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Archimede Pitagorico e l'automa

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PolliceSu
    Archimede Pitagorico e l'automa
    Lunedì 17 Dic 2007, 20:56:01
    Ciao a tutti!

    Ancora una volta ho un richiesto:

    Stavolta, cerco un sommario della storia sequente:

    http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++296-A&search=
    Archimede Pitagorico e l'automa (Carpi/Chendi)

    Come trovate questa storia?

    Grazie in anticipo,

    Stefan
    NRW = Nord-Rhein-Westfalen (Renania Settentrionale-Vestfalia): la regione tedesca da dove vengo

    *

    sabel
    Sceriffo di Valmitraglia
    PolliceSu

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    PolliceSu
      Re: Archimede Pitagorico e l'automa
      Risposta #1: Venerdì 4 Gen 2008, 15:34:54
      A me è sempre piaciuta, la trovo molto divertente. Sarà perchè è una delle prime che ho letto su un vecchio Topolino di mio nonno (Tl 296 del 30 luglio 61), d'altronde l'accoppiata Carpi/Chendi non è da sottovalutare.
      Racconta di Archimede che, essendosi accorto di perdere tutta la giornata nei lavori domestici o nell'inventare apparecchi che lo aiutino a sbrigarli, decide di costruirsi un "maggiordomo" che lo sostituisca nelle faccende di casa. Fantastiche la gag in cui, interrogato dal suo costruttore, l'automa risponde in maniera incomprensibile, per fortuna Archimede si accorge di essersi dimenticato di mettergli le vocali e, preso un barattolone contenente le lettere mancanti, gliele versa in bocca, risolvendo cosi' il problema.
      All'inizio la convivenza sembra perfetta, ma poi Archimede si accorge che l'autome è un po' troppo premuroso, si preoccupa troppo per lui, impedendogli di lavorare dopo mangiato, obbligandolo ad andare a dormire prestissimo, fermandogli la sveglia mattutina, mettendolo a letto con la borsa dell'acqua calda dopo un semplice starnuto e così via, arrivando perfino a bloccare il traffico, molestare i vicini e litigare con un agente per difendere il riposo del suo amato padrone, il quale però non solo non riesce ad inventare più, ma si trova ad avere problemi anche colla giustizia. Tentando di liberarsi dell'ingombrante maggiordomo, Archimede lo cede a Paperone, il quale però lo rispedisce al mittente quando si accorge che invece di tagliare gli alberi, egli li cura amorevolmente. Dopo aver tentato, con pessimi risultati, anche con un albergatore e  dopo aver rischiato di morire a causa dell'eccessiva premura dell'automa che pretendeva di purificare con il DDT l'aria dai microbi, Archimede decide di togliergli definitivamente l'ingranaggio che lo rendeva premuroso.
      Il mattino dopo l'inventore viene sbrigativamente tirato giu dal letto dall'automa che gli assesta anche una pedata per spedirlo a lavorare, ma Archimede è comunque contento: dall'eccessiva durezza si riesce a difendere con un vassoio d'acciaio sul fondo dei pantaloni!!
      Ciao!
      A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno! E scavarci delle gallerie,
      come una talpa! E gettarmelo in testa, come una doccia! ...

       

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