Credo invece che lo sia, per la trama, e ancor di più, per gli splendidi disegni e colori. Che questo secondo ciclo potesse, almeno potenzialmente, avere un passo diverso rispetto al primo, era stato, secondo me, già mostrato dal primo episodio e questo terzo ne è la conferma dopo un secondo che aveva invece riesumato qualche fantasma poco benaugurante. Quel che piace è soprattutto la resa di un'atmosfera fantasy finalmente degna di questo nome e, se nel primo episodio ci aveva messo del suo Palazzi, qui la mano è di Vian e di una colarazione molto ispirata con begli effetti soprattutto per la nebbia; atmosfera che si avvale di figure, forse per la prima volta nella saga, molto valide come ad esempio, "l'uomo di paglia". Il parallelo Minni/Cllarabella/Paperina ricorda forse un po' quello delle "Tre chiavi" con Paperino, Gastone e Ciccio, e funziona molto bene. Anche i draghi fanno un effetto diverso e il finale non è male con l'efficace scena di Topolino mimetizzato tra il popolo sotto la pioggia, lo pseudo-colpo di stato di Minni e il suo successivo sacrificio, nonché la fine del torneo e il preludio ad un'avventura finalmente sensata, con tanto di ultima sequenza ad effetto. Certo, ancora qualche piccola caduta di stile nella sceneggiatura, e forse Macchia nera e Gambadilegno liquidati un po' frettolosamente, ma va bene. Il rammarico di non aver approfondito il Topolino cattivo però rimane...