con la tipica inflessione dei non romani (che si ottiene alternando nella stessa frase singole parole o inflessioni dialettali romane con quelle della "lingua" normalmente utilizzata) .... mai sentito un milanese tentare un'imprecazione tipica romana? (Boldi nel cinema ad esempio)....

(Chiedo venia x l'OT, ma come disse Petronius Paperonius, "Quanno ce vo' ce vo'"... )
Non sono d'accordo; nello specifico si tratta di una canzone, che in quanto tale deve essere cantata nella maniera originale. L'ho sentita cantare + volte da non romani, e l'hanno sempre cantata come si deve; poi, ovviamente, l'inflessione dialettale personale rimane; quello che dici tu vale per la lingua parlata. Infine: romanesco, non romanaccio (e meno male che abbiamo appena scoperto che abitiamo pure vicini l'uno all'altro...  )
(Fine OT)

questo deve rimanere il vostro spazio di dibattito, e non quello di noi autori

Bè, ma ci fa sapere conoscere i vostri punti di vista, le vostre impressioni e i retroscena... Comunque ( anche se in ritardo) BENVENUTO, ANDREA (che arrogante, chiamarti per nome!)!!!

ero convinto di doverla leggere dopo "Petronius Paperonius e i sesterzi di Pippus Augustus" (ingannato dalla stessa ambientazione), ma questa storia va letta PRIMA... (non per niente è il DUE-BIS!)

Infatti è mostrata la ripunzonatura delle monte...

(Ma quant'è sexy l'Amelia di Freccero?! Sì, sono malato  )

L'importante è ammetterlo :

Ma sono l'unico a cui vengono i nervi all'idea che Scarpa è vivo, in attività... e non ha "potuto" disegnare questa storia?  

Ma sono l'unico a cui vengono i nervi all'idea che Scarpa è vivo, in attività... e non ha "potuto" disegnare questa storia?  

no.

Ma sono l'unico a cui vengono i nervi all'idea che Scarpa è vivo, in attività... e non ha "potuto" disegnare questa storia?  

E' vero, non ci avevo pensato!!! Cmq non puoi togliere a Freccero i suoi meriti!!!

Non glieli tolgo... (anche se sono d'accordo con Gio -mi pare- sul fatto che un pizzico in più di classicità non avrebbe guastato)

anche se sono d'accordo con Gio -mi pare- sul fatto che un pizzico in più di classicità non avrebbe guastato

Certo, ma un Artista deve sempre rinnovarsi e migliorare... e poi dà meglio l'idea di un episodio "extra bis" pubblicato 70 anni dopo Storia e Gloria... :