DE MODERATIONESu internet un forum si dice moderato quando un gruppo di utenti, detti guardacaso moderatori, si occupano di controllare i messaggi del forum stessi, affinché nessuno di questi oltrepassi i limiti imposti dalla politica del forum, del buon gusto e della
netiquette.
La moderazione, come tale, è necessariamente successiva alla pubblicazione online dei messaggi stessi, e i moderatori sono impossibilitati a seguire costantemente le numerose discussioni che si tengono su un forum. Ciò non toglie che in un forum i moderatori possano cancellare, spostare e addirittura modificare messaggi e intere discussioni senza alcun preavviso e senza la necessità di dover fornire delle spiegazioni.
Ciò non toglie che questo thread sia l'ennesimo capitolo di una saga non voluta dai moderatori del forum del Papersera e che necessiti assolutamente di moderazione.
La moderazione di cui necessita, però, diventa
in primis quella delle "parti in causa", quel senso della ragione e della misura di cui necessitano gli utenti per condurre un dialogo civile e un corretto scambio di opinioni.
Bisogna perciò metterci in testa alcune idee:
1) Questo è un forum sul fumetto Disney, nato dalla passione di alcuni per questo specifico campo, e di questo vogliamo discutere.
Nessuna illazione, nessun pettegolezzo, nessuna inchiesta ci interessano e interessano chi lavora a questo forum. Nessuna "cupola" è in atto a proteggere gli interessi di chissà chi.
Niente insomma che non riguardi direttamente il fumetto in sé.
A noi interessano le storie, i disegni, e di riflesso gli autori, le rubriche, i redattori, il lettering, la foliazione degli albi, il background creativo...
Non ci interessa invece la vita privata di chicchessìa, a meno che non sia lui stesso a parlarne.
2) D'altronde questo sul fumetto Disney è un forum. Detto così sembrerà anche una stupidaggine, ma un luogo dove poter esercitare liberamente il proprio diritto di opinione non lo è mai.
Un luogo dove incontrarsi, confrontarsi, a volte litigare anche. Sempre però ricordandosi delle regole della
netiquette (qualcuno la chiamava legge morale...), senza puntare all'insulto, all'offesa personale, alla denigrazione. E dove chi si sente analizzato, criticato ingiustamente possa anche replicare, il tutto nella libertà che ha sempre contraddistinto questo forum.
Non ci interessano quindi, per concludere, i provocatori. Coloro che sparano a zero su questo o quello, barricandosi dietro il muro dell'anonimato che è croce e delizia di internet.
In questo thread si discute di Wizards of Mickey II, storia che a prescindere dalla qualità si è già ritagliata un posto speciale sia in Topolino che nella vita di questo forum, e per questo meritevole di un thread tanto frequentato come questo.
Si parla quindi della storia, delle opinioni (che sono puramente soggettive e di cui l'autore di ogni messaggio si assume ovviamente la responsabilità) contrastanti che ognuno di noi ha avuto nel leggerla. Ciò che non vogliamo vedere qua sono attacchi ingiustificati alla professionalità dei suoi autori, a chi ci ha lavorato e a chi questa storia dimostra di apprezzarla (e viceversa, ovviamente).
Se qualcuno volesse parlare di
Stefano Ambrosio, autore dei testi, non ha che da seguire il link e andare nel thread dedicato allo sceneggiatore. In quel thread ognuno potrà portare avanti un proprio discorso sull'autore, ma limitandosi valutazioni soggettive su dati oggettivi. Lo scherno, l'insinuazione, il
flame reiterato non dovrebbero rientrare negli argomenti.
Solo nel rispetto del proprio interlocutore e dell'argomento che si sta trattando (rispetto massimo se l'argomento è una persona che per di più non è presente) è possibile che un semplice scambio di opinioni sia l'inizio di un discorso costruttivo e che veramente gli addetti ai lavori trovino o ri-trovino il forum del Papersera come luogo di scambio di idee, di consultazione delle opinioni dei lettori e -perché no- di seria critica fumettistica (anche magari un po' cattiva).
Se non si partecipa in questa maniera, con queste idee, un forum non è utile. Non è nulla.
E chi vi partecipa potrebbe anche stancarsi.