Bone - La Principessa Rose (Jeff Smith/Charles Vess)
La BAO è la casa editrice rivelazione di questo 2010. Con poco meno di un anno di vita sulle spalle, la sua offerta comprende opere inedite di grandissimi autori americani: ha pubblicato roba di Mike Allred, di Scott Morse, un libro illustrato di Neil Gaiman (e prossimamente anche il suo
Blueberry Gilr), pubblicherà la prossima primavera
Neonomicon di Alan Moore... Insomma, dal nulla questa giovane casa editrice milanese offre opere di giganti dei comics in edizioni nerdisticamente eccellenti e quindi lussuose ed eleganti, con una cura editoriale apprezzabilissima e anche con tanta voglia di mantenere il dialogo coi lettori - cosa che si evince soprattutto dalla loro pagina Facebook.
Di fronte a questo panorama stupisce forse un po' meno il fatto che alla scorsa Lucca Comics la BAO abbia presentato (e io mi sia prontamente procurato) un bel volumetto contenente
La Principessa Rose, il prologo ufficiale alla saga di Bone scritto da Jeff Smitc e illustrato da Charles Vess. Non finisce qui: la BAO infatti mi sembra avere un occhio di riguardo verso gli autori di cui pubblica le opere: mostra di tradurle e presentarle in Italia con rispetto, così che l'autore sia portato a continuare a dare a loro i diritti per le opere future. E così, approfittando del disinteresse della Panini verso
Bone la BAO ha ottenuto da Smith la possibilità di pubblicare la One Volume Edition di
Bone (a Lucca 2011 per l'esattezza), così come di portare
RASL - nuova opera dell'autore - non appena sarà finito. Il che è molto bello.
Ma parliamo di
Rose. E non si può fare altro che distribuire elogi su questo fumetto. Smith si cimenta nel raccontare la giovinezza della futura Nonna Ben e della sorella Briar, quando queste vengono mandate alla Caverna del Vecchio per apprendere come conoscere e controllare il Sogno, grazie al loro Occhio. Ma proprio tramite il Sogno, Rose commette un errore che metterà a rischio l'intera Valle, mentre nell'oscurità un grande nemico sta tessendo la sua trama per riacquistare il suo potere e dominare il mondo.
Una storia di formazione, un piacevole fantasy con una trama però non troppo banale e una storia mitologica e avvincente: queste tre tra le tante caratteristiche della graphic novel, che si dimostra essere un'ottima a piacevolissima lettura, intrigante e coinvolgente. E' bello cogliere i riferimenti a quello che avverrà in futuro, che il lettore ha visto nella saga di
Bone, è bello vedere agire una Rose così giovane, è bello entrare così profondamente nel culto del Sogno. Ed è bello ovviamente vedere la "nascita" dell'Incappucciato, che ricorda molto la perdizione di Anakin Skywalker. Il bello è il tono della narrazione, dolce, malinconico nel finale, quanto è stato genuinamente epico nella battaglia che affronta la giovane principessa.
Smith si conferma dunque abilissimo cantastorie, che riesce ad esprimersi anche attraverso disegni non suoi: stavolta la parte visiva spetta a Charles Vess, noto per aver creato le raffigurazioni che accompagnano la versione illustrata di
Stardust di Neil Gaiman. Qui Vess fa un ottimo lavoro, si conferma artista eccellente creando ottimi sfondi fantasy e meravigliosi alla vista, riuscendo ad essere fedele alla visione grafica di Smith pur rimamendo nel suo stile. I colori esaltano i disegni già magnifici, specie nelle scene con la neve. Ne esce fuori un ottimo risultato, per palati fini.
L'edizione BAO, come accennavo all'inizio, è ottima: copertina cartonata con sovracoperta, buonissima rilegatura, una cura editoriale palpabile e un lettering interessante.
Inoltre allo stand a Lucca davano in omaggio un opuscoletto (allegato un paio di mesi fa alla rivista "Anteprima") in cui c'è una breve presentazione del lavoro di Smith e di Vess, seguita da numerosi e interessantissimi schizzi, prove a matita, studi dei personaggi e quant'altro per ammirare ancora di più il tratto di Vess e gli esempi che gli sottoponeva Smith. Bellissimo.