Bellissima! Corrado Mastantuono in veste di autore completo ci presenta una storia intrigante ed appassionante, che conduce il lettore al fianco di un Topolino che si sente estraniato dal suo contesto abituale, tanto nell'ambito delle indagini che conduce di norma fianco a fianco del commissario Basettoni quanto nella dimensione degli affetti a lui più cari, arrivando a sentirsi messo sempre più da parte dai suoi amici, relegato ad un ruolo di secondo piano.
Il personaggio di Topolino, in questa splendida storia, viene tratteggiato in modo davvero umano ed è impossibile non empatizzare con lui nei momenti di frustrazione che prova sulla sua pelle, nello sfogo che urla nel cuore della notte di non avere nessuna intenzione di "stare a guardare" e di lasciare il campo a colui che, dal nulla, sembra essere diventato il nuovo cittadino-modello, esempio di onestà e rettitudine incarnato, all'apparenza, dal forestiero Troppolino.
La piega investigativa che dà la svolta alla storia mi ha veramente coinvolto ed è stato appassionante l'assistere al primo, vero, scontro faccia a faccia tra i due protagonisti del racconto. Una resa dei conti senza esclusione di colpi e deliziosa nel taglio avvincente della sceneggiatura e nell'essenza dinamica e vibrante del comparto grafico.
Un'altra nota di merito, infine, la voglio spendere per la sequenza che presenta uno dei primi sfoghi di Topolino nell'avvertire in maniera sempre più ossessiva la presenza del suo
sosia spigoloso in quella che è ormai diventata una nuova, insostenibile, "quotidianità".
La scena in cui lo si vede ritornare sui suoi passi, di nuovo da Pippo dopo avere avuto con lui un piccolo diverbio ed un eccesso di rabbia in merito al "tema Troppolino", con il rimorso che gli si legge in volto e le braccia protese verso l'amico di sempre, in segno di affetto e di ritrovata comprensione, mi ha trasmesso molta tenerezza ed una sensazione di calore umano e di spontaneità davvero avvolgente e bellissima da leggere!