Ho letto il capitolo 2-bis. Ho letto anche tutto il
Topo, se e' per questo, ma ovviamente parliamo solo della
Calata dei barbari.
Come molti hanno fatto notare, non facciamo confronti con la
Storia e Gloria: e' una saga nata in un'atmosfera molto diversa, quando, riprendendo un parere che Savini aveva gia' espresso in un altro post, non c'erano associazioni dei gemitori che, ad ogni minima battuta mandavano lo sceneggiatore in tribunale!
Nel complesso la storia e' bella ed interessante, porta un po' di barksianita' in piu' nella saga martiniana (le sfide tra Gennarinus ed Ottofurotto richiamano alla memoria le vicende parallele che Edi viveva nelle avventure quotidiane di Archimede realizzate dallo zio Carl; Gastonius che, oltre ad essere fortunato, e' uno spaccone dalla lingua lunga) e soprattutto anche le atmosfere di Asterix (i barbari del nord, che pero' non sono galli; le
gag tra Amelya ed i Bassotti della Beozia mi hanno fatto pensare subito ai dialoghi del grande Goscinny).
Sempre restando alla sceneggiatura: per la premessa che ho fatto, e' abbastanza ovvio ritrovarsi un Paperone meno burbero, ma sempre, immancabilmente
tirato!
Alla fine la scelta di Freccero era abbastanza naturale: ha sempre dimostrato di avere un tratto dinamico che difficilmente annoia e che quindi e' adattissimo alla sceneggiatura di Savini; infine mi sono piaciute: la tavola di apertura, Paperino (anche piu' di Paperone, devo dire!), la prima di pag.27, la prima di pag.30 (nonostante il Colosseo!), tutta la tavola 46 (perfetto esempio dello stile di Freccero!), prima vignetta di pag.161, ultima di pag.162, prima di pag.163, l'ultima vignetta della storia e qualcun altra che ho sicuramente dimenticato per strada!
In conclusione: poco Martina, se non nei richiami alla saga originale, nelle atmosfere, in alcune inflessioni dialettali, influenza di Barks e Goscinny, ma alla fine la storia e' godibile ed anzi una delle piu' belle storie papere degli ultimi tempi!
Parere personale: piuttosto che Scarpa, mi sarebbe piaciuto vedere alle prese con la
Storia e Gloria il grandissimo Luciano Bottaro... e perche' a questo punto non chiedere un incontro Savini-Bottaro per narrarci la storia appena accennata nella prima vignetta di pag.28?
Anche solo immaginarlo e' gia' un bellissimo regalo!
Ora mi piacerebbe vedere qualche episodio di S&G ambientato in altre epoche storiche, non ancora considerate dalla storia originale.
Personalmente vorrei leggere qualcosa sullo
scozzese volante, possibilmente disegnata da Scarpa: sarebbe interessante incastrare l'avo scarpiano nella saga martiniana!